n.100 del 12.04.2017 periodico (Parte Terza)

Avviso pubblico per il conferimento dell'incarico di Direttore della struttura complessa della disciplina di Medicina trasfusionale denominata "UO Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale di area metropolitana di Bologna (SC)" nell'ambito del Dipartimento Servizi dell'Azienda USL di Bologna

In attuazione della determinazione del Direttore del Servizio Unico Metropolitano Amministrazione del Personale n. 870 del 22/3/2017, esecutiva ai sensi di legge, è emesso un avviso pubblico per il conferimento dell'incarico di direttore della struttura complessa della Disciplina di Medicina Trasfusionale denominata “U.O. Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Area Metropolitana di Bologna (SC)” nell’ambito del Dipartimento Servizi dell’Azienda U.S.L. di Bologna.

Il presente avviso è emanato in conformità all'art. 15 del D.Lgs. 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni, al D.P.R. 484/1997, al D.Lgs. 165/2001 e successive modificazioni ed integrazioni, alla Legge n. 183/2011, al D.L. 13/9/2012, n. 158 come modificato dalla Legge di conversione 8/11/2012, n. 189, alla “direttiva regionale criteri e procedure per il conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa delle Aziende del SSR” approvata con delibera di Giunta regionale n. 312 del 25/3/2013, al D.Lgs. 33/2013, alla Legge n. 190/2012, nonché del combinato disposto dell’art. 10, comma 8, lettera b) del CCNL integrativo del CCNL per l’area della dirigenza medica e veterinaria del 8.6.2000, sottoscritto il 10.12.2004 e dell’art. 18, comma 5, del CCNL sottoscritto l’8/6/2000.

Ai sensi dell'art. 8, comma 4, della L.R. 23 dicembre 2004, n. 29, l'esclusività del rapporto di lavoro costituisce criterio preferenziale per il conferimento dell'incarico.

A) Definizione del fabbisogno

Profilo oggettivo

Nel corso degli anni 2014 e 2015 è stato avviato e realizzato il progetto di unificazione dei Servizi di Medicina Trasfusionale e di Immunoematologia (SIMT) a livello metropolitano e di Area Vasta Emilia Centrale (AVEC) che costituisce uno degli obiettivi qualificanti del Piano Sangue e Plasma Regionale per gli anni 2013-2015.

Il Piano prevede infatti un importante riordino della rete delle strutture trasfusionali basata sul mantenimento della rete dei Servizi trasfusionali ospedalieri, la centralizzazione delle attività trasfusionali di natura produttiva nonché la concentrazione, anche superando i confini di Area Vasta, di alcune fasi del processo (lavorazione e validazione biologica) al fine di garantire standard elevati di qualità, sicurezza e la tracciabilità degli emocomponenti (Polo Trasfusionale di Lavorazione e Qualificazione Biologica di Bologna).

Nello specifico il progetto si è articolato su due livelli:

  • la concentrazione delle attività di qualificazione e di lavorazione degli emocomponenti per tutte le strutture di AVEC (Bologna e Ferrara) con l’unificazione delle procedure e delle tecnologie di raccolta, sulla base dei criteri di accreditamento, presso tutte le Aziende.
  • l’integrazione dei Servizi Trasfusionali dell’Area Metropolitana Bolognese (AUSL Bologna, AOU S. Orsola, AUSL Imola e IOR) in un servizio unitario - denominato SIMT AMBO - con un unico Direttore per tutte le attività trasfusionali di selezione, raccolta, validazione biologica, lavorazione, distribuzione, assegnazione, medicina trasfusionale, valutazione di appropriatezza ed emovigilanza. Il completamento di tale percorso di integrazione che ha portato alla costituzione di un servizio unico è avvenuto a gennaio 2015 con l’adesione dello IOR.

Dai dati regionali emerge come la realtà metropolitana bolognese costituisca circa il 25% delle attività trasfusionali della Regione e per l’Area Vasta circa il 35%, pertanto il progetto suddetto costituisce un modello di riorganizzazione e di sviluppo di tutti gli aspetti della Medicina Trasfusionale anche per altre realtà regionali e nazionali.

Per la realizzazione di tale progetto sono stati utilizzati una serie di strumenti operativi, logistici ed organizzativi che hanno comportato l’integrazione dei sistemi informatici con condivisione delle banche dati, un’efficace riorganizzazione della rete dei trasporti tra le sedi di raccolta ed ospedaliere, l’omogeneizzazione ed una riconduzione unitaria dei sistemi di gestione della qualità, l’integrazione delle risorse umane e materiali, la definizione di un sistema di monitoraggio degli aspetti sanitari con la partecipazione di rappresentanti delle Direzioni Sanitarie Aziendali e, infine, l’individuazione di meccanismi di controllo dei costi e di valutazione di impatto economico.

Sono state trasferite, a partire dal 2014 e con il completamento nel 2015, le attività di qualificazione delle unità e degli esami sui donatori del S. Orsola e di Ferrara, mediante l’integrazione e l’unificazione del sistema gestionale trasfusionale Eliot per le 4 Aziende AUSL Bologna, AOSPU BO, IOR e AOSPU Ferrara.

Sono state sostituite le apparecchiature per le attività di Immunoematologia presso lo IOR ed è stato installato il sistema di validazione a distanza (telemedicina) collegato con AUSL e AOSP, al pari di quanto già installato presso SIMT Imola e Bellaria.

E’ stato avviato il Laboratorio di Immunoematologia Avanzata, che è un progetto di interesse regionale, presso l’Ospedale S. Orsola.

Sono state centralizzate presso IOR le attività di prelievo, lavorazione, conservazione e distribuzione di emocomponenti ad uso topico con definizione di linee guida metropolitane.

E’ stato introdotto in routine da aprile 2015 un nuovo metodo automatico di lavorazione degli emocomponenti (primo, e al momento unico in Italia).

È stato completato nel luglio 2015 il trasferimento delle attività trasfusionali negli spazi ristrutturati al 3° piano dell’ala lunga del OM e, in particolare, del Polo Trasfusionale di Qualificazione Biologica e di Lavorazione degli emocomponenti, con la definizione di una nuova rete dei trasporti in AVEC a carico del Polo medesimo.

Il Polo Trasfusionale di Qualificazione Biologica e Lavorazione è stato avviato ed è a regime dal 15 settembre 2015 con la produzione per tutta l’AVEC di prodotti trasfusionali standardizzati e di elevata qualità (globuli rossi concentrati filtrati in linea), con la definizione di criteri condivisi di gestione delle scorte di emocomponenti.

Da settembre 2015 viene condiviso in AVEC un unico sistema e percorso di revisione della qualità per le procedure di raccolta degli emocomponenti.

Sono state completate le attività di raccolta dei dati inerenti all’assetto delle risorse umane in area AVEC, di ricognizione degli inventari dei beni e delle apparecchiature, a seguito delle gare effettuate per l’acquisizione dei sistemi per il controllo e la convalida del plasma ad uso industriale, per l’acquisizione delle apparecchiature per il congelamento rapido e per la dotazione di spazi freddi per il Polo Trasfusionale di Qualificazione biologica e di Lavorazione e Validazione di AVEC.

È in corso di definizione l’individuazione di un meccanismo di controllo dei costi di gestione dei vari settori della Medicina Trasfusionale mentre è già stata predisposta la griglia analitica dei fattori economici per le attività di validazione e lavorazione (oggetto della centralizzazione presso il Polo), ma anche delle restanti attività trasfusionali al fine di ottenere parametri per monitorare anche aspetti che in corso d’opera potranno subire ricollocazioni operative.

È stato definito un unico percorso per le attività formative inerenti al SIMT AMBO in riferimento alla presentazione del programma formativo, il dossier e la gestione informatica dei dati.

E’ stato completato nei tempi previsti il percorso di accreditamento istituzionale di tutte le sedi ospedaliere (Ospedale Maggiore, Bellaria, Imola e IOR) e delle sedi territoriali, concordate con le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue.

Ulteriori sviluppi del progetto

  • Polo Trasfusionale di Qualificazione Biologica e Lavorazione unico per AVEC e AVEN (solo sede Modena) presso l’Ospedale Maggiore di Bologna.
  • Costituzione della piattaforma tecnologica avanzata unica per il Servizio Trasfusionale presso l’Ospedale S. Orsola.
    • l’Immunoematologia dei donatori e dei riceventi, per lo studio degli aspetti di Immunologia leucocitaria e piastrinica, per la tipizzazione e la conservazione delle cellule staminali della Banca Regionale del Sangue di Cordone, di organi e tessuti, per il Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) e l’Immunogenetica, necessita di tecnologie di biologia molecolare o di metodiche diagnostiche di secondo livello, che si stanno affinando sempre più, ma devono essere concentrate in un’unica sede che possa fungere da riferimento per la Area Vasta, per alcuni aspetti per l’intera Regione o a livello nazionale. Queste attività vengono oggi effettuate presso la sede del Policlinico S. Orsola del SIMT AMBO, ma ad oggi hanno seguito un percorso di miglioramento non sufficientemente coordinato. Deve essere predisposta una piattaforma tecnologica unica che possa servire a tutte le necessità specifiche.
    • Trasferimento in nuova sede dell’Ambulatorio di Medicina Trasfusionale in nuova sede presso l’Ospedale S. Orsola: è stato predisposto un progetto di ricollocazione delle attività in altra sede limitrofa sulla base di un progetto congiunto AOSP S. Orsola e CRS.
    • Guardia medica unificata per SIMT AMBO e reperibilità medica e infermieristica per procedure aferetiche urgenti. L’unificazione delle guardie mediche notturne presso i due ospedali maggiori è tra i primi obiettivi del progetto.

Centro Regionale Sangue:

  • Il Piano Sangue e Plasma della Regione Emilia-Romagna 2013 - 2015 ha portato grandi cambiamenti organizzativi al Sistema Trasfusionale regionale, introducendo anche le funzioni specifiche e innovative per le strutture regionali di coordinamento (in Emilia-Romagna Centro Regionale Sangue - CRS) previste dalla delibera di Giunta regionale n. 804 del 2012, atto di recepimento dell’Accordo Stato-Regioni, relativo a "Caratteristiche e funzioni delle strutture regionali di coordinamento (SRC) per le attività trasfusionali", del 13 ottobre 2011.
  • Il Piano Sangue e Plasma regionale 2016 - 2018, prevedrà un ulteriore sviluppo delle funzioni del Centro Regionale Sangue, nell’ambito di quanto previsto dalla normativa, attraverso la sua collocazione istituzionale presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna e la sua collocazione fisica ed organizzativa, in posizione di autonomia funzionale, presso l’Azienda USL di Bologna cui è delegato il compito di mettere a disposizione del Centro Regionale Sangue strumenti e risorse (personale, risorse economiche, tecnologie, etc.) adeguati per il suo corretto funzionamento.

Profilo soggettivo

Al Direttore della struttura complessa “U.O. Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Area Metropolitana di Bologna (SC)” sono richieste le seguenti competenze professionali e manageriali:

Funzioni da attribuire al Direttore SIMT AMBO:

  • promozione e monitoraggio del buon uso del sangue e delle attività dei Comitati Ospedalieri per il Buon Uso del sangue (COBUS);
  • sorveglianza epidemiologica e degli effetti indesiderati su donatori e riceventi (SISTRA regionale e nazionale)
  • comprovata e pluriennale esperienza nella gestione delle attività di raccolta, lavorazione assegnazione, distribuzione degli emocomponenti;
  • comprovata collaborazione nella produzione di Standard, Linee Guida, Raccomandazioni di ambito trasfusionale a livello nazionale, nonché partecipazione ad attività scientifiche dedicate ad aspetti organizzativi e gestionali;
  • gestione dei sistemi della qualità, verifica e promozione del miglioramento nell’ambito del controllo e della convalida dei processi trasfusionali a fini del mantenimento dei requisiti di accreditamento e delle verifiche ispettive di parte seconda;
  • attitudine alla collaborazione e integrazione multidisciplinare con le UUOO delle Aziende della Città Metropolitana Bolognese, anche con predisposizione di percorsi relativamente al buon uso del sangue e dei plasmaderivati, al Patient Blood Management, alla gestione dell’urgenza/emergenza nei pazienti con patologie emorragiche;
  • comprovata educazione continua e formazione, mediante partecipazione ad eventi formativi di rilevanza nazionale e internazionale;
  • buone capacità o attitudini relazionali per favorire la positiva soluzione dei conflitti e per facilitare la collaborazione tra le diverse professionalità presenti nell’Unità Operativa;
  • collaborazione e sinergia con le Associazioni Federazioni di volontariato del sangue sia mediante condivisione della programmazione delle attività sia mediante la partecipazione ad eventi formativi e informativi.

Funzioni da attribuire al Direttore del CRS:

a) essere di supporto alla programmazione regionale;

b) coordinare la rete trasfusionale regionale per tutte le attività trasfusionali;

c) promuovere la donazione volontaria, anonima, non remunerata e consapevole del sangue, degli emocomponenti e delle cellule staminali emopoietiche, inclusa la donazione del sangue da cordone ombelicale, in collaborazione con le Associazioni e Federazioni dei donatori;

d) coordinare la gestione del sistema informativo regionale delle attività trasfusionali e dei relativi flussi intra-regionali e da e verso il Centro Nazionale Sangue, in raccordo con il Sistema informativo nazionale (SISTRA);

e) gestire il sistema regionale di emovigilanza, in raccordo funzionale con il sistema nazionale di emovigilanza e in conformità con i requisiti qualitativi e di tempistica previsti dalle disposizioni normative vigenti e con quelli condivisi con il Centro Nazionale Sangue;

f) adeguare i sistemi di gestione per la qualità presso i Servizi Trasfusionali e le loro articolazioni organizzative, nonché presso le Unità di Raccolta;

g) promuovere l’utilizzo appropriato degli emocomponenti e dei farmaci plasma derivati;

h) promuovere lo sviluppo della Medicina Trasfusionale sul territorio regionale e dell’attività della banche di sangue da cordone ombelicale;

i) effettuare attività periodica di monitoraggio e verifica attraverso il controllo del grado di perseguimento degli obiettivi definiti nel programma annuale per l’autosufficienza,

j) effettuare il monitoraggio e la verifica delle attività e dei risultati dei Comitati ospedalieri per il buon uso del sangue e delle cellule staminali;

k) gestire la qualità in sinergia con le strutture regionali deputate al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio delle attività sanitarie e con quelli deputati alla gestione dei processi di accreditamento istituzionale, al fine di promuovere e monitorare le attività di verifica ispettiva previste dalle normative vigenti in materia di attività trasfusionali;

l) gestire i progetti di ricerca finalizzati previsti dal Piano sangue;

m) promuovere l’attività di gestione del plasma da avviare alla lavorazione industriale per la produzione di farmaci plasmaderivati e la loro distribuzione alle Aziende sanitarie regionali;

n) supportare la Regione nell’attività di definizione delle specifiche per la stipula delle convenzioni/contratti con le Aziende produttrici di plasmaderivati per il conferimento e la lavorazione del plasma destinato alla lavorazione farmaceutica ed il ritorno corrispettivo e la distribuzione dei prodotti plasmaderivati.

B) Requisiti generali e specifici di ammissione

1. Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi dell'Unione Europea.

2. Idoneità fisica all'impiego. L'accertamento dell'idoneità fisica all'impiego è effettuato dall'A.U.S.L. prima dell'inizio dell'incarico.

3. Iscrizione all'Albo professionale presso l’Ordine dei Medici chirurghi.

L'iscrizione al corrispondente Albo professionale di uno dei Paesi dell'Unione europea consente la partecipazione alla selezione, fermo restando l'obbligo dell'iscrizione all'albo in Italia prima dell'inizio dell'incarico.

4. Anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina di medicina trasfusionale o disciplina equipollente, e specializzazione nella disciplina di medicina trasfusionale o in una disciplina equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina di medicina trasfusionale.

L’anzianità di servizio utile per l’accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell’art. 10 del D.P.R. 10/12/1997, n. 484.

Le discipline equipollenti sono individuate nel D.M. Sanità 30 gennaio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. L’anzianità di servizio utile per l’accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell’art. 10 del D.P.R. 10/12/1997, n. 484.

5. Attestato di formazione manageriale. Il candidato cui sarà conferito l’incarico di direzione della struttura complessa avrà l’obbligo di partecipare al corso di formazione manageriale, previsto dall’art. 7 del DPR 484/97, che verrà organizzato dalla Regione Emilia-Romagna e/o dalle Aziende Sanitarie ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 318 del 19/3/2012. Il mancato superamento del primo corso attivato dalla Regione successivamente al conferimento dell’incarico, determina la decadenza dell’incarico stesso.

Tutti i requisiti di cui sopra devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione della domanda di partecipazione; ad eccezione dell’attestato di formazione manageriale.

C) Domanda di partecipazione

La domanda, redatta in carta semplice, datata e firmata, deve essere rivolta al Direttore del Servizio Unico Metropolitano Amministrazione del Personale e presentata o spedita con le modalità e nei termini indicati nei successivi punti D) ed E).

Nella domanda devono essere riportate le seguenti indicazioni:

  1. cognome e nome, data e luogo di nascita e residenza;
  2. il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
  3. il Comune di iscrizione nelle liste elettorali ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
  4. l'assenza di condanne penali ovvero le eventuali condanne penali riportate;
  5. i titoli di studio posseduti;
  6. gli ulteriori requisiti di ammissione;
  7. i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le cause di cessazione dei precedenti rapporti di pubblico impiego;
  8. il domicilio presso il quale deve essere fatta ogni necessaria comunicazione e, possibilmente, un recapito telefonico.

La domanda deve essere firmata, in originale, in calce, senza alcuna autentica.

I beneficiari della Legge 5/2/1992, n. 104, devono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile, l’ausilio eventualmente necessario per l’espletamento del colloquio in relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi.

La mancata sottoscrizione della domanda ovvero l'omessa indicazione di una delle dichiarazioni di cui sopra o relativa al possesso dei requisiti individuati al precedente punto B) comporta l'esclusione dalla selezione.

Questa Azienda Unità Sanitaria Locale precisa che alcuni dati hanno natura obbligatoria ed un eventuale rifiuto degli stessi (o una loro omissione) nei termini stabiliti sarà causa di esclusione dalla procedura di che trattasi.

Gli aspiranti che, invitati, ove occorra, a regolarizzare formalmente la loro domanda di partecipazione all’avviso, non ottemperino a quanto richiesto nei tempi e nei modi indicati dall’Amministrazione, saranno esclusi dalla procedura.

Si precisa inoltre che i dati attinenti ai titoli hanno natura facoltativa e l’eventuale rifiuto o omissione dei medesimi sarà causa di mancata valutazione degli stessi.

D) Documentazione da allegare alla domanda

Alla domanda di partecipazione gli aspiranti devono allegare tutte le certificazioni relative ai titoli che ritengono opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito e della formazione dell’elenco degli idonei, ivi compreso un curriculum professionale, redatto su carta semplice, datato e firmato, relativo alle attività professionali, di studio, direzionali, organizzative svolte, i cui contenuti dovranno fare riferimento:

a) alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime;

b) alla posizione funzionale del candidato nelle strutture ed alle sue competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione;

c) alla tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato;

d) ai soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore a tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori;

e) alla attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento del diploma universitario, di laurea o di specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario con indicazione delle ore annue di insegnamento;

f) alla partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari anche effettuati all’estero, in qualità di docente o di relatore.

Nella valutazione del curriculum verrà presa in considerazione, altresì, la produzione scientifica strettamente pertinente alla disciplina, edita a stampa e pubblicata su riviste italiane o straniere, caratterizzate da criteri di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché il suo impatto nella comunità scientifica, nonché la continuità e la rilevanza dell’attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti incarichi.

I contenuti del curriculum, con esclusione di quelli di cui alla lettera c) dell'elenco di cui sopra, e le pubblicazioni, possono essere autocertificati dal candidato nei casi e nei limiti previsti dalla vigente normativa.

Le casistiche devono essere riferite al decennio precedente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del presente avviso e devono essere certificate dal Direttore Sanitario sulla base dell'attestazione del Dirigente (ex secondo livello dirigenziale) responsabile del competente Dipartimento o Unità operativa dell'U.S.L. o dell'Azienda ospedaliera.

Alla domanda deve essere unito un elenco dei documenti e dei titoli presentati, datato e firmato.

Autocertificazione

Si precisa che il candidato, in luogo della certificazione rilasciata dall’Autorità competente, può presentare in carta semplice e senza autentica della firma:

a) “dichiarazione sostitutiva di certificazione”: nei casi tassativamente indicati nell’art. 46 del D.P.R. n. 445/00 (ad esempio: stato di famiglia, iscrizione all’albo professionale, possesso del titolo di studio, di specializzazione, di abilitazione, ecc.) oppure

b) “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”: ai sensi degli artt. 19 e 47 del D.P.R. 445/00, per tutti gli stati, fatti e qualità personali, non compresi nell’elenco di cui al citato art. 46 (ad esempio: borse di studio, attività di servizio; incarichi libero-professionali; attività di docenza; pubblicazioni: dichiarazione di conformità all’originale delle copie prodotte; ecc.)

I moduli relativi alle suddette dichiarazioni sono reperibili sul sito internet aziendale www.ausl.bologna.it nella sezione “Bandi di concorso”.

La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà richiede una delle seguenti forme:

  • deve essere sottoscritta personalmente dall’interessato dinanzi al funzionario competente a ricevere la documentazione;

oppure

  • deve essere spedita per posta - o consegnata da terzi - unitamente a fotocopia semplice di documento di identità personale del sottoscrittore.

Qualora il candidato presenti più fotocopie semplici, l’autodichiarazione può essere unica, ma contenente la specifica dei documenti ai quali si riferisce.

In ogni caso, la dichiarazione resa dal candidato - in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della documentazione - deve contenere tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo che il candidato intende produrre; l’omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo autocertificato.

In particolare, con riferimento al servizio prestato, la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (unica alternativa al certificato di servizio) allegata o contestuale alla domanda, resa con le modalità sopraindicate, deve contenere l’esatta denominazione dell’Ente presso il quale il servizio è stato prestato, la qualifica, il tipo di rapporto di lavoro (tempo pieno / tempo definito / part-time), le date di inizio e di conclusione del servizio prestato nonché le eventuali interruzioni (aspettativa senza assegni, sospensione cautelare, ecc.) e quant’altro necessario per valutare il servizio stesso. Anche nel caso di autocertificazione di periodi di attività svolta in qualità di borsista, di docente, di incarichi libero-professionali, ecc. occorre indicare con precisione tutti gli elementi indispensabili alla valutazione (tipologia dell’attività, periodo e sede di svolgimento della stessa).

Sono esclusi dall’autocertificazione i certificati medici e sanitari.

Le pubblicazioni devono essere edite a stampa e obbligatoriamente allegate; possono tuttavia essere presentate in fotocopia ed autocertificate dal candidato, ai sensi del citato D.P.R. n. 445/00, purché il medesimo attesti, mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa con le modalità sopraindicate, che le copie dei lavori specificatamente richiamati nell’autocertificazione sono conformi agli originali; in alternativa, potrà dichiarare in calce alla fotocopia semplice di ciascuna pubblicazione la conformità al relativo originale. È inoltre possibile per il candidato autenticare nello stesso modo la copia di qualsiasi tipo di documentazione che possa costituire titolo e che ritenga di allegare alla domanda ai fini della valutazione di merito.

E) Modalità e termini per la presentazione delle domande

Le domande e la documentazione ad esse allegata devono essere inoltrate a mezzo del servizio postale, mediante raccomandata A/R, al seguente indirizzo:

- A.U.S.L. di Bologna - Ufficio Concorsi - Via Gramsci n. 12 - 40121 Bologna;

ovvero possono essere presentate direttamente presso

- Ufficio Concorsi - Via Gramsci n. 12 - Bologna - dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12. All'atto della presentazione della domanda sarà rilasciata apposita ricevuta;

ovvero possono essere

- inviate tramite l’utilizzo della Posta Elettronica Certificata (PEC) personale del candidato all’indirizzo personale.concorsi@pec.ausl.bologna.it in un unico file in formato PDF, unitamente a fotocopia di documento di identità valido. Si precisa che la validità di tale invio è subordinata all’utilizzo da parte del candidato di posta elettronica certificata personale. Non sarà pertanto ritenuto valido l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria anche se indirizzata all’indirizzo di posta elettronica certificata di cui sopra.

È esclusa ogni altra forma di presentazione o trasmissione.

Le domande devono pervenire, a pena di esclusione, entro il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Le domande si considerano prodotte in tempo utile anche se inoltrate a mezzo del servizio postale, con raccomandata A.R., entro il termine sopra indicato. A tal fine, la data di spedizione è comprovata dal timbro a data dell'ufficio postale accettante.

Il termine per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio; l'eventuale riserva di invio successivo di documenti è pertanto priva di effetto.

L'A.U.S.L. non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da mancata o tardiva o inesatta indicazione del recapito da parte del concorrente, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o di forza maggiore.

F) Commissione di valutazione

La Commissione di valutazione è composta dal Direttore Sanitario dell’Azienda U.S.L. di Bologna e da tre Direttori di Struttura complessa nella disciplina oggetto della presente selezione, sorteggiati da un elenco unico nazionale tenuto dal Ministero della Salute. Nell’ipotesi in cui fossero sorteggiati tre direttori di struttura complessa nell’ambito delle Aziende della Regione Emilia-Romagna, non si procederà alla nomina del terzo sorteggiato e si proseguirà nel sorteggio fino ad individuare almeno un componente direttore di struttura complessa in regione diversa.

Le funzioni di segreteria verranno svolte da un Collaboratore Amministrativo-Professionale Esperto del Servizio Unico Metropolitano Amministrazione del Personale.

Qualora al momento del sorteggio il suddetto elenco nazionale non fosse ancora predisposto, l’Azienda, come previsto nella Direttiva Regionale, utilizzerà elenchi provvisori ricavati dall’accorpamento degli elenchi nominativi della Regione Emilia-Romagna con gli elenchi delle Regioni viciniore, ovvero dall’elenco nazionale provvisorio.

Le operazioni di sorteggio saranno pubbliche ed avranno luogo, secondo le modalità indicate nella Direttiva Regionale, presso l’Ufficio Concorsi del Servizio Unico Metropolitano Amministrazione del Personale - Via Gramsci n. 12 - Bologna, con inizio alle ore 9 del primo mercoledì non festivo successivo alla scadenza del termine utile per la presentazione delle domande e, ove necessario per il completamento della Commissione, ogni mercoledì successivo non festivo presso la medesima sede, con inizio alle ore 9, fino al compimento delle operazioni.

L’Azienda, prima della nomina della Commissione, procederà a verificare la regolarità della composizione della stessa ai sensi della normativa vigente, in particolare acquisendo le dichiarazioni di assenza, per tutti i componenti, compreso il segretario, delle condizioni di incompatibilità previste dall’art. 53 bis del D.Lgs. n. 165/2001, dandone atto nel relativo provvedimento.

G) Modalità di svolgimento della selezione e ambiti di valutazione

La Commissione, che valuterà i candidati sulla base del curriculum e di un colloquio, disporrà complessivamente di 100 punti, così ripartiti:

  • 40 punti per il curriculum;
  • 60 punti per il colloquio.

La terna di idonei sarà composta, tenuto conto dei migliori punteggi conseguiti, dai candidati che abbiano raggiunto o superato la soglia minima di 20 punti (20/40) nel curriculum e 30 punti (30/60) nel colloquio.

Curriculum - Il punteggio per la valutazione del curriculum sarà ripartito come segue:

Esperienze professionali - massimo punti 26

In relazione al fabbisogno definito, in tale ambito verranno prese in considerazione le esperienze professionali del candidato - con prevalente considerazione di quelle maturate negli ultimi 5 anni - tenuto conto:

- della tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività e della tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture medesime;

- della posizione funzionale del candidato nelle strutture e delle sue competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione, ruoli di responsabilità rivestiti, lo scenario organizzativo in cui ha operato il dirigente e i particolari risultati ottenuti nelle esperienze professionali precedenti;

- della tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato, anche con riguardo alla attività/casistica trattata nei precedenti incarichi, misurabile in termini di volume e complessità.

Il relativo punteggio verrà attribuito in relazione a:

  • attinenza e rilevanza rispetto al fabbisogno definito;
  • caratteristiche dell’azienda e della struttura in cui il candidato ha maturato le proprie esperienze, in relazione al fabbisogno oggettivo;
  • durata, continuità e rilevanza dell’impegno professionale del candidato;
  • tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato, anche con riguardo alla attività/casistica trattata nei precedenti incarichi, misurabile in termini di volume e complessità.

Attività di formazione, studio, ricerca e produzione scientifica - massimo punti 14

Tenuto conto del fabbisogno definito, in tale ambito verranno presi in considerazione:

- i soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere di durata non inferiore a tre mesi con esclusione dei tirocini obbligatori;

- l’attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento del diploma universitario, di laurea o di specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario;

- la partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari, anche effettuati all’estero, in qualità di docente o di relatore;

- la produzione scientifica, valutata in relazione alla attinenza alla disciplina, ed in relazione alla pubblicazione su riviste nazionali ed internazionali, caratterizzate da criteri di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché al suo impatto sulla comunità scientifica;

- la continuità e la rilevanza dell’attività pubblicistica e di ricerca svolta nel corso dei precedenti incarichi.

Non verranno valutate idoneità a concorsi e tirocini, né partecipazioni a congressi, convegni e seminari in qualità di uditore.

Il relativo punteggio verrà attribuito in relazione a:

  • attinenza e rilevanza rispetto al fabbisogno definito;
  • durata, continuità e rilevanza delle esperienze del candidato;
  • rilevanza delle strutture nell’ambito delle quali sono state svolte.

La Commissione formulerà un giudizio complessivo, adeguatamente e dettagliatamente motivato, scaturente da una valutazione generale del curriculum, correlata al grado di attinenza con le esigenze aziendali.

Colloquio - nell’ambito del colloquio verranno valutate:

- capacità professionali nella specifica disciplina con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, rispondenti al fabbisogno determinato dall’Azienda: massimo punti 26;

- capacità gestionali, organizzative e di direzione con riferimento alle caratteristiche dell’incarico da svolgere, rispondenti al fabbisogno determinato dall’Azienda: massimo punti 34.

La Commissione nell’attribuzione dei punteggi terrà conto della chiarezza espositiva, della correttezza delle risposte, dell’uso di linguaggio scientifico appropriato, della capacità di collegamento con altre patologie o discipline o specialità per la miglior risoluzione dei quesiti anche dal punto di vista dell’efficacia e dell’economicità degli interventi.

Il colloquio è altresì diretto a testare la visione e l’originalità delle proposte sull’organizzazione della struttura complessa, nonché l’attitudine all’innovazione ai fini del miglioramento dell’organizzazione e della soddisfazione degli stakeholders della struttura stessa.

I candidati ammessi saranno avvisati, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, del luogo e della data dell'effettuazione del colloquio almeno 15 giorni prima della data del colloquio stesso. Al colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di documento di identità personale in corso di validità. La mancata presentazione al colloquio, indipendentemente dalla causa, comporta la rinuncia alla selezione.

H) Pubblicazione sul sito internet aziendale

Ai sensi della Direttiva Regionale, in ottemperanza all’obbligo di trasparenza e nel rispetto delle indicazioni contenute nella deliberazione del Garante per la protezione dei dati personali n. 88 del 2/3/2011, verranno pubblicati sul sito internet aziendale:

a) la definizione del fabbisogno che caratterizza la struttura, sotto il profilo oggettivo e soggettivo;

b) la composizione della Commissione di Valutazione;

c) i curricula dei candidati presentatisi al colloquio;

d) la relazione della Commissione di Valutazione, contenente anche l’elenco di coloro che non si sono presentati al colloquio;

e) l’atto di attribuzione dell’incarico.

I) Conferimento dell'incarico

L'incarico di direzione della struttura complessa verrà conferito dal Direttore Generale ad un candidato individuato nell’ambito della terna degli idonei, composta sulla base dei migliori punteggi attribuiti ai candidati che abbiano raggiunto o superato le soglie minime di punteggio sopra riportate. Nell’ambito della terna, il Direttore Generale potrà nominare uno dei due candidati che non hanno conseguito il miglior punteggio, anche tenendo conto del criterio preferenziale dell’esclusività del rapporto di lavoro, ai sensi dell’art 8, comma 4 della L.R. n. 29/2004.

L’atto di attribuzione dell’incarico di direzione, adeguatamente motivato, sarà formalmente adottato dopo 15 giorni dalla pubblicazione sul sito internet delle informazioni di cui ai punti c) e d) del paragrafo precedente.

Il concorrente cui verrà conferito l’incarico sarà invitato a stipulare il relativo contratto individuale di lavoro, a seguito dell’accertamento del possesso dei requisiti prescritti, ai sensi del vigente C.C.N.L. della Dirigenza Medica e Veterinaria, subordinatamente alla presentazione, nel termine di giorni 30 dalla richiesta dell’Azienda - sotto pena di mancata stipula del contratto medesimo - dei documenti elencati nella richiesta stessa. La data di inizio servizio è concordata tra le parti, ma in ogni caso, salvo giustificati e documentati motivi, dovrà avvenire entro e non oltre 30 giorni dalla data di ricezione della relativa comunicazione.

Ai sensi dell’art. 15 comma 7 ter del D.Lgs. 502/92 (come aggiunto dall’art. 4 del D.L. 13/9/2012 n. 158 sostituito dalla Legge di conversione 8/11/2012 n. 189) “L’incarico di direttore di struttura complessa è soggetto a conferma al termine di un periodo di prova di sei mesi, prorogabile di altri sei, a decorrere dalla data di nomina a detto incarico, sulla base della valutazione di cui al comma 5”.

Ai sensi dell’art. 15-quinquies, 5° comma del D.L.gs. n. 502/92 e s.m.i. e dell’art. 8, 4° comma della L.R. n. 29/04 nonché con riferimento alla deliberazione del Direttore Generale n. 60 del 29/3/2010 di adozione del “Regolamento Aziendale sui criteri e modalità per l’individuazione delle posizioni organizzative dirigenziali, il conferimento e la gestione dei relativi incarichi”, l’incarico di direzione della struttura complessa in argomento implica l’esclusività del rapporto di lavoro.

Al candidato cui viene conferito l’incarico sarà applicato il trattamento giuridico ed economico regolato e stabilito dalle norme legislative e contrattuali vigenti per l’Area della Dirigenza Medica e Veterinaria e dai vigenti accordi aziendali.

J) Disposizioni varie

Tutti i dati di cui l'Amministrazione verrà in possesso a seguito della presente procedura verranno trattati nel rispetto del DLgs 30/6/2003, n. 196. La presentazione della domanda di partecipazione all’avviso da parte dei candidati implica il consenso al trattamento dei dati personali, compresi i dati sensibili, a cura dell'ufficio preposto alla conservazione delle domande ed all'utilizzo delle stesse per lo svolgimento delle procedure finalizzate all’avviso.

Questo Ente informa i partecipanti alle procedure di cui al presente bando che i dati personali ad Essi relativi saranno oggetto di trattamento da parte della competente direzione con modalità sia manuale che informatizzata, e che titolare è l’Azienda U.S.L. di Bologna.

Tali dati saranno comunicati o diffusi ai soggetti espressamente incaricati del trattamento, o in presenza di specifici obblighi previsti dalla legge, dalla normativa comunitaria o dai regolamenti.

L’Azienda U.S.L. di Bologna non intende avvalersi della possibilità di utilizzare gli esiti della presente procedura selettiva, nel corso dei due anni successivi alla data del conferimento dell’incarico, nel caso in cui il dirigente a cui verrà attribuito l’incarico dovesse dimettersi o decadere, conferendo l’incarico stesso ad uno dei due professionisti facenti parte della terna iniziale.

L’Azienda non intende avvalersi della possibilità di reiterare la procedura selettiva nel caso in cui i candidati che hanno partecipato alla selezione risultino in numero inferiore a tre.

L’Azienda si riserva ogni facoltà di prorogare, sospendere, riaprire i termini del presente avviso, e di modificare, revocare ed annullare l'avviso stesso in relazione all'esistenza di ragioni di pubblico interesse, o in presenza di vincoli legislativi nazionali o regionali in materia di assunzione di personale.

La presentazione della domanda comporta l’accettazione incondizionata delle norme contenute nel presente avviso e il consenso alla pubblicazione del curriculum e di ogni altro elemento come indicato nel precedente paragrafo H).

La presente procedura si concluderà con l’atto formale di attribuzione dell’incarico adottato dal Direttore Generale entro 6 mesi dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande.

La documentazione allegata alla domanda potrà essere ritirata solo dopo 120 giorni dall’avvenuto conferimento dell’incarico da parte del Direttore Generale. La restituzione dei documenti presentati potrà avvenire anche prima della scadenza del suddetto termine per il candidato non presentatisi al colloquio ovvero per chi, prima della data del colloquio, dichiari espressamente di rinunciare alla partecipazione alla selezione. Tale restituzione potrà essere effettuata direttamente dall’interessato o da persona munita di delega firmata in originale dall’interessato e corredata da copia del documento di identità dello stesso, previo riconoscimento mediante esibizione del documento di identità del delegato.

Trascorsi cinque anni dal conferimento dell’incarico, l’Amministrazione darà corso alla procedura di scarto, mediante eliminazione delle domande. Si invitano pertanto i candidati a ritirare la documentazione entro il suddetto termine.

Per le informazioni necessarie e per acquisire copia del bando del pubblico avviso e delle dichiarazioni sostitutive, gli interessati potranno collegarsi al sito internet dell’Azienda USL di Bologna www.ausl.bologna.it nella sezione “bandi di concorso”, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale oppure rivolgersi all’Ufficio Concorsi - Servizio Unico Metropolitano Amministrazione del Personale - Via Gramsci n. 12 - Bologna (tel. 051/6079604 - 9592 - 9591 - 9590 - 9589) dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, posta elettronica: serviziopersonale.selezioni@ausl.bologna.it.

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