n.362 del 13.11.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 8965 - Risoluzione per impegnare la Giunta a stanziare ulteriori risorse al fine di contribuire agli interventi degli Enti locali in favore della mobilità ciclabile. A firma dei Consiglieri: Prodi, Montalti, Calvano, Taruffi, Torri, Caliandro, Rontini, Serri, Ravaioli, Zoffoli, Bagnari, Rossi, Soncini, Sabattini, Bertani

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la legge quadro nazionale 11 gennaio 2018, n. 2 persegue l'obiettivo di promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative, al fine di migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana, tutelare il patrimonio naturale e ambientale e ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo;

in Emilia-Romagna il sistema regionale della ciclabilità registra una percentuale di spostamenti doppia rispetto a quella nazionale (10% contro il 5% del dato italiano) e tra il 1995 e il 2013 sono stati realizzati circa 525 interventi, per un costo complessivo di circa 212 milioni di euro (con un cofinanziamento regionale di circa 142 milioni di euro);

negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo dei chilometri di piste ciclabili realizzate nelle aree urbane dei 13 comuni con popolazione superiore ai 50 mila abitanti, passati dai 419 km del 2000 ai 1516 del 2015 (ultimo dato disponibile);

la pianificazione della Regione si è data l’ambizioso obiettivo di aumentare del 20% il numero degli spostamenti urbani realizzati attraverso la mobilità ciclabile.

Considerato che

con l’approvazione della legge regionale 5 giugno 2017, n. 10 la Regione Emilia-Romagna ha inteso promuovere la ciclabilità urbana ed extraurbana, al fine di migliorare la qualità della vita e della salute della collettività, la tutela dell'ambiente nonché la salvaguardia del territorio e del paesaggio, nell'ambito delle politiche per la mobilità sostenibile, prevedendo anche un finanziamento di 10 milioni di euro per il triennio 2017-2019 per nuove piste ciclabili e ciclovie turistiche;

entro la fine di questa legislatura saranno destinati alla mobilità ciclistica complessivamente 25 milioni, di cui 10 milioni dal Fondo europeo di sviluppo e coesione per realizzare un bando rivolto a enti locali, agenzie per la mobilità e società di gestione nel campo dei trasporti per promuovere progetti per la mobilità ciclabile, 8 milioni dal Por Fesr per i progetti dei Comuni con più di 50 mila abitanti e della Città metropolitana di Bologna, 1,3 milioni assegnati all’Emilia-Romagna dal riparto nazionale del Piano per la progettazione di itinerari e piste ciclopedonali e 5 milioni dalla legge sulla Green economy per la realizzazione del tratto della Ciclovia del Sole che attraverserà 8 Comuni tra Bologna e Modena lungo il tracciato ferroviario dismesso della Bologna-Verona;

inoltre, nell’ambito del Piano nazionale sicurezza stradale, PNSS, la Regione ha finanziato diversi interventi per il miglioramento della sicurezza stradale, favorendo il passaggio verso una mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di percorsi ciclopedonali.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta regionale

a stanziare ulteriori risorse al fine di contribuire agli interventi degli Enti locali in favore della mobilità ciclabile;

a prevedere che la programmazione regionale per lo sviluppo della ciclabilità e la sicurezza degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola sia pienamente raccordata con le risorse nazionali ed europee disponibili (quali quelle derivanti dal citato DM 481/2016 e successivi), assicurando i necessari finanziamenti aggiuntivi oltre a quelli già previsti dai progetti di legge in itinere;

a sostenere una progettazione partecipata degli interventi da parte degli Enti locali, poggiante sul confronto con cittadini, utenti, associazioni, nel rispetto della tempistica definita dal richiamato decreto ministeriale;

a prevedere particolare attenzione alle iniziative dirette a garantire condizioni di reale sicurezza negli spostamenti ciclopedonali, individuando a tale fine, come prioritari, i progetti che - in coerenza con i criteri definiti anche nel citato decreto ministeriale - intervengono rispetto a percorsi di maggiore pericolosità in relazione all’incidentalità ciclopedonale;

a definire, già nella proposta di Bilancio di previsione per il 2020, un preciso impegno finanziario, anche in raccordo con la programmazione nazionale ed europea, per lo sviluppo della ciclabilità, valorizzando in particolare la sicurezza stradale e la mobilità casa-lavoro e casa-scuola.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 15 ottobre 2019

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