n.60 del 16.03.2018 (Parte Prima)
Oggetto n. 6219 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 5518 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna". A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 costituisce il “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” e dedica l’articolo 4 alle “finalità perseguibili mediante l'acquisizione e la gestione di partecipazioni pubbliche”, nel quale si definiscono con precisione quali siano le finalità necessarie per motivare la partecipazione a società da parte di soggetti pubblici, stabilendo inoltre, al comma 9 ter, introdotto dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020) che “è fatta salva la possibilità per le amministrazioni pubbliche di acquisire o mantenere partecipazioni, comunque non superiori all'1 per cento del capitale sociale, in società bancarie di finanza etica e sostenibile, come definite dall'articolo 111-bis del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, senza ulteriori oneri finanziari rispetto a quelli derivanti dalla partecipazione medesima”;
la Giunta regionale con la propria deliberazione n. 1419 del 25 settembre 2017 recante “approvazione piano di revisione straordinaria delle partecipazioni societarie della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. 175/2016” ha stabilito di dismettere la propria partecipazione societaria a “Banca Etica S.c.p.a., modificando le decisioni assunte in precedenza con le proprie deliberazioni n. 514 e 2326 del 2016;
la partecipazione societaria della Regione Emilia-Romagna a Banca Etica S.c.p.a. è quantificata, negli allegati alla citata DGR 1419 del 2017, nella percentuale dello 0,093533, inferiore quindi all’1% individuato dal D.Lgs. n. 175 del 2016, come tetto massimo entro il quale “è fatta salva la possibilità per le amministrazioni pubbliche di acquisire o mantenere partecipazioni in società bancarie di finanza etica e sostenibile”.
Dato atto che
la deroga specifica relativa alla partecipazione pubblica nelle società bancarie di finanza etica è stata introdotta con una modifica normativa intervenuta successivamente all’adozione della DGR 1419 del 2017;
i precedenti indirizzi regionali, quali quelli definiti dalle DGR 514 e 2326 del 2016, prevedevano, opportunamente, il mantenimento della partecipazione societaria in realtà quali “Banca Etica”;
il progetto Banca Etica S.c.p.a. è nato per veicolare il risparmio verso il sostegno finanziario alle iniziative rivolte al bene comune e che esso svolga un ruolo importante nell’ambito della finanza etica, nel sostegno a progetti di cooperazione sociale, cooperazione internazionale, cultura, tutela ambientale e microcredito;
la Regione Emilia-Romagna ha stabilito, con la legge regionale n. 26 del 1997 (tuttora vigente) la propria partecipazione alla Società Cooperativa a responsabilità limitata "Verso la Banca Etica" soc. coop. a r.l., la quale si è poi trasformata nel 1998 nella società cooperativa “Banca popolare Etica”.
Ritenuta
altamente qualificante, positiva ed opportuna la partecipazione della Regione – nei limiti e secondo le condizioni di cui al D.Lgs. n. 175 del 2016 – a società bancarie di finanza etica e sostenibile.
Impegna la Giunta
a valutare, nell’ambito del prosieguo del processo di razionalizzazione delle partecipazioni regionali e nel quale si inserisce il pdl oggetto assembleare n. 5518, azioni dirette a rivedere la decisione assunta con la DGR 1419 del 2107, al fine di non dismettere la partecipazione della Regione in “Banca Etica S.c.p.a.”.
Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 13 marzo 2018