n.151 del 05.06.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3999 - Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Barbati, Naldi, Sconciaforni, Noè, Aimi, Filippi, Manfredini, Malaguti e Pollastri in merito alle misure adottate dal Governo e agli ulteriori interventi da intraprendersi per la ricostruzione dell'Emilia colpita dagli eventi sismici del maggio 2012

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la ricostruzione dell'Emilia colpita dagli eventi sismici del maggio 2012 sta entrando in una fase decisiva; 

la reazione dei cittadini, delle istituzioni locali, della protezione civile, della Regione, del Governo e del Parlamento, con il sostegno solidale del paese e dell'Unione Europea, ha consentito di superare il momento più acuto della prima emergenza.

Considerato che

il periodo di emergenza non può tuttavia considerarsi concluso: l'esigenza di assistere la popolazione nella fase di transizione prosegue; le imprese e i lavoratori dipendenti e autonomi hanno ancora bisogno di specifiche misure di sostegno; le istituzioni locali dovranno operare ancora per molti mesi in via straordinaria e in condizioni operative disagiate; !'impianto normativo predisposto in collaborazione fra la Regione, il Governo e il Parlamento si regge, in molte sue parti fondamentali, sul presupposto della dichiarazione dello stato di emergenza e della gestione commissariale e il passaggio ad un nuovo schema normativo e organizzativo appare al momento inopportuno, difficilmente percorribile in tempi utili e pertanto controproducente; l'avvio della ricostruzione vera e propria, con la riparazione con miglioramento sismico o la ricostruzione delle abitazioni civili, gli interventi per il recupero e la riqualificazione dei centri storici e dei beni storici e culturali, la completa ricostruzione e riorganizzazione delle imprese, richiede un impegno ulteriore della pubblica amministrazione e un aiuto supplementare da parte dello Stato.

Preso atto che

l'emanazione del decreto legge 26 aprile 2013 n. 43 ha risposto alla necessità di prorogare lo stato di emergenza al 31 dicembre 2014 e ha riaperto i termini per l'impiego del prestito fiscale di cui all'art. 11, comma 7, del decreto legge n. 174 convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012 n. 213.

Constatato che

il decreto non affronta le altre contingenze critiche delle amministrazioni, della società e dell'economia locale, poiché:

- le imprese, in modo particolare le PMI e le micro-imprese, stanno rischiando di soccombere per mancanza di liquidità e faticano gravemente a far fronte agli impegni ordinari (dipendenti, fornitori, imposte e contributi) e straordinari (emergenza e ricostruzione);

- le autonomie locali soffrono i vincoli del patto di stabilità e del personale, che rischiano di generare una strozzatura nella procedura di riconoscimento dei contributi alle famiglie e alle imprese.

Chiede al Parlamento

di apportare al decreto, in sede di conversione in legge, i seguenti, indispensabili, miglioramenti:

1. esclusione dal patto di stabilità delle risorse utilizzate dai Comuni e dalle Province colpiti dal sisma per la ricostruzione;

2. precisazione dell'interpretazione dell'articolo 3 del protocollo 4 ottobre 2012 fra il Ministero dell'economia e delle finanze e i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, in qualità di Commissari delegati, di cui all'articolo 11 del decreto legge n. 174 convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012 n. 213, in modo tale da ricomprendere fra i beneficiari del contributo fino al 100% dei costi di ripristino o ricostruzione, anche i titolari di un contratto di affitto regolarmente registrato e i proprietari di prime case residenti in strutture socio sanitarie così come concedere contributi ai soggetti che hanno subito gravi danni agli arredi a causa del crollo, totale o parziale, o della demolizione dell'immobile gravemente danneggiato dal sisma;

3. modifica delle norme relative al personale e in particolare del comma 8 dell'art. 3 bis del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135, aumentando le quote annuali e stabilendo un riparto percentuale tra i comuni colpiti dal sisma, la struttura commissariale della Regione Emilia-Romagna, autorizzando altresì le assunzioni a favore delle Prefetture, posticipando la scadenza delle assunzioni al 31 dicembre 2015, garantendo la continuità dei rapporti di lavoro;

4. modifica a quanto previsto dall'art. 1 comma 5 del decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 convertito con modificazioni dalla legge 1° agosto 2012 n. 122, come integrato dal decreto legge 22 giugno 2012 n. 83 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 134, prevedendo anche il trattamento fondamentale del personale in comando presso la struttura del Commissario delegato in carico al Fondo per la ricostruzione di cui all'art. 2 del decreto Iegge 6 giugno 2012, n. 74 convertito con modificazioni dalla legge 1 agosto 2012 n. 122; riconoscimento del lavoro in straordinario dei dipendenti delle Regioni e degli Enti Locali;

5. possibilità di ricostruzione e di ripristino funzionale degli edifici pubblici e dei servizi pubblici, nonché degli interventi sui beni del patrimonio artistico e culturale, ove risulti l'esistenza di un nesso causale con il sisma, anche in comuni diversi da quelli individuati dalla normativa;

6. ulteriore proroga al termine previsto dall'articolo 3 comma 9 del D.L. 74 relativo alle verifiche di sicurezza degli immobili a uso produttivo non danneggiati;

7. estensione a tutto il 2013 e non al 20 settembre dei termini per il pagamento dei tributi, contributi e premi assicurativi tramite un prestito con garanzia e interessi a carico dello Stato, previsto dal decreto legge n. 174 convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012 n. 213;

8. riproposizione con correzioni e semplificazioni della medesima misura di prestito fiscale a favore delle imprese con grave danno al fatturato del comma 373 della legge 228/2012 (legge di stabilità) con aggiustamenti e semplificazioni;

9. possibilità di restituire la quota capitale dei suddetti prestiti senza interessi in cinque anni anziché in due;

10. possibilità che le perdite registrate dalle imprese nel bilancio 2012 vengano distribuite nei bilanci dei cinque anni successivi;

11. introduzione di una norma che preveda lo smaltimento delle macerie contenenti amianto anche a seguito della tromba d'aria che ha colpito i medesimi comuni già colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012;

12. autorizzazione ai Commissari di impiegare 3 milioni di euro per la copertura degli interessi aggiuntivi pagati dalle famiglie a seguito della sospensione e dello spostamento delle rate dei mutui consentita dall'articolo 8 decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74 convertito con modificazioni dalla legge 1° agosto 2012 n. 122.

L'Assemblea chiede, inoltre, al nuovo Governo

di procedere senza indugio all'attuazione delle disposizioni approvate dal Parlamento in materia di crediti d'imposta per gli investimenti e le assunzioni di personale di alto profilo professionale, di sostegno al reddito di professionisti, lavoratori autonomi e precari, di finanziamenti alla ricerca industriale e di agevolazioni in conto interessi (FRI).

L'Assemblea sollecita il Governo a

1. sospendere e correggere gli studi di settore;

2. coprire le entrate delle multiutilities del cratere;

3. introdurre un riconoscimento anche alle abitazioni in classe "A" con danni rilevanti;

4. introdurre un credito d'imposta per la realizzazione degli interventi di sicurezza sismica di cui ai commi 9 e 10 dell'art. 3 decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 convertito con modificazioni dalla legge 1 agosto 2012 n. 122;

5. far correggere l'accordo ABI-Cassa Depositi e Prestiti per quanto attiene il divieto di finanziamento delle imprese sottoposte a procedura concorsuale (deve rimanere solo per il fallimento) e affrontando nelle sedi istituzionali appropriate la questione del "merito creditizio" e della copertura della "garanzia pubblica";

6. rendere strutturale il credito d'imposta per le ristrutturazioni edilizie al 50%;

7. emanare anche per il 2013 un decreto per impiego fondi INAIL (correggendo il vincolo a danno degli imprenditori artigiani senza dipendenti e degli agricoltori).

Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 maggio 2013

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