n. 61 del 11.04.2012 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2225 - Risoluzione proposta dai consiglieri Lombardi, Luciano Vecchi e Riva per impegnare la Giunta a rappresentare in ogni sede istituzionale in Italia e all'estero la necessità di rivedere la normativa sulle agenzie di rating e per l'istituzione di una agenzia europea di rating)

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Considerato

che l’ultima raffica di declassamenti da parte di Standard and Poor’s ha colpito al cuore nove Paesi membri dell’Unione Europea fra cui l’Italia e, per le modalità ed i tempi con cui è stata diffusa, pone con drammatica evidenza il problema della credibilità delle società di rating, della correttezza delle loro valutazioni e dei criteri con cui emettono le loro pagelle; 

che non mancano esempi in cui in un recente passato S&P, Moody’s e Fitch sono incorse in clamorosi errori di valutazione con ripercussioni importanti per investitori pubblici e privati e per singoli cittadini;

che ancor più paradossale appare il fatto che S&P - quasi ad orologeria - abbia declassato il nostro Paese in prossimità della introduzione dei medesimi provvedimenti che aveva sollecitato come “stabilizzatori” del rating;

che sempre più sono i leaders europei che auspicano la nascita di un’agenzia di rating europea, trasparente e senza i macroscopici conflitti di interesse di quelle americane;

che il mondo dell’economia reale che crea occupazione e del lavoro che crea benessere e dona dignità alla persona, non può più assistere passivamente ai “giochi” finanziari di speculatori senza scrupoli che mettono a repentaglio la vita di milioni di famiglie a cui vengono chiesti sacrifici spesso vanificati da indici finanziari la cui origine è spesso incomprensibile e talvolta sospetta;

che anche la nostra Regione pure in un contesto internazionale e globalizzato, non può non prendere posizione rispetto a queste degenerazioni della finanza.

Stigmatizza

il recente comportamento delle agenzie di rating che appare più orientato a fini protezionistici delle lobbies finanziarie internazionali che alla reale tutela del mercato finanziario che va ricordato dovrebbe essere al servizio dell’economia reale e non usare l’economia reale per fini meramente speculativi.

Invita

il sistema bancario dell’Emilia-Romagna a non lasciarsi influenzare da valutazioni che hanno più il sapore di una tutela lobbistica di interessi finanziari extra europei, che di una obiettiva analisi economica e, per quanto possibile, ad incentivare la concessione di crediti all’economia reale di questa Regione.

Impegna la Giunta

a considerare seriamente la possibilità di non concedere più alcun incarico ad agenzie di rating per la valutazione del proprio bilancio anche alla luce del fatto che non vi è alcuna reale autonomia di giudizio rispetto al bilancio statale;

a rappresentare in ogni sede istituzionale in Italia ed in Europa, la necessità di rivedere immediatamente la normativa in materia di agenzie di rating, ribadendo in particolare la mancanza di ogni loro valore giuridico, introducendo sanzioni per evidenti errori di valutazione o per reali turbative al mercato;

a sostenere, in ogni sede nazionale ed europea, la proposta di istituzione di una agenzia europea di rating che abbia caratteristiche di indipendenza e di qualità, nell’ambito del necessario rafforzamento degli strumenti di governance politica ed economica dell’Unione Europea.

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 27 marzo 2012

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