n.9 del 16.01.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3405 - Risoluzione proposta dai consiglieri Favia e Defranceschi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad evitare il condizionamento od il blocco dello studio denominato "Brave Dreams" circa l'efficacia e la sicurezza del trattamento di angioplastica venosa su pazienti affetti da sclerosi multipla, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la Giunta regionale ha approvato un finanziamento di 2,742 milioni per realizzare lo studio di efficacia e sicurezza del trattamento di angioplastica venosa su pazienti affetti da sclerosi multipla messo a punto dal professor Zamboni;

il finanziamento è destinato all’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara, dove ha sede il Centro promotore e gestore dello studio, denominato "Brave Dreams" (acronimo di BRAin VEnous DRainage Exploited Against Multiple Sclerosis), studio coordinato dallo stesso professor Zamboni, il quale ha condiviso fin dalle prime battute la necessità della sperimentazione partecipando poi a tutte le fasi per la sua messa a punto;

la somma assicura la copertura di tutti i costi dello studio e anticipa anche quelli a carico delle Regioni in cui hanno sede gli altri Centri sede di sperimentazione;

lo studio Brave Dreams è finalizzato a valutare l’efficacia clinica della angioplastica venosa in persone con sclerosi multipla. Vede la partecipazione a livello nazionale di 19 Centri e si propone con l’arruolamento di circa 700 pazienti;

la sperimentazione deve valutare l’efficacia della fase diagnostica e della fase terapeutica. E’ sottoposta alla valutazione, in ogni passaggio, di un Comitato tecnico scientifico indipendente composto da neurologi, biostatistici, esperti di metodologia della ricerca, oltre che alla valutazione di tutti i Comitati etici dei Centri sperimentatori;

i centri sperimentatori hanno sede in Emilia-Romagna (con il Centro dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara come coordinatore a livello nazionale), Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Abruzzo;

all’ospedale di Cona è partita lo scorso agosto, in collaborazione con il Bellaria di Bologna, la ricerca “Brave Dreams”. L’arruolamento iniziato nei Centri sperimentatori dell’Emilia-Romagna: l’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara (Centro coordinatore a livello nazionale) e l’Azienda Usl di Bologna, i cui Comitati etici hanno dato il loro parere positivo alla sperimentazione. I Comitati etici degli altri Centri sperimentatori, presenti in altre Regioni aderenti al progetto, hanno dato il loro parere positivo sul protocollo di ricerca messo a punto da un Comitato scientifico composto da esperti di livello nazionale e coordinato dall’Agenzia sanitaria e sociale dell’Emilia-Romagna.

 Rilevato che

la sperimentazione dovrebbe varcare entro fine anno i confini della Regione Emilia-Romagna. Altri centri che hanno aderito, alcuni dei quali di particolare prestigio e competenza, strutture che sarebbero già pronte per partecipare alla sperimentazione ma il cui contributo, in alcuni casi, sarebbe stato “congelato”;

l’impedimento proviene da Istituzioni di carattere politico (Assessorato alla Salute della Regione Lombardia) che, in contrasto con le regole proprie della ricerca scientifica, si sovrappongono ai pareri dei comitati etici che già si sono espressi favorevolmente alla partecipazione allo studio finanziato dal pubblico (Regione Emilia-Romagna). L’impedimento prende le mosse da una ricerca scientifica privata, tra le tantissime esistenti, la maggior parte delle quali - ad opera di scienziati indipendenti - confermano quanto indicato dal prof. Zamboni, ostacolando una ricerca pubblica;

ostacolare questo tipo di studio è antiscientifico, oltre che crudele nei confronti dei malati che hanno di fronte, per la prima volta, la possibilità di verificare compiutamente l’efficacia o l’inefficacia dello studio del prof. Zamboni.

 L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

impegna la Giunta regionale e l’Assessore competente

ad intervenire nelle sedi competenti affinché studi contrapposti condotti da privati, seppur meritevoli, non siano utilizzati per condizionare o frenare lo studio “Brave Dreams” di efficacia e sicurezza del trattamento di angioplastica venosa su pazienti affetti da sclerosi multipla, messo a punto dal professor Zamboni, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per la sperimentazione su tutto il territorio nazionale, nel rispetto di tutti i criteri richiesti dalla comunità scientifica internazionale e dalle indicazioni ministeriali vigenti.

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 18 dicembre 2012.

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