n.67 del 16.03.2022 periodico - Parte Seconda

L.R. 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto per ""Realizzazione di nuovo impianto di recupero plastiche rigide", localizzato nel comune di modena (MO),e proposta da Aliplast S.p.A.

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 3 della L.R. 43/01 e della Delibera 2416/2008 e s.m.i., che stabilisce che le funzioni relative ad una struttura temporaneamente priva di titolare competono al dirigente sovraordinato, dal 1 novembre 2021 Direttore generale della Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente, Paolo Ferrecchi

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Realizzazione di nuovo impianto di recupero plastiche rigide”, localizzato nel comune di Modena (MO), proposto da Aliplast S.p.A., per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:

1. per la fase di cantiere, si dovrà prevedere un sistema di raccolta e decantazione delle acque meteoriche prima dello scarico, da approvare nella successiva fase autorizzativa;

2. poiché il comune di Modena è stato classificato come area di superamento dei valori limite per i PM10 e NOx e considerato che il nuovo impianto potrà produrre, nell’approccio di massima cautela, un incremento percentuale fino al 3% di PM10 rispetto alle emissioni complessive del comune di Modena (INEMAR 2017), in fase autorizzativa si dovranno proporre degli interventi di compensazione e/o di mitigazione delle emissioni di PM10 (ad esempio abbassamento dei flussi di massa di polveri ai camini, tenendo presente che l’impatto è stato valutato considerando quello che si dichiara il valore limite medio annuale, pari a 5 mg/Nm3, e non quello previsto sul singolo campionamento, meno cautelativo e pari a 10 mg/Nm3);

3. verificare, in merito alle emissioni odorigene, in fase di progettazione definitiva, le condizioni e le stime valutate nel presente procedimento; presentare, inoltre, nella successiva fase autorizzativa, eventuali interventi di riduzione delle emissioni odorigene ed un piano di monitoraggio di tali emissioni;

4. la scelta di usare acqua dall’effluente del depuratore biologico nel ciclo produttivo, pur se sottoposta a ulteriore trattamento, sarà esaminata in fase autorizzativa, al fine di escludere qualsiasi pericolo di esposizione dei lavoratori, e dovrà essere presentata un’apposita relazione di approfondimento;

5. considerato il carattere idroesigente dell’impianto, valutare, in fase di progettazione definitiva, l’opportunità e fattibilità di riutilizzo nel processo produttivo delle acque meteoriche di dilavamento delle coperture e quelle di seconda pioggia e darne riscontro;

6. esaminare le criticità evidenziate nella valutazione previsionale di impatto acustico e rivalutare, in sede di progettazione definitiva, le stime effettuate, prevedendo eventuali ulteriori elementi di mitigazione acustica;

7. dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale, entro 30 giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;

b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti condizioni ambientali dovrà essere effettuata da ARPAE;

c) il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;

d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;

e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

f) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Aliplast S.p.A., al Comune di Modena, alla Provincia di Modena, all'AUSL di Modena, all'ARPAE di Modena;

g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale sul BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;

i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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