n.450 del 29.12.2020 (Parte Prima)
Oggetto n. 2302 - Ordine del giorno n. 2 collegato all'oggetto 2009 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: “Misure urgenti per promuovere la rigenerazione urbana dei centri storici, favorire gli interventi di qualificazione edilizia che beneficiano delle agevolazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 e recepire le norme di semplificazione in materia di governo del territorio di cui al decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76”. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Marchetti Francesca, Rossi, Taruffi, Pigoni, Zappaterra, Lisei, Bondavalli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
con il PDL in oggetto la Regione Emilia-Romagna intende revisionare alcune norme della legislazione regionale in materia edilizia, per recepire le innovazioni introdotte dal decreto-legge n. 76 (Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale);
tale revisione è volta ad armonizzare e rendere ancora più fruibili le diverse norme e procedure contenute nel suddetto decreto "semplificazioni", approvato a luglio del corrente anno, in cui compare il superbonus edilizio del 110%; un sistema particolarmente efficace di incentivazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, che stabilisce un meccanismo di detraibilità intervenendo anche sulle norme di carattere edilizio;
le incentivazioni nel settore edile, utili per rilanciare il settore e per favorire gli interventi di qualificazione edilizia e rigenerazione urbana dei centri storici, devono anche rappresentare un'opportunità di lavoro e sviluppo per le tante aziende sane e virtuose del nostro territorio.
Considerato che
la Regione Emilia-Romagna è da anni impegnata nella promozione della legalità e della cittadinanza responsabile e nelle attività di prevenzione del crimine organizzato e mafioso;
la Regione Emilia-Romagna gode di una legislazione regionale tra le più avanzate in tema di lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata di ogni genere, sono cinque gli interventi legislativi che si sono succeduti in questi anni e si sono concentrati sulla promozione di strumenti di prevenzione e di supporto nel contrasto di fenomeni criminosi, sia di carattere generale e ad ampio spettro di applicazione, sia in alcuni settori economico-produttivi particolarmente esposti alle infiltrazioni di natura mafiosa, quali quello dell'edilizia e quello dell'autotrasporto e del facchinaggio;
tale legislazione è stata riportata a unità, per dare maggiore organicità ed efficacia agli strumenti introdotti e disciplinati nei vari testi di legge, nel Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili (Legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18);
il suddetto "Testo Unico" ha consentito, alla Regione Emilia-Romagna, di innovare e rafforzare gli interventi in materia di contrasto all'infiltrazione mafiosa e del crimine organizzato ed ha l'obiettivo di promuovere la realizzazione di interventi diretti alla tutela della sicurezza nei cantieri, al contrasto dell'irregolarità delle condizioni di lavoro, alla diffusione della cultura della sicurezza e delta legalità nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture, favorendo la piena e più efficace applicazione, anche in sede locate, dei relativi strumenti normativi;
nonostante ciò i dati e gli indicatori mostrano come il problema sia tutt'ora molto presente;
la pandemia e la crisi economica richiedono di alzare ulteriormente il livello di attenzione ed in particolare sul fenomeno dell'usura;
è ragionevole ritenere che l'introduzione di misure nazionali finalizzate a favorire la rigenerazione urbana porterà a numeri interventi di soggetti privati sui propri immobili;
i soggetti privati non hanno possibilità, come le amministrazioni pubbliche, di scegliere le imprese esecutrici dei lavori sulla base di controlli specifici tesi ad accertare eventuali profili di illiceità dell'impresa.
Evidenziato che
il suddetto Testo Unico all'art. 33 prevede "l'Elenco di merito nel settore edile e delle costruzioni" uno strumento volontario e non obbligatorio, di merito a sostegno della legalità, proposto alle imprese del settore delle costruzioni, fra le più esposte al rischio di pesanti irregolarità, per valorizzare le aziende che rispettano i diritti dei lavoratori, i contratti, le norme relative alla sicurezza nei cantieri, le norme fiscali e la normativa antimafia;
i requisiti e gli impegni per essere iscritte in tale elenco sono:
- possedere le condizioni tecnico/professionali previste;
- applicazione del CCNL dell'edilizia
- garantire l'accesso e lo svolgimento dei sopralluoghi da parte degli organismi paritetici di settore;
- trasmettere la notifica preliminare agli enti competenti, tramite il sistema informatico SICO;
- regolarità DURC (Documento Unico regolarità contributiva);
- certificazione antimafia;
- non avere subito protesti cambiali e/o assegni nell'ultimo quinquennio;
numerose evidenze mostrano che, anche in territori ad economia avanzata come la Regione Emilia-Romagna, le condizioni dei lavori svolti nei cantieri edili, pubblici e privati, presentano in alcuni casi carenze in termini di sicurezza materiale e di rispetto delle condizioni contrattuali e di tutela dei lavoratori che a diverso titolo vi operano, anche in virtù del fatto che le imprese sono a rischio infiltrazioni;
la legislazione vigente preclude ai privati la possibilità di acquisire l'informativa antimafia ciò non consente ai medesimi di poter scegliere con certezza imprese esenti da infiltrazioni mafiose;
sarebbe utile consentire ai privati di accedere in maniera semplice e rapida alle "White list” ovvero alla lista di imprese non sottoposte a procedimenti di interdizioni dell'autorità giudiziaria che si integrino con l'elenco di merito previsto dall'art, 33 del Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili (Legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18).
Impegna la Giunta regionale
a lavorare, anche d'intesa con il Governo nazionale e con tutti i soggetti interessati e competenti per materia al fine di incentivare in tutto il territorio nazionale la creazione delle suddette "White list" con modalità che consentano la consultazione delle medesime liste anche ai privati cittadini;
nel frattempo a valorizzare l'elenco di merito degli operatori economici del settore edile previsto dall'art. 33 del Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili (Legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18), dandone progressivamente conoscenza, con gli strumenti ritenuti più idonei, ai soggetti privati, in particolare agli amministratori condominiali, che intendono beneficiare del superbonus edilizio del 110%;
a promuovere ed a far promuovere agli enti locali l'esistenza di tale elenco che rappresenta una possibilità sia per i soggetti privati di scegliere imprese qualificate, sia per le stesse imprese di promuovere la loro azienda;
ad attivare tutte le iniziative utili, nei limiti della competenza legislativa regionale in materia, per contrastare le infiltrazioni mafiose nel settore dell'edilizia, nonché il fenomeno del lavoro irregolare, promuovendo in tali cantieri la realizzazione di interventi diretti alla tutela della salute e della sicurezza, alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, al contrasto dell'irregolarità delle condizioni di lavoro, alla diffusione della cultura della sicurezza, della qualità del lavoro e della legalità.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 23 dicembre 2020