n.284 del 12.10.2023 (Parte Prima)

Oggetto n. 7508 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 7449 Presentazione degli obiettivi e delle scelte strategiche generali per l'avvio del Piano di Tutela delle Acque (PTA 2030), ai sensi dell'art. 34 della legge regionale 18 luglio 2017, n. 16. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zamboni, Amico, Pigoni, Zappaterra

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Visti

la Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE (DQA) che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque;

il D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006, in particolare gli articoli 117 (Piano di gestione del distretto geografico) e 121 (Piani di tutela delle acque) che, in attuazione della DQA, introducono due livelli di pianificazione delle risorse idriche, uno distrettuale e uno regionale;

l'art. 121 del D.lgs. 152/2006 che prevede espressamente la redazione del Piano di Tutela delle acque; 

l'articolo 34 della legge regionale n. 16 del 2017 che disciplina l'iter procedurale di formazione e approvazione degli strumenti di pianificazione di competenza della Regione, previsti dalle normative in materia ambientale, da integrarsi con l'art. 122 del D.lgs. 152/2006 per quanto concerne l'informazione e consultazione pubblica;

in particolare, il comma 2 di tale articolo 34 che prevede, quale primo passaggio procedurale, la predisposizione da parte della Giunta regionale del Documento Strategico (DS) contenente gli obiettivi strategici che si intendono perseguire e le scelte generali di piano da presentare all'Assemblea legislativa che su di esso si esprime attraverso l'approvazione di un ordine del giorno;

la deliberazione di Giunta regionale n. 1557 del 19/09/2023 recante "Presentazione all'Assemblea legislativa degli obiettivi e delle scelte strategiche generali per l'avvio del Piano di Tutela delle Acque 2030".

Premesso che

il contesto normativo europeo e nazionale in materia di acque è mutato ed è in continua evoluzione, e anche per rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico in atto, la Regione intende avviare il processo di elaborazione del nuovo PTA;

quello oggi all'attenzione dell'Assemblea regionale rappresenta il primo passo per l'approvazione del nuovo Piano di Tutela delle Acque 2030;

la pianificazione regionale dispone attualmente di un PTA vigente approvato nel 2005 (denominato PTA 2005), che fu elaborato secondo quanto prevedeva la disciplina dell'ormai abrogato D.lgs. 152/99. Dall'approvazione del PTA 2005, la Regione Emilia-Romagna ha fornito i propri contributi alle Autorità di Bacino per la redazione dei Piani di Gestione Distrettuali (PdG) previsti dalla DQA, che sono recentemente giunti al loro secondo aggiornamento (terzo ciclo);

il nuovo PTA avrà un orizzonte temporale al 2030 (PTA 2030), in linea con i percorsi previsti dai documenti programmatici e strategici della Regione Emilia-Romagna, quali il Patto per il Lavoro e per il Clima, la Strategia regionale Agenda 2030 per Io sviluppo sostenibile, la Strategia regionale unitaria di mitigazione e adattamento, nonché dall'Accordo di Parigi, dal Quadro per le politiche dell'energia e del clima per il 2030 dell'Unione Europea, dalla programmazione dei fondi europei 2021-2027, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e si integrerà con i Piani di Gestione Distrettuali, contribuendo ad attuare e meglio definire alla scala regionale le misure da essi previste;

con Determina n. 11303 del 23 maggio 2023 sono stati pubblicati e resi disponibili per un periodo minimo di 6 mesi ai sensi di quanto previsto dall'art. 122, c. 2 del D.lgs. 152/2006: il Calendario, programma di lavoro e misure consultive (CPM), di cui all'art. 122, c. 1, lett. a), che illustra il percorso ideato per accompagnare la elaborazione del PTA 2030 e la Valutazione globale provvisoria (VGP) corredata di Atlante cartografico, redatta ai sensi dell'art. 122 c. 1, lett. b).

Evidenziato che

si rende necessaria la predisposizione di un nuovo Piano di Tutela delle Acque per perseguire l'obiettivo strategico di migliorare la qualità e la disponibilità delle acque che dovrà confrontarsi con le principali questioni legate al susseguirsi di fenomeni siccitosi frequenti ed intensi e precipitazioni abbondanti e di diversa variabilità spaziale, particolarmente gravosi nel territorio regionale, alla disponibilità di acqua pulita e sicura oggi e per le generazioni future, al recupero dell'equilibrio tra acqua e biosfera e alla valorizzazione dei luoghi dell'acqua;

coerentemente con quanto previsto dalla DQA e dal D.lgs. 152/2006, il Piano di Tutela delle Acque è lo strumento regionale volto a raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale nelle acque interne e costiere del proprio territorio e a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo e per le generazioni future;

alla luce degli aggiornamenti normativi, il PTA si configura come uno "specifico piano di settore" e rappresenta lo strumento principale di governo e gestione della risorsa idrica a scala regionale, sotto il duplice profilo della tutela qualitativa e quantitativa della risorsa, al fine di raggiungere gli obiettivi fissati per ogni corpo idrico dai Piani di Gestione secondo quanto previsto dalla DQA;

l'attuazione delle strategie necessarie per raggiungere gli obiettivi ambientali richiesti dalla DQA e declinati nei PdG necessiterà di attuare nuovi modelli di governance rispondenti alle urgenze determinate dai cambiamenti climatici;

l'obiettivo del Piano di Tutela, come previsto dalla normativa vigente, è quello del raggiungimento del "Buono Stato Ambientale", cioè il rispetto di determinati standard in materia di ecologia, composizione chimica e quantità, tali per cui l'acqua mostri solo un leggero scostamento rispetto alle condizioni di riferimento (stato inalterato);

il PTA 2030, interpretando necessariamente i tempi in cui nasce e si svilupperà, tra cambia menti climatici, nuove esigenze socioeconomiche e modelli di governance, declina e concretizza tale obiettivo in quattro macro-obiettivi tematici, tra loro strettamente legati e concorrenti:

  • disponibilità dell'acqua oggi e domani;
  • acqua pulita e sicura;
  • acqua e biosfera, rinaturazione;
  • luoghi dell'acqua;

per il raggiungimento di tali macro-obiettivi, il PTA 2030 individua 10 Linee Strategiche (LS), di cui 9 specifiche e 1 trasversale, e 50 misure ad esse afferenti;

il modello di governance che si intende mettere in campo nel PTA 2030 richiederà, pertanto, una forte integrazione tra le politiche regionali, nonché lo sviluppo di competenze, conoscenze e differenziati profili di responsabilità, sia dei diversi livelli istituzionali che dei portatori di interesse, includendo, fra questi, anche gli utilizzatori;

tale disegno che coinvolge in primo luogo la Regione, con una funzione propositiva e di regia complessiva, nonché gli enti locali e i diversi portatori di interesse con un ruolo attivo e partecipe, concorre a una attuazione coordinata della strategia in materia di acque;

il percorso di approvazione del PTA 2030 prevederà inoltre il coinvolgimento approfondito della competente Commissione assembleare quale luogo di discussione e di confronto con i diversi portatori di interesse per portare a sintesi le elaborazioni che emergeranno nell'iter della pianificazione.

Esprime

parere favorevole alla proposta degli obiettivi e delle scelte strategiche generali del Piano di Tutela delle Acque (PTA 2030), approvata con DGR n. 1557 del 19 settembre 2023.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 10 ottobre 2023

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