n.285 del 23.10.2017 (Parte Seconda)

Assegnazioni a destinazione vincolata in materia di allevamento, spettacolo dal vivo, funzionamento dei centri per l'impiego e per la realizzazione di progetti comunitari. Variazione di bilancio

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e successive modificazioni e integrazioni;

Considerati in particolare l’articolo 51, il quale stabilisce:

- al comma 2 che “Nel corso dell'esercizio la giunta, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del bilancio di previsione riguardanti:

a) l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore.”;

- al comma 3 che “L'ordinamento contabile regionale disciplina le modalità con cui la giunta regionale o il Segretario generale, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del bilancio gestionale che non sono di competenza dei dirigenti e del responsabile finanziario.”,

Viste:

- la legge regionale n. 26 del 23/12/2016 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2017-2019 (legge di stabilità regionale 2017)”;

- la legge regionale n. 27 del 23/12/2016 recante “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”;

- la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 2338 del 21/12/2016 recante "Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017 – 2019";

Richiamata la propria deliberazione n. 104 del 1 febbraio 2016 avente ad oggetto “Disposizioni transitorie per la gestione delle variazioni al Bilancio di Previsione” ed in particolare il punto B) lettera a) dell’allegato parte integrante al medesimo provvedimento, che attribuisce alla Giunta la competenza per le variazioni al documento tecnico di accompagnamento, al bilancio di previsione e al bilancio gestionale per l'iscrizione delle entrate derivati da assegnazioni vincolate nonché delle relative spese;

Preso atto delle assegnazioni a destinazione vincolata di seguito illustrate;

Assegnazione per la realizzazione del progetto comunitario di assistenza tecnica “MED TA-Italy”

Visti:

- il regolamento (UE) 1303(2013) del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il regolamento (UE) 1299/2013 del 17 dicembre 2013 recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo di sviluppo regionale all’obiettivo cooperazione territoriale europea;

- il regolamento (UE) 1301/2013 del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”;

- il regolamento delegato (UE) n. 481/2014 del 4 marzo 2014 che integra il reg.(UE) n.1299/2013 per quanto concerne le norme specifiche in materia di ammissibilità delle spese per i programmi di cooperazione territoriale europea;

- la Decisione di esecuzione della Commissione del 16 giugno 2014 n. 366 che istituisce l'elenco dei programmi di cooperazione territoriale europea 2014-2020, fra i quali il programma INTERREG MED;

- la Decisione di esecuzione della Commissione C(2015)3756 del 2 giugno 2015 che approva il Programma di cooperazione INTERREG MED;

- il comma 241 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, in base al quale “Gli oneri relativi alla quota di cofinanziamento nazionale pubblica dei programmi dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea di cui al regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, di cui la Repubblica italiana è partner ufficiale, dei programmi dello Strumento europeo di vicinato di cui al regolamento (UE) n. 232/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, con autorità di gestione italiana, nonché dei programmi di assistenza alla pre-adesione -- IPA II, di cui al regolamento (UE) n. 231/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014, con Autorità di gestione italiana, sono a carico del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, nel limite del 25 per cento della spesa pubblica prevista dal piano finanziario di ciascun programma.”;

- la Delibera Cipe n. 10/2015 e in particolare l’art 1, punto 1.6, Programmi della Cooperazione territoriale europea, per cui “Per i programmi di cooperazione territoriale europea di cui è parte la Repubblica italiana, compresi quelli finanziati con lo strumento europeo di vicinato (ENI) e di assistenza alla preadesione (IPA II) con autorità di gestione italiana, il cofinanziamento nazionale è indicativamente pari al 15 per cento della spesa pubblica totale (quota comunitaria più cofinanziamento nazionale). La relativa copertura finanziaria è posta a totale carico del Fondo di rotazione, eccetto la quota nazionale a carico dei privati, nei programmi in cui viene prevista.”; da tenere solo se la quota stato arriva da Igrue

- il contratto di sovvenzione (Subsidy Contract), sottoscritto in data 6 luglio 2017 dall'Autorità di Gestione del Programma di cooperazione territoriale INTERREG MED (Région Provence-Alpes-Côte d’Azur) e la Regione Emilia-Romagna, in qualità di unico beneficiario del progetto di assistenza tecnica per l’Italia del Programma di cooperazione territoriale INTERREG MED 2014-2020 e in particolare l’articolo 7, in base al quale i pagamenti a favore di ciascun partecipante verranno disposti dalla Autorità di Certificazione del programma;

Considerato che il progetto termina il 31 dicembre 2023 e ha un budget di euro 236.951,09 di cui euro di cui risorse FESR per euro 189.560,87 e risorse di cofinanziamento nazionale (Fondo di Rotazione) per euro 47.390,22 e che le quote relative agli esercizi compresi nel pluriennale sono euro 92.318,50 per il FESR ed euro 23.079,62 per il cofinanziamento statale;

Vista inoltre la richiesta di variazione di bilancio dell'Assessorato al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca e Lavoro Prot. NP/2017/21111 del 3 ottobre 2017;

Assegnazione dello Stato relativa al Programma dei controlli funzionali e alla tenuta dei libri genealogici del bestiame bovino

Visti:

- la legge 15 gennaio 1991 n.30 e in particolare l’art. 3 comma 2, il quale stabilisce che “i controlli delle attitudini produttive sono svolti, per ogni specie, razza o altro tipo genetico, dall’Associazione italiana allevatori (AIA) in conformità ad appositi disciplinari”;

- il decreto legislativo 4 giugno 1997, n.143 che ha trasferito alle Regioni funzioni e compiti (precedentemente svolti dal soppresso Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali) in materia di controlli funzionali del bestiame, ovvero il rilevamento delle singole perfomance produttive degli animali;

- la legge 3 agosto 1999, n. 280, recante "Modifiche ed integrazioni alla legge 15 gennaio 1991, n.30, recante disciplina della riproduzione animale anche in attuazione della direttiva 94/28/CE del Consiglio del 23 giugno 1994", che, all'articolo 2, stabilisce l'unicità per tutto il territorio nazionale della tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici e dei controlli funzionali sulle attitudini produttive per ogni specie, razza o altro tipo genetico;

- i Decreti Direttoriali del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali n. 22834 e n. 22835 del 10 agosto 2017 che dispongono, per interventi nel campo del miglioramento genetico del bestiame, con particolare riferimento alla tenuta dei libri genealogici ed ai controlli funzionali, il riparto tra le regioni e l’impegno a loro favore delle risorse allocate sui capitoli 7637 e 7638 dello stato di previsione di detto Ministero, assegnando a questa Regione rispettivamente l’importo di euro 322.803,80 e 547.892,41 per un totale di euro 870.696,21;

- la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca Prot. NP/2017/19159 del 14 settembre 2017;

Assegnazione dello Stato per la realizzazione di progetti di residenze artistiche

Visti:

- la Legge 30 aprile 1985 n. 163 recante “Nuova disciplina degli interventi dello Stato a favore dello spettacolo” e in particolare l’art. 1 che istituisce il Fondo Unico per lo Spettacolo – FUS;

- il Decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo del 1 luglio 2014 “Nuovi criteri per l’erogazione e modalità per la liquidazione e l’anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo, di cui alla Legge 30 aprile 1985, n. 163” ed in particolare l’art. 45 – “Residenze” che prevede la stipula di specifici accordi di programma tra il Ministero e una o più regioni, nell’ambito delle risorse del sopra citato Fondo, per interventi le cui finalità sono stabilite d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni;

- l’Intesa Rep. n. 191/CSR del 18 dicembre 2014 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome che definisce finalità e obiettivi degli accordi di programma previsti per l’attuazione dell’art. 45 del D.M. 1 luglio 2014;

- il Progetto triennale interregionale 2015/2017, previsto dall’intesa sopramenzionata, che definisce indirizzi e criteri degli obiettivi individuati dall’Intesa stessa;

- il decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo n. 4792 del 7 settembre 2017 che impegna in favore della Regione Emilia-Romagna Euro 200.000,00 per progetti di residenze artistiche relativi all'annualità 2017;

- la richiesta di variazione di bilancio dell'Assessorato Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità. Prot. NP/2017/20848 del 29 settembre 2017; 

Assegnazione dello Stato per il funzionamento dei servizi per l'impiego

Visti:

- l'art. 15 D.l. 19 giugno 2015 n. 78 che prevede, allo scopo di garantire i medesimi livelli essenziali di prestazioni in materia di servizi e politiche attive del lavoro, la stipula tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano di convenzioni finalizzate a regolare i relativi rapporti ed obblighi con la possibilità di partecipazione del Ministero agli oneri di funzionamento dei servizi per l’impiego;

- l’Accordo quadro tra il governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di politiche attive del lavoro del 30 luglio 2015 che individua forme di collaborazione tra Stato e Regioni per reperire le risorse destinate a finanziare gli oneri di funzionamento dei centri per l’impiego, rinnovato con accordo del 22 dicembre 2016 per quanto riguarda l’annualità 2017;

- la convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 9 novembre 2015;

- il D.M. del 4 luglio 2017, registrato alla Corte dei Conti il 3 agosto 2017, che ripartisce in favore della Regione Emilia-Romagna euro 13.830.508,00 per l’annualità 2017;

Vista inoltre la richiesta di variazione di bilancio dell'Assessorato al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca e Lavoro Prot. NP/2017/20797 del 29 settembre 2017;

Ritenuto di dover provvedere alle relative variazioni di bilancio per le annualità 2017-2019;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

- n. 66 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto: “Approvazione del piano triennale di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l'integrità. Aggiornamenti 2016-2018” e successive modifiche e integrazioni;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 702 del 16 maggio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle direzioni generali - agenzie - istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;

- n. 89 del 30 gennaio 2017 avente ad oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della corruzione 2017-2019”;

- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse Umane e pari opportunità;

A voti unanimi e palesi

delibera 

1) di prendere atto delle assegnazioni indicate in premessa;

2) di apportare al Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2017 – 2019 le variazioni ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

3) di apportare al Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;

4) di apportare al Bilancio finanziario gestionale 2017-2019 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto;

5) di allegare al presente provvedimento di variazione il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, da trasmettere al Tesoriere (Allegato 4 parte integrante e sostanziale del presente atto);

6) di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

7) di pubblicare nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, la presente deliberazione ai sensi del comma 8 dell'art. 31 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40.

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