n.149 del 30.05.2018 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 6465 – Risoluzione per impegnare la Giunta nei confronti del Governo nazionale affinché si attivi per trasferire risorse adeguate a valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro, anche con la stipulazione di un nuovo contratto di lavoro. A firma del Consigliere: Bertani

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

l'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, denominata "Ispettorato nazionale del lavoro" ai sensi dell'articolo 1 del regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 26 maggio 2016, n. 109 (Regolamento recante approvazione dello Statuto dell'Ispettorato nazionale del lavoro), è stata istituita dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149 (Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183).

Premesso che

ai sensi del d.p.r. 109/2016, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia organizzativa e contabile, è sottoposto alla vigilanza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al controllo della Corte dei conti.

Considerato che

l'intervento normativo contenuto nella più complessiva riforma in materia di lavoro, meglio nota come Jobs Act, istituendo il nuovo Ispettorato nazionale per il lavoro ha inteso accorpare in un unico ente direzioni territoriali e attività relative alle politiche sociali dell'INPS e dell'INAlL, con l'idea di razionalizzare le risorse e i controlli ispettivi e con l'obiettivo finale di evitare sprechi economici.

Preso atto che

ciò nonostante, secondo quanto denunciato anche dalle rappresentanze sindacali, l’ente ad oggi, è una scatola vuota, senza risorse e senza senso". Secondo i lavoratori, infatti, l ' Ispettorato nazionale del lavoro verserebbe in condizioni operative e organizzative critiche: scarse risorse ministeriali in termini di strumentazione informatica e banche dati, mancanza di una idonea copertura assicurativa per i rischi oggettivi connessi alla funzione ispettiva, necessità di ampliare il personale e di garantire una formazione adeguata e un generale miglioramento delle condizioni professionali ed economiche.

Preso atto che

ad oggi, l'Ispettorato nazionale del lavoro conserva una concorrente competenza in materia di sicurezza sul lavoro solo per il settore edile, mentre i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali hanno una generale competenza in materia;

l’lspettorato risulta nell'estrema difficoltà di considerare possibile una valutazione dei profili di sicurezza sul lavoro disgiunta dalla verifica dei profili di legittimità dei contratti e dei rapporti di lavoro.

Evidenziato che

le organizzazioni dei lavoratori lamentano che l'unificazione dei servizi ispettivi INPS, INAIL ed ex direzioni del lavoro sarebbe avvenuta solo sulla carta perché, attualmente, tutti i funzionari ispettivi hanno il medesimo tesserino, posseggono formalmente le stesse competenze ma vengono ubicati nei precedenti uffici, conservando il precedente trattamento economico e normativo.

Considerato che

la conseguenza è che attualmente la condizione è addirittura peggiorata perché sono aumentate le competenze ma non si è parificata la condizione economica e normativa dei funzionari ispettivi dei tre enti. Sempre secondo i lavoratori non sarebbe stata fornita alcuna dotazione informatica idonea ed adatta alle competenze acquisite;

a mero titolo esemplificativo, si segnala che l'indennità di missione riconosciuta al personale ispettivo quando svolge attività in servizio esterno è pari a 0,86 euro all'ora, riconosciuta dopo quattro ore di lavoro. Un'indennità che dovrebbe compensare il disagio di un'attività svolta in condizioni atmosferiche non sempre ottimali, in luoghi disagiati ed in orari non consoni, oltre che in condizioni sociali spesso avverse se non addirittura pericolose;

in un simile contesto si rischia un inesorabile affossamento dell'attività ispettiva, in un territorio che richiederebbe invece un particolare sforzo per contrastare una sempre più diffusa illegalità economica, presente in diverse aree della regione.

Ritenuto che

la funzione sociale di assicurare o ripristinare condizioni di legalità e di non sfruttamento nel mondo del lavoro deve essere considerata funzione primaria e fondante di uno Stato moderno.

Ricordato che

praticamente tutti gli ispettori del lavoro della regione hanno manifestato nei mesi scorsi in più sedi per protestare contro le loro condizioni di lavoro, evidenziando la mancanza di risorse e riconoscimenti, paventando anche il rischio di non poter più garantire la partecipazione all'attività interforze.

Sottolineato che

nonostante e malgrado le condizioni richiamate, l’attività dell’ispettorato nazionale del lavoro, solo grazie all’impegno profuso, solo grazie all'impegno profuso dagli stessi lavoratori appare ancora performante;

il permanere della situazione descritta ha portato a che le organizzazioni sindacali di settore ed i lavoratori abbiano indicato che le forme di protesta da attuare comportino azoni quali il ritiro delle apparecchiature informatiche di proprietà del personale, impiegate in sostituzione di quelle dell'Amministrazione non più funzionanti e non sostituite malgrado le richieste, oppure la revoca della disponibilità all'uso dei veicoli privati, operando quindi solo con il ricorso ai mezzi pubblici previo anticipo da parte dell'Amministrazione delle spese necessarie, il rifiuto allo svolgimento di straordinario o di servizi in orari diversi da quelli previsti dal contratto, con accertamenti ispettivi svolti solo sulla base delle banche dati ad oggi a disposizione dell'INL.

Ricordati

gli sforzi che vengono attuati in Emilia-Romagna per realizzare azioni coordinate e congiunte fra le diverse realtà con funzioni di vigilanza e controllo in materia di lavoro.

Ricordato che

tuttavia la nostra regione presenta dati particolarmente preoccupanti rispetto alla sicurezza sul lavoro, in particolare per quanto attiene agli episodi più gravi (come i 136 decessi nel 2016, il numero più alto sul piano nazionale), al cui verificarsi concorrono più elementi che chiamano in causa direttamente anche l'attività dell'Ispettorato nazionale del Lavoro ed il suo ruolo di controllo sulla complessiva regolarità del lavoro.

Dato atto

della fondamentale importanza dell'attività svolta dall'INL la cui azione è particolarmente importante nella nostra regione, rispetto ad alcuni temi di grande significato nell'economia e nel tessuto economico emiliano-romagnoli; vanno in questa direzione le azioni condotte per il contrasto del caporalato in agricoltura, oppure contro le esternalizzazioni fittizie, nonché le verifiche sulle cooperative di lavoro;

dell’esigenza di affrontare le diverse questioni presenti e fra queste anche quelle indicate dalle organizzazioni sindacali fra le quali la necessità della corresponsione delle indennità maturate, la stipula di un nuovo contratto collettivo per il personale dell’INAIL, il riconoscimento della professionalità a parità di funzioni con i dipendenti di altri enti o istituti, una nuova e adeguata dotazione strumentale accessibile a tutto il personale, un idoneo sistema formativo del personale ispettivo, l’istituzione del fondo per le spese di lite liquidate a favore dell’amministrazione e una immediata attivazione delle procedure idonee a garantire la sicurezza e la tutela del personale, comprese le coperture assicurative.

Valutato

che la denuncia dell'associazione degli ispettori parla di un forte rallentamento dell'attività nel periodo successivo alla riforma, con un drastico calo dei proventi da premi e contributi evasi, passati da 1,5 miliardi nel 2014 a 1,3 miliardi nel 2015, 1,1 miliardi nel 2016, e nel 2017 è stato di 900 milioni; nello stesso periodo le ispezioni sarebbero calate da 221mila a 160mila.

Impegna la Giunta regionale

ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, affinché gli organi competenti individuino e trasferiscano risorse adeguate per valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell'ispettorato nazionale del lavoro, così come dei vari ispettorati territoriali.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 9 maggio 2018

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