n.299 del 10.10.2016 (Parte Seconda)
Oggetto n. 3188 - Risoluzione circa l’introduzione del Benessere Equo e Sostenibile (BES) quale parametro nelle politiche di programmazione economico-finanziaria. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la programmazione economico-finanziaria necessita, al fine di perseguire opportune politiche economiche, di essere conseguente ad analisi scientifiche ed elaborazione di dati e di indicatori;
che il tradizionale indicatore PIL non è ritenuto sufficiente a misurare il grado di benessere effettivo della popolazione il quale va ritenuto distinto dal concetto di reddito;
i documenti di programmazione economica nazionale e regionale adottano una visione cosiddetta tradizionalista nell’interpretazione dei dati economici mediante l’uso di indicatori che trascurano aspetti di natura ambientale in senso esteso rispetto cioè propriamente alla qualità della vita.
Considerato che
il fatto di misurare lo sviluppo economico con indicatori di benessere è realtà potenzialmente consolidata e possibile fin dagli anni novanta e che vi sono concreti esempi già sperimentati anche a livello mondiale ed istituzionale tra cui l’Indice di Sviluppo Umano di cui al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, il convegno Beyond GDP promosso dalla Commissione Europea nel 2007, la promozione da parte dell’OCSE del Better Life Index;
a livello nazionale, nel 2013, si è prodotto il primo di una serie di rapporti annuali di BES (Benessere Equo e Sostenibile), frutto di una collaborazione tra ISTAT e CNEL, il quale consiste in un complesso di dodici indicatori volti a valutare gli aspetti qualitativi e quantitativi di benessere indipendentemente dal mero concetto di reddito o di transazioni commerciali.
Ritenuto che
anche se il BES non consiste in un indicatore sintetico è comunque un mezzo serio, concreto che, a livello nazionale e regionale, può essere atto ad orientare le politiche verso la considerazione del benessere e direzionare la spesa pubblica.
Verificato che
dai rapporti BES, relativamente ai dodici indicatori ed al periodo che va dal primo rapporto BES fino all’ultimo (2015), emergono dati che illustrano criticità anche inerenti la Regione Emilia-Romagna ed in particolare:
a) è la regione col numero di abitanti rispetto alla superficie ed al correlato rischio alluvioni più alto (123 per km quadrato);
b) nel 2014 ha il primato per furti in abitazione (tasso doppio rispetto alla media nazionale 31,9 contro 17,9) e, parallelamente al dato sulla sicurezza, in media è tra le ultime regioni;
c) ha indici combinati di erosioni da spazio rurale da dispersione urbana e da abbandono a livelli complessivamente elevati (27 % e 42,6%).
Impegna la Giunta
ad introdurre ed utilizzare, ai fini del perseguimento di indirizzi di politica economica regionale nonché relativamente alla produzione di ogni documentazione inerente la programmazione economica e finanziaria ed in particolare rispetto al Documento di Economia e Finanza Regionale, oltre agli indicatori tradizionali, anche gli indicatori BES (Benessere Equo e Sostenibile).
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 27 settembre 2016