n.92 del 06.06.2012 periodico (Parte Seconda)

Procedura di verifica (screening) relativa all'impianto di recupero di rifiuti non pericolosi di proprietà della Ditta Coop Costruzioni s.c. sito in località Osteriola in Via Fondovalle Savena, nel comune di Pianoro (BO), presentata dalla Ditta Coop Costruzioni s.c. (Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come integrata dal DLgs 152/06 e s.m.i.)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

1) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, come integrata dal DLgs 3 aprile 2006, n. 152, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto di modifica all’autorizzazione ed esercizio “dell’impianto di recupero di rifiuti non pericolosi di proprietà della Ditta Coop Costruzioni s.c., sito in Via Fondovalle Savena - località Osteriola, nel comune di Pianoro (BO)”, ad opera dalla ditta Coop Costruzioni s.c.” da ulteriore procedura di VIA a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

a. l'attività dovrà essere realizzata e svolta come descritto negli elaborati progettuali;

b. per minimizzare gli impatti sull’ambiente, devono essere messi in atto tutti gli interventi e azioni di mitigazione previste nel progetto;

c. devono essere predisposti tutti i presidi tecnici e gestionali atti a minimizzare l’impatto acustico e prevenire o ridurre la formazione di polveri lungo le piste di accesso e durante le fasi di macinazione e frantumazione dei rifiuti, tra cui anche il lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dal centro e la bagnatura dei cumuli di inerti;

d. nel caso di sversamenti accidentali sul suolo (gasolio, olio ecc.), dovranno essere tempestivamente adottate misure di contenimento e rimozione degli inquinanti in modo da scongiurare eventuali contaminazioni del suolo e della falda;

e. i rifiuti derivanti dalle operazioni di triturazione, cernita e vagliatura dovranno essere stoccati in deposito temporaneo in appositi cassoni/cassonetti in attesa di essere smaltiti presso impianti autorizzati; si dovranno mantenere presso l’impianto a disposizione degli organi di controllo gli eventuali formulari di trasporto degli stessi;

f. alla cessazione dell'attività il proponente dovrà procedere alla caratterizzazione del sito al fine di verificare la necessità di un'eventuale bonifica; in ogni caso il proponente dovrà procedere al ripristino dei luoghi in accordo con la destinazione urbanistica dell'area;

2) che resta fermo l’obbligo di acquisire tutte le eventuali autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento alle disposizioni di cui all’art. 216 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152 e ai criteri indicati dalla DGR 286/05 e dalla DGR 1860/06 in merito alla gestione delle acque meteoriche di dilavamento;

3) di trasmettere la presente delibera alla Ditta Coop Costruzioni s.c., alla Provincia di Bologna, al Comune di Pianoro, all’ARPA sezione provinciale di Bologna, all’AUSL di Bologna Distretto di San Lazzaro di Savena;

4) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;

5) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., il presente provvedimento di assoggettabilità.

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