n.210 del 06.07.2022 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5073 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso il Governo per ripristinare il credito di imposta sul carburante per i taxi al 100%, al fine di contrastare il caro carburanti tutelando di fatto un servizio imprescindibile per la mobilità delle città emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il credito di imposta riconosciuto dallo Stato ai titolari di Licenza Taxi è disciplinato nelle sue modalità di attuazione dai Decreti Ministeriali 29 marzo 1994 e 27 settembre 1995;

il credito d’imposta è calcolato sull’accisa dei carburanti consumati nell’anno;

per effetto del DPCM 29 settembre 2015 è stata ridotta la quota percentuale di fruizione del credito d’imposta per il carburante impiegato da Taxi e noleggi con conducenti (NCC) nella misura del 56,87% a partire dal 2016;

la riduzione di tale beneficio ha negli anni influito in maniera fortemente negativa sui costi di gestione degli operatori Taxi.

Preso atto che

ai sensi dell’art.1 della Legge 21 del 1992 il servizio Taxi è definito “Autoservizio Pubblico non di linea con funzione complementare ed integrativa al Trasporto Pubblico di linea” ed al successivo art.2 si precisa che ha lo scopo di soddisfare le esigenze del trasporto individuale o di piccoli gruppi rivolgendosi ad una utenza indifferenziata;

alla luce del Diritto Comunitario il servizio Taxi rientra tra i servizi di “interesse economico generale” che svolgono un ruolo importante ai fini della coesione sociale, economica e territoriale in tutta l'Unione Europea e sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile;

il Servizio Taxi riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’ambito delle mobilità urbana delle città, inoltre risulta essere disciplinato in tutti i suoi aspetti di relazione con l’utenza nei territori cittadini stessi.

Considerato che

il settore Taxi del Tpnl ha erogato i suoi servizi in maniera costante e permanente durante tutta l’emergenza pandemica nonostante le ineludibili difficoltà che hanno compromesso pesantemente il reddito degli operatori;

oltre agli effetti economici negativi dovuti dalla crisi sanitaria gli operatori Taxi hanno dovuto sopportare costi di gestione sempre crescenti per mantenere in vita la propria attività, in primis relativamente al prezzo del carburante;

già nel quarto trimestre del 2021 il prezzo al litro del carburante ha registrato rincari record e che nel gennaio 2022 si è verificato il valore massimo dal settembre 2013;

l’attuale drammatico scenario di crisi mondiale derivante dal conflitto Russo-Ucraino ha ulteriormente acuito tale problematica dando vita ad una spirale crescente dei prezzi.

Rilevato che

l’attuale contesto, caratterizzato dal perdurare degli effetti economici negativi della crisi pandemica connesso alle nuove prospettive di incertezza degli scenari politici internazionali, mette a serio rischio la sostenibilità economica del servizio Taxi;

il carburante rappresenta la prima voce di spesa di gestione per gli operatori del settore;

la diminuzione del beneficio del credito di imposta spettante attuata nel 2015 riveste in questo particolare momento storico un carattere ancor più indebitamente vessatorio.

Impegna la Giunta regionale

a promuovere presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, un ripristino del credito di imposta al 100% per l’anno 2022, al fine di contrastare il caro carburanti tutelando di fatto un servizio imprescindibile per la mobilità delle città emiliano-romagnole, garantendone la sostenibilità a lungo termine.

Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 14 giugno 2022

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