n.411 del 11.12.2019 periodico (Parte Seconda)
Modifiche alla delibera di Giunta regionale n. 910/2019
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che con la deliberazione n. 910 del 5 giugno 2019 la Giunta Regionale ha approvato il Documento tecnico che definisce il nuovo sistema della ricerca e innovazione nel Servizio Sanitario di questa Regione;
Atteso che uno dei primi elementi costitutivi del nuovo sistema regionale per la ricerca e innovazione è rappresentato dal piano regionale triennale della ricerca sanitaria che dovrà:
- individuare gli ambiti di ricerca prioritari;
- dare indicazioni su temi/quesiti di ricerca da finanziare con le risorse regionali disponibili, con particolare riguardo a quelle relative al riparto del Fondo Sanitario Nazionale;
- individuare le aree/discipline per le quali si ritenga necessario, nel periodo di vigenza del piano, promuovere collaborazioni tra Aziende sanitarie, Università e IRCCS e creare reti di ricerca clinica stabili e riconosciute;
- individuare gli strumenti per promuovere la piena partecipazione ad attività di ricerca di tutte le professioni sanitarie;
- individuare i bisogni formativi del personale che svolge attività di ricerca e indicare le conseguenti azioni necessarie;
Considerato che il nuovo assetto regionale per il governo della ricerca, definito dalla richiamata deliberazione n. 910/2019, attribuisce funzioni di orientamento strategico al Comitato Strategico Regionale per la Ricerca e Innovazione, organismo responsabile, tra l’altro, di:
- definire il piano regionale triennale della ricerca sanitaria sulla base degli obiettivi individuati dai principali documenti della programmazione regionale e approvare gli specifici bandi di finanziamento sulla base dei risultati di procedure di consultazione dei principali soggetti istituzionali o di altri soggetti interessati alla ricerca;
- formulare suggerimenti generali sui meccanismi di finanziamento;
Preso atto che il Comitato Strategico di cui trattasi, nominato con determinazione n. 16058 del 5 settembre 2019, nelle riunioni del 24 settembre 2019 e del 7 novembre 2019, all’esito di un processo di selezione e prioritarizzazione dei quesiti di ricerca sanitaria, avviato sperimentalmente nei primi mesi di attività, ha suggerito, nelle more della definizione del piano regionale triennale della ricerca sanitaria, di rimodulare, per quanto attiene al finanziamento regionale per l’anno 2019, le quote di ripartizione di cui alla deliberazione n.910/2019, relativamente ai programmi di rete su temi prioritari commissionati a gruppi di ricerca e ai progetti di ricerca Regione-Università, come segue:
- da 55% a 48% la quota destinata a programmi di rete su temi prioritari commissionati a gruppi di ricerca con il vincolo della partecipazione comune di Aziende Ospedaliero-Universitarie e Aziende Sanitarie e, ove di interesse, anche degli IRCCS; in tale quota verrà incluso il cofinanziamento dei programmi di rete del bando della ricerca finalizzata nazionale;
- da 30% a 37% la quota dedicata alla ricerca Regione-Università su temi di interesse comune, privilegiando ricerca su efficacia clinica;
Ritenuto, pertanto, di modificare la deliberazione n. 910/2019, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 283 del 2 settembre 2019;
Visti:
- la Legge 16 gennaio 2003, n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”, ed in particolare l’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti pubblici);
- il D. Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, e ss.mm. ii. e, in particolare, il Titolo II, recante “Princìpi contabili generali e applicati per il settore sanitario”;
- il D. Lgs 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136” e ss.mm.ii.;
- il D. Lgs. 14/3/2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” così come modificato dal D. Lgs. 25/5/2016, n. 97;
- la delibera della Giunta regionale n. 122 del 28/01/2019 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”;
- la delibera della Giunta regionale n. 1786 del 29/10/2018 “Linee guida per l'applicazione del D. Lgs. n. 39 del 2013, dell'art. 35 bis del D. Lgs. n. 165 del 2001 e degli artt. 6 e 13 del D.P.R. n.62 del 2013 nell'ordinamento regionale.”;
- la Legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii., come modificata dalla Legge regionale 20 dicembre 2018, n. 21 “Disposizioni in materia di personale e organizzazione. Modifiche alla L egge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna);
- la Legge regionale 23/12/2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario regionale”;
- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 25 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2019-2021” (Legge di stabilità regionale 2019);
- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 26 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;
- la delibera della Giunta regionale n. 2301 del 27 dicembre 2018 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;
Viste le delibere della Giunta regionale:
- n. 2416 del 29/12/2008 e ss.mm.ii. “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
- n. 242 dell’11/3/2015 “Nomina del Direttore dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale”;
- n. 628 del 28/5/2015 “Riorganizzazione della direzione generale sanità e politiche sociali”, come rettificata dalla DGR n. 1026 del 27/7/2015;
- n. 2189 del 21/12/2015 “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale” e ss.mm.ii;
- n. 56 del 25/1/2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art.43 della L.R. 43/2001”;
- n. 270 del 29/2/2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 622 del 28/4/2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 630 del 2 maggio 2016 “Riorganizzazione dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale: Approvazione delle Linee di indirizzo per la predisposizione ed attuazione del piano-programma 2016-2018 e degli indirizzi specifici di organizzazione”;
- n. 702 del 16/5/2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle direzioni generali - agenzie - istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;
- n. 1107 dell’11/7/2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 468 del 10/4/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
- n. 1833 del 17/11/2017 “Proroga al 30/06/2020 dell'incarico di direttore della Agenzia sanitaria e sociale regionale conferito con delibera di Giunta n. 242/2015”;
- n. 1059 del 3/7/2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell’ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO);
- n. 1123 del 16/7/2018 “Attuazione Regolamento (Ue) 2016/679: definizione di competenze e responsabilità in materia di protezione dei dati personali. Abrogazione Appendice 5 della Delibera di Giunta Regionale n. 2416/2008 e ss.mm.ii”;
- n. 2179 del 17/12/2018 “Approvazione delle linee di indirizzo per la predisposizione ed attuazione del Piano-Programma 2019-2021 dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale e approvazione della Relazione 2016-2018”;
- n. 968 del 18/6/2019 “Adozione del Piano-Programma 2019-2021 dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale”;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute;
A voti unanimi e palesi
delibera
1) di modificare, per le ragioni esplicitate in parte narrativa, a seguito delle decisioni assunte dal Comitato Strategico Regionale per la Ricerca e Innovazione nella riunione del 7 novembre 2019, la deliberazione n. 910/2019 “Sistema Ricerca e Innovazione nel Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna: approvazione del documento tecnico”, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 283 del 2 settembre 2019, nella parte in cui definisce le quote di ripartizione del finanziamento relativo ai programmi di rete su temi prioritari commissionati a gruppi di ricerca e ai progetti di ricerca Regione-Università, limitatamente al finanziamento regionale 2019, rimodulando le quote come segue:
- da 55% a 48% la quota destinata a programmi di rete su temi prioritari commissionati a gruppi di ricerca con il vincolo della partecipazione comune di Aziende Ospedaliero-Universitarie e Aziende Sanitarie e, ove di interesse, anche degli IRCCS; in tale quota verrà incluso il cofinanziamento dei programmi di rete del bando della ricerca finalizzata nazionale;
- da 30% a 37% la quota dedicata alla ricerca Regione-Università su temi di interesse comune, privilegiando ricerca su efficacia clinica;
2) di dare, infine, atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in premessa;
3) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.