n.301 del 13.10.2022 (Parte Seconda)

759 L.R. n. 8/1994 art. 30, comma 5 - Distretti di gestione degli ungulati nel territorio di Ferrara e integrazione della deliberazione n. 1464/2018 relativa alle specie oggetto di gestione negli ATC FC01 e FC02

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare l’art. 18 nel quale vengono indicate le specie cacciabili, i periodi di attività venatoria e viene demandata alle Regioni l’approvazione del calendario venatorio per i territori di competenza;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e successive modifiche, che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56 ed in particolare l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015 ha imposto una revisione dell'intero articolato della sopra richiamata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale 26 febbraio 2016, n. 1 “Modifiche alla Legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Abrogazione della Legge Regionale 6 marzo 2007, n. 3 “Disciplina dell’esercizio delle deroghe prevista dalla Direttiva 2009/147/CE””;

Richiamati in particolare della sopracitata Legge Regionale n. 8/1994, come modificata dalla predetta Legge Regionale n. 1/2016:

- l’art. 3, che attribuisce alla Regione la competenza all'esercizio di funzioni di programmazione e pianificazione ed individua, quali strumenti delle medesime, la Carta regionale delle vocazioni faunistiche del territorio, il Piano faunistico-venatorio regionale ed i piani, i programmi ed i regolamenti di gestione faunistica delle aree protette di cui alla Legge Regionale n. 6/2005;

- l’art. 30, comma 5, il quale prevede che gli ATC, al fine di consentire un prelievo programmato e qualora le presenze faunistiche lo rendano tecnicamente opportuno, possano individuare distretti di gestione della fauna selvatica stanziale da proporre alla Regione per l'approvazione;

Visto il Regolamento Regionale del 27 maggio 2008, n. 1 "Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna" e in particolare:

- l’art. 3 il quale dispone, tra l’altro, che i distretti di gestione degli ungulati rappresentano la base minima territoriale di intervento per una razionale organizzazione e localizzazione delle attività gestionali, compresi i prelievi. Per la razionalizzazione dei censimenti e dei prelievi i distretti vengono suddivisi in aree di gestione che tengono conto anche dei diversi istituti faunistici ricadenti all'interno del distretto stesso. Per meglio orientare i prelievi, possono essere individuate ulteriori sub-aree di caccia;

- l'art. 10 il quale dispone al comma 2 che il prelievo del cervo viene ripartito nei distretti e nelle zone di caccia in funzione delle esigenze gestionali;

- l’art. 11 il quale prevede al comma 4 che l'Amministrazione competente approva i piani di prelievo degli ungulati, articolati per distretti ed istituti, verificandone la conformità alle indicazioni contenute nei propri strumenti di pianificazione;

Vista inoltre la Carta delle Vocazioni Faunistiche della Regione Emilia-Romagna, approvata con delibera del Consiglio regionale n. 1036 del 23 novembre 1998 e successivamente aggiornata con deliberazioni dell’Assemblea Legislativa n. 122 del 25 luglio 2007 e n. 103 del 16 gennaio 2013;

Visto, altresì, il “Piano faunistico-venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023” approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 179 del 6 novembre 2018;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 1312 dell’11 settembre 2017 in cui si definisce l’“Unità territoriale di gestione” come declinazione dell’istituto del “Distretto” per la sola gestione delle specie “Starna” e “Pernice rossa” allo scopo di distinguerla da quella degli ungulati;

- n. 697 del 4 maggio 2022, con la quale è stato approvato il “Calendario venatorio regionale – Stagione 2022/2023”, nella formulazione di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della medesima, comprensivo di n. 8 Allegati, in particolare l’Allegato A “PERIODI DI CACCIA 2022/2023”;

Viste, da ultimo, le proprie deliberazioni:

- n. 1464 del 10 settembre 2018 “Istituzione di unità territoriali di gestione per la specie pernice rossa afferenti al territorio di Forlì-Cesena - ATC FC01 e FC02 - ai sensi dell'art. 30, comma 5, della L.R. n. 8/1994 e successive modifiche e integrazioni”;

- n. 2141 del 10 dicembre 2018, “L.R. n. 8/1994, art. 30, comma 2. Conferma perimetrazione Ambiti Territoriali di Caccia” con la quale, tra l’altro, si era provveduto a confermare i confini degli ATC della provincia di Ferrara;

Atteso che il Settore Agricoltura, caccia e pesca - Ambiti Bologna e Ferrara, con nota registrata agli atti con Prot. n. 0351418.I del 7 aprile 2022, così come integrata dalla nota di cui al Prot. n. 0393756.I del 21 aprile 2022, ha evidenziato, su proposta degli ATC, la necessità di procedere alla distrettualizzazione del territorio degli ATC di Ferrara così come definiti dalla citata deliberazione n. 2141/2018 e dell’area della Valle del Mezzano, per una attenta e capillare gestione delle popolazioni di ungulati di cui si segnalano alcune presenze in espansione, coerentemente con le prescrizioni del Piano Faunistico Venatorio regionale vigente relative, nello specifico, al comprensorio planiziale C1;

Considerato che la proposta di perimetrazione distrettuale delle aree di pianura pervenuta dal territorio di Ferrara rende più agevole ed efficace sia la definizione degli obiettivi di pianificazione, sia la realizzazione ed implementazione di tutti gli aspetti operativi della gestione faunistico-venatoria (censimenti, raccolta ed elaborazione dati, predisposizione dei piani di prelievo, distribuzione e gestione dei cacciatori di selezione all'interno dei Distretti, ecc.);

Rilevata l’opportunità di strutturare, con le modalità definite dal citato Regolamento Regionale n. 1/2008 e sulla base delle indicazioni dettate dal PFVR E-R 2018-2023, la gestione degli ungulati nell’ambito degli ATC FE01, FE02, FE03, FE04, FE05, FE06, FE07, FE08, FE09 e nella Valle del Mezzano, attraverso l’individuazione di appositi distretti di gestione nei territori di pianura per rendere i rispettivi territori coerenti con le prescrizioni del PFVR E-R 2018-2023;

Ritenuto pertanto di approvare la cartografia relativa ai distretti di gestione degli ungulati per gli ATC della provincia di Ferrara e della Valle del Mezzano, tutti ricadenti nel comprensorio planiziale C1, così come riportata nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Atteso infine che:

- il Servizio Territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Forlì-Cesena con nota registrata agli atti con Prot. n. 0713954.I del 5 agosto 2021 ha segnalato che, per mero errore materiale, le unità territoriali di gestione finalizzate alla gestione della pernice rossa, istituite con la citata deliberazione n. 1464/2018, sono le medesime da utilizzarsi anche per la gestione della Starna;

- il Settore Agricoltura, caccia e pesca – ambiti Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini con nota registrata agli atti con Prot. n. 0433989.I del 4 maggio 2022, sentito l’ATC FC01, ha proposto di estendere anche alla starna le stesse unità territoriali di gestione approvate per la pernice rossa, così che in una eventuale ipotesi di gestione della specie non si debbano nuovamente modificare/integrare le unità territoriali di gestione;

Ritenuto pertanto di disporre l’aggiunta della specie starna quale oggetto di gestione nelle unità territoriali di gestione degli ATC FC01 e FC02 di cui alla citata deliberazione n. 1464/2018;

Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 "Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano Integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021";

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato "Direttiva di Indirizzi Interpretativi degli Obblighi di Pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022";

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche e integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 324 del 7 marzo 2022 "Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale";

- n. 325 del 7 marzo 2022 "Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale";

- n. 426 del 21 marzo 2022 "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto inoltre dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di approvare la perimetrazione dei distretti di pianura per la gestione degli ungulati degli ATC FE01, FE02, FE03, FE04, FE05, FE06, FE07, FE08 e FE09 e della Valle del Mezzano, così come rappresentati nella relativa cartografia di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2) di aggiungere la specie starna a quelle già oggetto di gestione per le unità territoriali degli ATC FC01 e FC02 di cui alla deliberazione n. 1464/2018;

3) di dare mandato al Responsabile del Settore Attività faunistico-venatorie e sviluppo della pesca di provvedere alla pubblicazione sulle pagine web del Portale Agricoltura, Caccia e Pesca della cartografia di cui al predetto Allegato 1, elaborata in formato “shapefile”;

4) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte in narrativa;

5) di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Settore Attività faunistico-venatorie e sviluppo della pesca provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul Portale E-R Agricoltura, Caccia e Pesca.

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