n.211 del 28.07.2023 (Parte Prima)
Oggetto n. 7198 - Ordine del giorno n. 5 collegato all'oggetto 6990 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025". A firma dei Consiglieri: Mori, Soncini, Amico, Piccinini, Zappaterra, Zamboni, Rossi, Costa, Costi, Dalfiume, Bondavalli, Sabattini, Rontini, Montalti, Marchetti Francesca, Gerace, Pillati, Daffadà, Bulbi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’endometriosi è tra le più diffuse patologie femminili, che, a seconda della gravità, può portare a condizioni invalidanti e a ripercussioni gravi sulla salute riproduttiva e sulla qualità di vita;
colpisce il 10% delle donne in età fertile, 3 milioni circa solo in Italia, tendenzialmente in età compresa tra i 25 e i 35 anni, ma anche in età più giovane;
gli studi evidenziano una tendenza all'aumento di questa e altre patologie che colpiscono le donne, come vulvodinia e fibriomialgia, accomunate non solo dal dolore ma da una perdurante difficoltà diagnostica e da stereotipi o stigmi culturali che derivano dalla scarsa conoscenza e riconoscimento da parte delle stesse donne;
risulta da recenti indagini che il 58% ritiene che la sintomatologia dolorosa sia del tutto normale, mentre il 38% dichiara di non essersi sentita presa seriamente in considerazione dal proprio medico.
Evidenziato che
le donne affette da endometriosi soffrono forme di dismenorrea particolarmente acute e invalidanti, tanto che proprio il dolore mestruale è indicato tra i sintomi della patologia, meritevole dunque di una valutazione medica in chiave preventiva atta a cure efficaci e a scongiurare la malattia o le sue forme più gravi;
negli studi e nelle pratiche ginecologiche risulta scientificamente dimostrata una riduzione dello stato infiammatorio tipico dell’endometriosi indotta dai progestinici sia in vitro che in vivo, risultando altresì efficaci a trattare o a prevenire stadi degenerativi gravi della malattia diversi progestinici orali (anticoncezionali) abbinati ad altri trattamenti ormonali.
Considerato che
è stata approvata all’unanimità lo scorso gennaio la Risoluzione 6166, dando seguito alla petizione popolare "per la salute di tutte le donne superiamo l'endometriosi" e all'audizione in Commissione parità e diritti delle persone nonché in Commissione politiche per la salute, di associazioni e attiviste per la promozione di sensibilizzazione e sostegno in particolare alle donne affette da endometriosi, oggetto della petizione;
rappresentando le esigenze più pressanti espresse, l’atto di indirizzo ha impegnato la Giunta a sostenere campagne di sensibilizzazione ad evidenza pubblica “Non è normale che faccia così male”, che sono state coprogettate e realizzate in collaborazione con le promotrici della petizione popolare, a monitorare e implementare i PTDA esistenti, al fine di garantire un'assistenza appropriata e tempestiva che permetta di minimizzare l'incidenza e le complicanze della malattia e a valutare la possibilità di introdurre in sede di Assestamento l'esenzione per le terapie ormonali per gli stadi già riconosciuti dai LEA, facendosi promotori a livello nazionale affinchè tutti gli stadi della patologia rientrino nei LEA.
Rilevato che
ad aprile 2023 il Comitato Prezzi e Rimborsi (CPR) di AIFA si è espresso favorevolmente in merito alla richiesta della Commissione tecnica di AIFA di gratuità della pillola anticoncezionale orale a favore di tutte le donne, una misura molto attesa di uguaglianza ed equità di genere in materia di salute che può senz’altro rappresentare anche una risposta concreta alle pazienti affette da endometriosi, e in particolare per quelle affette da endometriosi in trattamento con le combinazioni estroprogestiniche orali;
interpellato con una question time del Partito Democratico alla Camera, lo scorso 18 luglio, in merito allo sblocco delle risorse necessarie a rendere finalmente operativa la gratuità della contraccezione ormonale, il Ministro Schillaci ha rinviato ad ulteriori valutazioni del tavolo tecnico Aifa-Conferenza delle Regioni e delle province autonome, istituito presso Aifa, scaricando di fatto su difformità e complessità tecniche la responsabilità politica del mancato stanziamento, nonostante sulla spesa farmaceutica convenzionata, nel 2022, ci siano state risorse non spese a cui si può attingere, pari a 727 milioni.
Evidenziato che
I costi dei farmaci ormonali, pur essenziali per curare e/o prevenire l’endometriosi, continuano a gravare sulle pazienti, aggiungendosi ai necessari esami di controllo e specialistici, che diventano maggiori costi per diagnosi tardive e trattamenti non appropriati che gravano comunque sulla spesa sanitaria pubblica e consumano risorse ingenti che potrebbero essere reinvestite in strategie di prevenzione e salute;
in Regione Emilia-Romagna è gratuita dal 2018 la contraccezione per le giovani sotto i 26 anni, che possono riceverla dietro prescrizione del medico o dell’ostetrica del Consultorio familiare, Spazio giovani o Spazio giovani adulti, nonché, per periodi limitati nel tempo, per donne di età compresa tra i 26 e i 45 anni con esenzione di disoccupazione o lavoratrici colpite da crisi aziendali;
la promozione della salute e del benessere delle donne, il definitivo superamento di stereotipi discriminanti nell’accesso alla cura e alle conseguenti tutele sociali, rappresentano un fondamentale tassello delle politiche pubbliche volte ad attuare l’art. 3 e l’art. 32 della Costituzione, nonché gli altri principi costituzionali tesi all’eguaglianza tra le persone che devono essere pienamente assunti dal Governo con misure adeguate e non lasciate attuare a macchia di leopardo dalle Regioni creando cittadine di serie A e cittadine di serie B;
Tutto ciò premesso e considerato,
impegna la Giunta regionale
a farsi promotrice a livello nazionale e in particolare in sede di Conferenza delle Regioni ove coordina il tavolo Salute, nonché in sede tecnica congiunta con AIFA, affinché le spese anche farmacologiche inerenti tutti gli stadi della patologia rientrino nei LEA;
a sostenere in tali sedi lo sblocco delle risorse nazionali necessarie a rendere operativa la gratuità della contraccezione ormonale per tutte le donne, così come stabilito sin da aprile dal Comitato Prezzi e Rimborsi (CPR) e Comitato tecnico di AIFA;
nell’ambito di una leale collaborazione tra livelli istituzionali, esplorare la possibilità di integrare risorse proprie per rafforzare gli strumenti di prevenzione e cura.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 25 luglio 2023