n.266 del 09.08.2018 (Parte Seconda)

Approvazione dei criteri e delle modalità di attuazione della L.R. 40/98 art. 1 comma 2. Anni 2018 e 2019

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viste:

- la L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. ed in particolare gli artt. 12 e 15;

- la Legge Regionale 1 dicembre 1998, n. 40 “Interventi finanziari speciali per la realizzazione di “Bologna città europea della cultura per l’anno 2000”, per le celebrazioni del I centenario della morte di Giuseppe Verdi e per la partecipazione ad iniziative straordinarie per la valorizzazione delle espressioni storiche, artistiche e culturali nella regione Emilia-Romagna” ed in particolare:

  • l’art. 1 comma 2 in cui si cita, tra le finalità della Legge, che la Regione attua interventi finanziari speciali per contribuire alla realizzazione di progetti di particolare rilevanza culturale per l’insieme del territorio regionale;
  • l’art. 2 che definisce la tipologia di interventi finanziabili, quali nuove costruzioni, recuperi e restauri di immobili di particolare valore storico e culturale, progetti di miglioramento della fruibilità di detti immobili, inclusi quelli di innovazione tecnologica, acquisto di attrezzature e sistemazione di aree adiacenti i beni stessi
  • l’art. 3, che disciplina le modalità degli interventi, stabilendo al comma 3 che la Regione può stipulare convenzioni con soggetti pubblici e privati o concludere accordi con gli Enti Locali ai sensi dell’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, indicanti la tipologia degli interventi, gli oneri a carico dei firmatari nonché i soggetti attuatori, la durata e le modalità di attuazione degli interventi. Nell’ambito delle convenzioni e degli accordi la Regione può intervenire con contributi in conto capitale o in conto interessi attualizzati;

Visti, inoltre:

- la delibera Cipe n.25 del 10 agosto 2016, che in attuazione dell’art.1, comma 703, lettere a) e b) della legge n.190/2014, individua e approva le aree tematiche e i relativi obiettivi strategici su cui impiegare la dotazione finanziaria del Fondo di Sviluppo e Coesione, unitamente all’adozione di regole sul funzionamento del Fondo;

- l’Accordo di Programma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia-Romagna e la Città metropolitana di Bologna relativo a interventi per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Emilia-Romagna, sottoscritto il 16 settembre 2017, in cui si prevede, tra l’altro, lo stanziamento di risorse FSC 2014-2020 pari a 3 milioni di euro per la valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale;

Preso atto che il CIPE con delibera n.76/2017, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 23 gennaio 2018, avente ad oggetto “Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. Approvazione del Piano operativo della Regione Emilia-Romagna e assegnazione risorse” ha previsto l’assegnazione di risorse per 55 milioni di euro alla Regione Emilia-Romagna per l’attuazione degli interventi strategici indicati in tale Piano operativo, tra i quali, come da tabella allegata, 3 milioni di euro destinati ad interventi di valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale;

Viste, inoltre, le seguenti Leggi regionali: 

- 27 dicembre 2017 n. 25 “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2018”;

- 27 dicembre 2017 n. 26 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2018-2020 (legge di stabilità regionale 2018)”;

- 27 dicembre 2017 n. 27 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020”;

- 27 luglio 2018 n. 11 “Disposizioni collegate alla Legge di Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020”;

- 27 luglio 2018 n. 12 “Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020”;

Richiamata la propria Deliberazione n. 2191 del 28 dicembre 2017 “Approvazione del Documento Tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020” e succ. mod.;

Preso atto della disponibilità sui pertinenti capitoli di bilancio relativi alla L.R. 40/98 di risorse regionali pari a Euro 400.000,00 per l’anno 2018 ed euro 650.000,00 per l’anno 2019;

Ritenuto pertanto opportuno definire i criteri e le modalità di attuazione della L.R. 40/98 sopra citata per le annualità 2018 e 2019;

Visto l’allegato A) “Criteri e modalità di attuazione della L.R. 40/98 art. 1 comma 2. Annualità 2018 e 2019”, parte integrante e sostanziale del presente atto con il quale si approva;

Visto il D.Lgs n. 118/2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

Ritenuto di stabilire che l'attuazione gestionale, in termini amministrativo-contabili, delle attività progettuali che saranno selezionate verrà realizzata ponendo a base di riferimento i princìpi e postulati che disciplinano le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii;

Dato atto che:

- al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costituiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste per le Amministrazioni Pubbliche dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., con particolare riferimento al principio della competenza finanziaria potenziata, le successive fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, impegno, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso contabile tracciato dal Decreto medesimo;

- in ragione di quanto sopra indicato, le successive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dai soggetti attuatori individuati;

- la copertura finanziaria prevista nell'articolazione dei capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

Dato atto infine che il presente provvedimento, ai sensi della Comunicazione della Commissione europea 2016/C262/01, il punto 2.6, non si configura come Aiuto di Stato;  

Richiamati:

- la L.R. n. 40 del 15 novembre 2001 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;

- la L.R. n. 43 del 26 novembre 2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm. ed in particolare l’art. 26, comma 1;

- la propria deliberazione n. 93 del 29/01/2018 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020”e successiva integrazione, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020;

 - la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017, avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le proprie deliberazioni n. 56/2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2001”, n. 270/2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”, n. 622/2016 “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”, n.1107/2016 “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015” e n. 1059/2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell’ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO)”;

Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 468/2017”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi.

Dato atto dei pareri allegati

Su proposta dell'Assessore competente per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di approvare i “Criteri e modalità di attuazione della L.R. 40/98 art. 1 comma 2. Annualità 2018 e 2019”, riportati nell'allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2)  di stabilire che alla valutazione dei progetti pervenuti provvederà un Nucleo nominato dal direttore della Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa;

3) di stabilire che con propri successivi atti si procederà all’approvazione dei progetti ammessi a contributo, alla quantificazione ed assegnazione dei contributi ed all’approvazione del modello di convenzione ma anche di quelli non approvati per mancanza dei requisiti o non superamento della valutazione;

4) di dare atto che le risorse finanziarie necessarie all'attuazione del presente provvedimento trovano copertura finanziaria sui pertinenti capitoli all’interno della Missione 5 – Programma 2 del bilancio finanziario gestionale 2018-2020;

5) di stabilire che il dirigente regionale competente provvederà:

- alla concessione dei contributi riconosciuti a ciascun soggetto realizzatore e all’assunzione dei relativi impegni di spesa;

- alla stipula delle convenzioni che riporteranno la tipologia degli interventi da realizzare, gli obblighi a carico dei firmatari nonché i soggetti attuatori, la durata e le modalità di attuazione;

- alla revoca dei contributi;

6) di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in premessa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

7) di precisare che la copertura finanziaria prevista nell'articolazione dei capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati;

8) di dare atto infine che il presente provvedimento, ai sensi della Comunicazione della Commissione europea 2016/C262/01, il punto 2.6, non si configura come Aiuto di Stato;

9) di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

10) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale Telematico e sul Portale EmiliaRomagnaCreativa della Regione https://spettacolo.emiliaromagnacreativa.it/it/finanziamenti/bandi

ALLEGATO A

CRITERI E LE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLA L.R. 40/98 ART. 1 COMMA 2 - ANNUALITA’ 2018 e 2019

Per Patrimonio culturale si intende l’insieme dei beni d’interesse artistico, storico, culturale, architettonico, i luoghi della cultura (musei, biblioteche, aree e parchi archeologici e culturali, complessi monumentali, teatri, castelli, residenze storiche), che rappresentano elementi identitari forti in grado di innalzare la capacità di attrazione dei territori ed innescare processi di qualificazione e rivitalizzazione del territorio.

La regione Emilia-Romagna è caratterizzata da un patrimonio storico e culturale ricco e diffuso su tutto il territorio: vanta, tra gli altri, 541 musei, 317 tra Gallerie, collezioni e raccolte d’arte contemporanea, 24 castelli, 103 giardini e parchi, 270 siti e monumenti archeologici. Si tratta di un vasto patrimonio sia pubblico che privato che ciclicamente necessita di interventi di riqualificazione e messa a norma al fine di mantenere o incrementare il potenziale attrattivo quale volano dello sviluppo culturale, turistico ed economico del territorio.

1. Finalità

La Regione Emilia-Romagna, in attuazione della L.R. 40/98, art. 1, comma 2, intende per le annualità 2018-2019 incentivare e favorire la realizzazione di interventi significativi per il recupero, la qualificazione, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio pubblico storico e culturale, materiale e immateriale esistente, privilegiando gli interventi nelle comunità di piccole e medie dimensioni.

2. Soggetti attuatori

I soggetti che possono presentare progetti e beneficiare dei contributi previsti per le annualità 2018-2019, in attuazione della L.R. 40/98, sono gli Enti locali fino a 20.000 abitanti e loro forme associative, anche di natura giuridica privatistica, su beni di loro proprietà o su beni che hanno in gestione per almeno 10 anni dalla presentazione della domanda;  gli enti ecclesiastici proprietari di beni tutelati di interesse culturale e in cui è garantita la pubblica fruibilità, localizzati in comunità non superiori a 20.000 abitanti.

3. Modalità attuative dell'intervento regionale

L'intervento regionale si attua tramite la stipulazione di convenzioni coi soggetti attuatori per la realizzazione degli interventi individuati sulla base di proposte pervenute che dovranno essere elaborate tenendo conto delle finalità e delle priorità stabilite nel presente provvedimento. Le convenzioni disciplineranno gli obblighi delle parti, la durata e le modalità di attuazione, la partecipazione regionale mediante la concessione di contributi in conto capitale, le modalità di rendicontazione e di liquidazione, i casi di revoca del contributo

Al fine dell’individuazione dei progetti da sostenere, la Regione effettua un’istruttoria tecnica relativa alla completezza e coerenza della documentazione pervenuta e della sussistenza dei requisiti di ammissibilità, mentre un apposito nucleo di valutazione nominato dal Direttore della Direzione generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa sarà preposto ad una valutazione di merito degli interventi sulla base dei criteri di priorità riportati nel successivo punto 8. Farà parte del suddetto nucleo almeno un membro designato dall’IBACN, in qualità di organo tecnico-scientifico della Regione Emilia-Romagna nel settore dei beni artistici, culturali e naturali, ai sensi della L.R. n. 29/1995.  

Successivamente la Regione potrà attuare una fase negoziale coi soggetti direttamente coinvolti nella realizzazione dei progetti.

4. Progetti ammissibili e nozione di Aiuti di Stato

Sono ammissibili interventi di recupero, restauro, riqualificazione e messa a norma di immobili di particolare valore storico, artistico e culturale, con un’attenzione particolare ai beni tutelati ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio).  Sono inoltre ammessi progetti di miglioramento della fruibilità di detti immobili, inclusi quelli di innovazione tecnologica, acquisto di attrezzature e sistemazione di aree adiacenti i beni stessi. Non sono invece ammissibili nuove costruzioni.

In generale è ammesso non più di un intervento per ambito comunale con popolazione fino a 20.000 abitanti.

Non sono ammessi interventi in ambiti comunali con popolazione superiore a 20.000 abitanti.

Gli interventi non devono essere già conclusi alla data di presentazione della domanda e non possono essere stati avviati anteriormente all’ 1 gennaio 2018 .

 Infine, ai sensi della normativa europea e della Comunicazione della Commissione europea UE 2016/C 262/01 sulla nozione di aiuto di Stato di cui all’art. 107, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, sono ammissibili su questa misura solo interventi di recupero, qualificazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico storico e culturale cui si accede gratuitamente o attraverso l’acquisto di un biglietto che copre solo parte del costo effettivo di gestione del bene, incluso il tasso di ammortamento dell’investimento realizzato. Si richiama in merito il punto 2.6 cpv. 34 e 35 della citata Comunicazione, ove si afferma, tra l’altro, che “La Commissione ritiene che il finanziamento pubblico di attività legate alla cultura e alla conservazione del patrimonio, accessibili al pubblico gratuitamente, risponda ad un obiettivo esclusivamente sociale e culturale che non riveste carattere economico”. Nella stessa ottica, il fatto che i visitatori di un’istituzione culturale o i partecipanti a un’attività culturale siano tenuti a versare un contributo in denaro che copra solo una frazione del costo effettivo non modifica il carattere non economico di tale attività, in quanto tale contributo non può essere considerato un’autentica remunerazione del servizio prestato. Con questa misura non verranno invece finanziati interventi di conservazione del patrimonio che favoriscono esclusivamente talune imprese e non il grande pubblico (ad esempio il restauro di un edificio storico utilizzato da una società privata come propria sede) che si configurano, ai sensi del cpv. 35, attività economiche.

Inoltre, ai sensi della medesima Comunicazione (punto 6.3 “Incidenza sugli scambi” cpv.197), oggetto di questa misura sono esclusivamente strutture dedicate a un bacino di utenza prevalentemente locale e non idonee ad attrarre clienti o investimenti da altri stati membri.

5. Tipologia e intensità dell’agevolazione

La presente agevolazione consiste in contributi in conto capitale fino ad un massimo dell’80% delle spese ammissibili di ciascun progetto. Il soggetto che si candida deve indicare nella documentazione progettuale oltre al costo totale dell’intervento anche la quota di contributo richiesta alla Regione, dimostrando di garantire la copertura della restante quota.

6. Documentazione progettuale

Al fine di poter valutare la coerenza degli interventi pervenuti rispetto alle finalità dell’intervento regionale e ai criteri individuati, i soggetti attuatori dovranno produrre la seguente documentazione:

• il progetto (indicazione sintetica del progetto nella forma di titolo o sottotitolo) e le motivazioni dell’intervento e i risultati attesi in termini di impatto (culturale, turistico, rafforzamento di elementi identitari ecc)

• il progetto tecnico dell’intervento (fattibilità tecnica ed economica/ definitivo/esecutivo)

• Piano economico-finanziario comprensivo di tutte le voci di spesa e del piano di copertura dei costi

• cronoprogramma della realizzazione dell’opera comprendente le date previste di inizio e di ultimazione lavori e la ripartizione della spesa sugli esercizi finanziari in cui essa diventa esigibile

• Codice Unico di progetto (CUP). Tale codice dovrà essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi al progetto d’investimento  

• atto amministrativo di approvazione del progetto per i soggetti pubblici

• dichiarazione con atto sostitutivo di atto notorio, ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss.mm., di deducibilità o meno dell'IVA

• dichiarazione con atto sostitutivo di atto notorio, ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss.mm. e della normativa europea sugli aiuti di Stato che oggetto dell‘intervento proposto è un bene in cui verranno svolte attività a cui si accede gratuitamente o attraverso l’acquisto di un biglietto che copre solo parte del costo effettivo di gestione del bene e che il bacino di utenza è prevalentemente locale e l’attività ivi svolta non è idonea ad attrarre clienti o investimenti da altri stati membri.  

7. Spese ammissibili

Sono da ritenersi ammissibili ai fini del calcolo del contributo le seguenti voci di spesa:

- le spese tecniche di progettazione, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, collaudi, perizie e consulenze tecniche e professionali fino ad un massimo del 10% della spesa ammessa a contributo, purché le stesse siano strettamente legate all’intervento e siano previste nel quadro economico;

- le spese per opere edili, murarie e impiantistiche;

- le spese per l’acquisto di arredi, allestimenti e attrezzature permanenti;

-l’Imposta sul Valore aggiunto, nonché ogni altro tributo o onere fiscale, previdenziale o assicurativo attinente alla realizzazione dell’intervento, purché non siano recuperabili.

Saranno ritenute ammissibili solo le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2018.

  8. Criteri di priorità di selezione dei progetti

Le proposte pervenute saranno valutate da un apposito nucleo nominato dal Direttore della Direzione generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa che applicherà i criteri sottostanti:

  1. rilevanza strategica regionale del progetto che interviene su attrattori culturali in grado di innescare processi di sviluppo dei territori interessati o che rappresenta elemento identitario per la comunità;
  2. chiara destinazione d’uso dell’attrattore valorizzato che deve prevedere un interesse collettivo;
  3. livello di cantierabilità dell’intervento;

 4. accessibilità e fruibilità dei luoghi proposti con particolare riferimento a soluzioni attente ai temi della disabilità.  

Nella individuazione dei progetti ritenuti prioritari si terrà conto anche del rispetto del principio generale di equilibrio territoriale.

La Regione nella fase di valutazione si riserva la facoltà di approfondire con i soggetti attuatori le modalità di realizzazione e i contenuti dei progetti presentati.

9. Modalità di presentazione delle proposte

La documentazione progettuale e le richieste di contributo dovranno essere inviate entro il 14 settembre alle ore 14.00 con Posta elettronica Certificata all’indirizzo servcult@postacert.regione.emilia-romagna.it

e nell’oggetto dell’inoltro telematico dovrà essere riportato “Domanda L.R. 40/98”. Le domande devono essere firmate digitalmente dal legale rappresentante o da persona da lui delegata; la documentazione tecnica di progetto dovrà recare la firma del tecnico abilitato.

I soggetti privati che presentano domanda di contributo dovranno riportare la marca da bollo di importo pari ad euro 16,00 o i suoi estremi o i riferimenti normativi che giustificano l’esenzione. La marca da bollo indicata al momento della domanda deve essere conservata dal soggetto richiedente ed esibita in caso di controllo.

10. Modalità di ammissione al contributo e successiva concessione

Con atto della Giunta regionale si provvederà all’approvazione dell’elenco dei progetti ammessi a contributo, sulla base delle risultanze dell’istruttoria effettuata dal nucleo di valutazione appositamente costituito dal Direttore della Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, alla quantificazione e assegnazione dei contributi nonchè l’elenco dei progetti non ammessi comprensivo delle motivazioni di esclusione;

Il dirigente responsabile del Servizio competente provvederà, successivamente, alla sottoscrizione della convenzione e alla concessione dei contributi riconosciuti a ciascun soggetto realizzatore e all’assunzione del relativo impegno di spesa.

11. Comunicazione esito istruttoria e sottoscrizione convenzione

Ad ogni soggetto ammesso al contributo saranno comunicati l’entità delle spese ammesse e l’ammontare del contributo concesso.

In seguito alla comunicazione di approvazione dei progetti i beneficiari dovranno procedere alla sottoscrizione con la Regione della convenzione, che disciplinerà gli obblighi delle parti, la durata e le modalità di attuazione, di rendicontazione e di liquidazione, nonché i casi di revoca del contributo.

La Convenzione riporterà in allegato la proposta progettuale ed il relativo piano finanziario. La Convenzione dovrà essere sottoscritta mediante firma digitale dal soggetto beneficiario e, per ultima, dalla Regione e la sua validità decorrerà dalla data di repertoriazione.

12. Informazioni

Per informazioni e chiarimenti è possibile fare riferimento e prendere appuntamento ai numeri 051 5273473 (Norma Grossi) e 051 5273465 (Giovanni Gardenghi) – o scrivere: norma.grossi@regione.emilia-romagna.it;

giovanni.gardenghi@regione.emilia-romagna.it

13. Comunicazione di avvio del procedimento – responsabile del procedimento

 Di seguito sono indicati gli elementi e i contenuti della comunicazione di avvio del procedimento di cui agli articoli 7 e 8 della legge n. 241/1990:

• Amministrazione competente: Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell'impresa;

• Oggetto del procedimento: criteri e modalità di attuazione della l.r. 40/98 art. 1 comma 2 per le annualità 2018 e 2019;

• Il Responsabile del procedimento è Gianni Cottafavi – Responsabile del Servizio Cultura e Giovani;

• La procedura istruttoria sarà avviata a partire dal giorno successivo alla data di scadenza del presente provvedimento e si concluderà entro il termine di 90 giorni da tale data (salvo i casi di sospensione del termine previsti dall’art. 17, comma 3 della L.R. 32/1993). La delibera di approvazione sarà pubblicata
nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione e sul portale EmiliaRomagnaCreativa della Regione https://spettacolo.emiliaromagnacreativa.it/it/finanziamenti/bandi.

14. INFORMATIVA per il trattamento dei dati personali ai sensi dell’art 13 del Regolamento europeo n. 679/2016

1. Premessa

Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo n. 679/2016, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali. 

2. Identità e i dati di contatto del titolare del trattamento

Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della Regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.

Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo n. 9, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp.

L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051-527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it.

3. Il Responsabile della protezione dei dati personali

Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è contattabile all’indirizzo mail dpo@regione.emilia-romagna.it o presso la sede della Regione Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro n. 30.

4. Responsabili del trattamento

L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati.

Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a "Responsabili del trattamento". Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale. 

5. Soggetti autorizzati al trattamento

I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei suoi dati personali.

6. Finalità e base giuridica del trattamento

Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento di funzioni istituzionali e, pertanto, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e) non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per l’assegnazione dei contributi per interventi significativi per il recupero, la qualificazione, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio pubblico storico e culturale, materiale e immateriale esistente realizzati da enti locali fino a 20.000 abitanti e loro forme associative anche di natura giuridica privatistica su beni di loro proprietà o beni che hanno in gestione per almeno 10 anni dalla presentazione della domanda ed enti ecclesiastici proprietari di beni tutelati di interesse culturale a cui è garantita la pubblica fruibilità ai sensi degli artt. 1 comma 2, 2 e 3 della LR 40/1998..

7. Destinatari dei dati personali

I suoi dati personali sono oggetto di diffusione ai sensi della “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020.

8. Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE

I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.

9. Periodo di conservazione

I suoi dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all'incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l'eventuale conservazione, a norma di legge, dell'atto o del documento che li contiene.

10. I suoi diritti

Nella sua qualità di interessato, Lei ha diritto:

  • di accesso ai dati personali;
  • di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;
  • di opporsi al trattamento;
  • di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali

11. Conferimento dei dati

Il conferimento dei Suoi dati è facoltativo, ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento comporterà la non assegnazione di contributi.

15. Pubblicazione dei dati ai sensi del D. Lgs. n. 33/2013

Gli elementi distintivi dei soggetti beneficiari e dei progetti sono soggetti alla pubblicazione prevista dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, e ss.mm.ii. nonché sulla base degli indirizzi interpretativi ed adempimenti contenuti nella deliberazione della Giunta regionale n. 93/2018. 

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