n.79 del 20.03.2019 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 7919 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo, e tramite esso ANAS, affinché facciano tutto ciò che è possibile per poter mettere in sicurezza l'E45 e dunque procedere nel più breve tempo possibile ad una riapertura di tale infrastruttura, a sollecitare nuovamente il Governo, in particolare il Ministro Di Maio, affinché incontri i sindaci e i rappresentanti del territorio e metta in campo rapidamente tutte le misure necessarie a sostegno delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie del territorio colpito dalla crisi, sollecitando inoltre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ANAS, affinché si intervenga in tempi rapidi sulle infrastrutture secondarie, in particolare sul ripristino della strada Tiberina 3Bis, riconoscendo l'estrema urgenza di tale intervento per il ripristino della viabilità, da e verso la Toscana, mettendo in campo tutte le misure e le risorse necessarie. A firma dei Consiglieri: Montalti, Rossi, Bessi, Calvano, Zoffoli, Rontini, Caliandro, Campedelli, Bagnari, Lori, Iotti, Poli, Zappaterra, Ravaioli, Soncini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’E45 è una delle due arterie principali del nostro Paese per gli spostamenti su gomma dall’Adriatico al Tirreno.
In data mercoledì 16 gennaio 2019 gli operatori Anas e i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Arezzo hanno provveduto a chiudere, su disposizione del Gip Piergiorgio Ponticelli, un tratto di E45 a cavallo tra Toscana e Romagna. Provvedimento dovuto al verificarsi di una "criticità estrema" del viadotto Puleto.
La chiusura di un tratto di essa desta forti preoccupazioni per i notevoli problemi ed i costi che sta provocando.
Dato atto che
essendo tale interruzione collocata proprio a ridosso dell’Appennino, tra la provincia di Arezzo e quella di Forlì-Cesena, si stanno già evidenziando gravi ripercussioni sia per una larga parte del traffico nazionale che attraversa quella dorsale, che per i residenti e le attività produttive che quotidianamente utilizzano l’E45 per motivi di studio e lavoro.
La chiusura sta già determinando significativi danni economici non solo ai territori della Valle del Savio ma a tutti i territori della Romagna, dal ravennate alla costa adriatica.
A partire da venerdì 18 gennaio con un incontro che si è tenuto in Comune a Cesena si è costituito un tavolo di gestione della crisi, denominato Piattaforma E45, a cui ha preso parte la Regione, i Comuni del territorio, la provincia di Forlì-Cesena, i rappresentanti sindacali e associativi, al fine di gestire la situazione emergenziale che si è creata, sollecitando in modo univoco l’intervento degli strumenti indispensabili per cercare di limitare quanto più possibile gli effetti di questa situazione.
La situazione che si è venuta a creare desta forti preoccupazioni per il fatto che la chiusura del viadotto Puleto non trova in quel tratto una viabilità alternativa, essendo la parallela strada provinciale non più agibile da anni. Ciò comporta non solo l’interruzione della viabilità tra due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, ma “spezza” a metà l’intero sistema viario dell’Italia, con gravissimi danni di natura economica e sociale, con prevedibili e gravi disagi per i territori e le comunità locali, che si troveranno a subire il deflusso di migliaia di veicoli costretti a trovare vie secondarie per le strade dell’Appennino.
Le altre vie di comunicazione tra i territori delle due Regioni sono rappresentate dalla SP 137 Verghereto-Balze, dalla SP 142 Mandrioli nel tratto romagnolo e dalle SP 53 Alto Marecchia e SR 258 Marecchia, che di fatto non sono praticabili per ragioni di difficoltà al transito per qualsiasi mezzo connesse alle caratteristiche delle strade montane (dimensioni stradali, limitati raggi di curva, pavimentazioni, precarietà o assenza di argini laterali, pendenze), e pongono allungamenti di percorso di oltre 1 ora per percorrere quello che normalmente sarebbe un tratto di 5 Km. A rendere impraticabili i percorsi menzionati si sommano le condizioni determinate dal periodo invernale, con formazione di ghiaccio e accumuli di neve nei valichi.
La Regione Emilia-Romagna, con il Presidente Stefano Bonaccini e l’Assessore a trasporti e infrastrutture Raffaele Donini, si è fin da subito attivata e schierata con i territori coinvolti, partecipando anche al tavolo ministeriale assieme ai rappresentanti locali, con l’obiettivo di giungere ad una soluzione positiva e in tempi rapidi in merito alla viabilità e anche alla necessità di garantire da subito ammortizzatori sociali per le imprese e i lavoratori che gravitano attorno alla E45.
Fin da subito, oltre a Comuni coinvolti e Regione, si sono attivate numerose imprese, attività commerciali e turistiche, sindacati ed associazioni di categoria, preoccupate dal fatto che la chiusura sta portando disagi sociali ed economici rilevanti e chiedendo dunque un ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile.
Proprio per questo motivo dai Sindaci del territorio è emersa la richiesta di poter avere in tempi rapidi un incontro con il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio affinché vengano garantiti a imprese e famiglie ammortizzatori sociali e aiuti economici per poter subito ripartire.
Considerato che
l’assessore Donini ha riferito in occasione di un’interrogazione a risposta immediata che nel corso dell’incontro del 22/1/2019 presso il Ministero delle infrastrutture, svolto alla presenza dei rappresentanti delle amministrazioni territoriali interessate, ANAS:
- il Ministro Toninelli, in accordo con ANAS, si è dichiarato favorevole ad accogliere la richiesta della Regione di comprendere tra le strade soggette a ri-trasferimento ad ANAS, oltre al tratto di ex SS 71 (SP 137R) fino a Bagno di Romagna già ricompreso, anche il restante tratto ricadente in Emilia-Romagna ed il tratto attualmente di competenza comunale fino a Pieve Santo Stefano per una lunghezza di circa 15 Km. ricadente in Toscana.
- Anas si è impegnata a ricomprendere nel Quadro Economico dell’intervento sulla E45 in corso, anche la sistemazione del suddetto tratto di strada comunale che dallo svincolo di Canili prosegue fino a Valsavignone, strada dove attualmente sono ammessi solo mezzi di soccorso e traffico locale, per un importo di circa 2,5 M€.
- Per quanto riguarda gli itinerari individuati e utilizzati attualmente (SP137, SP38 e SP67) come alternative al tratto di E45 chiuso al traffico, è stato richiesto che vengano messe a disposizione risorse straordinarie per eseguire, al termine della fase di emergenza, i lavori di ripristino necessari a seguito degli eccesivi carichi dovuti ai flussi di traffico più elevati che si registrano a seguito della chiusura.
- Si conferma la notizia circa la possibile riapertura al traffico leggero, ad una corsia per senso di marcia, con limiti di velocità e nelle corsie interne, del viadotto Puleto; tale possibilità è in corso di valutazione da parte della Procura.
- Sono stati richiesti anche ammortizzatori sociali per i lavoratori e per le imprese che stanno subendo grossissimi danni a seguito della chiusura del viadotto Puleto, oltre ad aiuti alle famiglie che hanno studenti che non riescono a raggiungere gli istituti scolastici. Per quanto riguarda queste richieste il Ministro Toninelli ha dichiarato che non è materia che rientra nelle sue competenze, ma che si sarebbe fatto carico di rappresentarlo al Ministro competente.
Considerato inoltre che
la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale con un primo stanziamento di 250 mila euro, a disposizione dei comuni più colpiti: quelli dell’Unione del Savio, a cui si aggiungono Roncofreddo, Sogliano al Rubicone e Sant’Agata Feltria.
Accanto alle risorse previste dallo stato di crisi regionale, la Regione ha deciso di mettere a disposizione anche un altro strumento già previsto dalla legge di bilancio: il contributo, in termini di ristoro di Irap, già previsto per tutte le imprese dei comuni montani, sarà esteso a tutte quelle direttamente colpite nella zona, che potranno godere automaticamente di questo beneficio sull’Irap già pagata nel 2018.
Dato inoltre atto che
i Sindaci dell’Unione Valle Savio e della Romagna, dopo una prima lettera indirizzata il 23 gennaio scorso al Ministro dello Sviluppo economico, Lavoro e Politiche sociali Luigi Di Maio a cui non è pervenuta alcuna risposta, si sono nuovamente rivolti con una seconda lettera indirizzata sempre al Ministro Di Maio per sollecitare interventi urgenti a sostegno della popolazione e delle imprese dei loro territori, gravemente colpiti dalla chiusura dell’E45, con la richiesta di convocare nei prossimi giorni “un incontro per l’attivazione immediata e non ulteriormente rinviabile di un tavolo di gestione della crisi”.
Sono passati oltre 15 giorni dall’incontro con il Ministro Toninelli, che aveva dato precise rassicurazioni circa l’avvio urgente degli interventi necessari e annunciato la volontà di istituire un tavolo di lavoro per gestire l’emergenza, ma attualmente non si riscontrano ancora atti concreti. Tale silenzio allarma i Comuni dell’Unione Valle Savio, che hanno deciso di rivolgersi all’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anas, per chiedergli se il Governo abbia cominciato a predisporre, con il coinvolgimento dell’ente da lui guidato, le iniziative preannunciate.
Evidenziato che
il procuratore di Arezzo ha consegnato sabato 2 febbraio 2019 ad Anas le prescrizioni per poter riaprire la E45 al traffico. Per la procura di Arezzo la strada potrà essere dunque percorsa solo dai mezzi con peso entro le 3,5 tonnellate e con un limite di velocità di 50 chilometri orari.
A seguito di tale decisione della Procura di Arezzo, Anas ha avviato i lavori già appaltati per la manutenzione dell'opera. Si stanno inoltre sistemando dei sensori per sondare il traffico, e fermarlo in caso di pesanti criticità della struttura. Se questi lavori di Anas procederanno senza intoppi la riapertura è ipotizzabile tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima.
Tutto ciò considerato impegna la Giunta a
sollecitare il Governo, e tramite esso ANAS, affinché facciano tutto ciò che è possibile per poter mettere in sicurezza l’E45 e dunque procedere nel più breve tempo possibile ad una riapertura di tale infrastruttura.
Sollecitare nuovamente il Governo, in particolare il Ministro Di Maio, affinché incontri i sindaci e i rappresentanti del territorio e metta in campo rapidamente tutte le misure necessarie a sostegno delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie del territorio colpito dalla crisi.
Sollecitare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ANAS, affinché si intervenga in tempi rapidi sulle infrastrutture secondarie, in particolare sul ripristino della strada Tiberina 3Bis, riconoscendo l’estrema urgenza di tale intervento per il ripristino della viabilità, da e verso la Toscana, mettendo in campo tutte le misure e le risorse necessarie.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 27 febbraio 2019