n.378 del 19.12.2016 (Parte Prima)
Oggetto n. 3716 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 3023 Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito". A firma dei Consiglieri: Caliandro, Taruffi, Bagnari, Serri, Campedelli, Prodi, Rossi Nadia, Mumolo, Sabattini, Mori, Torri, Marchetti Francesca, Zoffoli, Calvano, Poli, Lori, Bessi, Ravaioli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
con il progetto di legge in questione la Regione Emilia-Romagna intende istituire il reddito di solidarietà (RES), che consiste in un sostegno economico, erogato nell'ambito di un progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo, finalizzato a superare le difficoltà economiche del richiedente e del suo nucleo familiare: le misure stanziate sono pari a 35 milioni di euro all’anno.
Tale strumento regionale si affiancherà e si integrerà con il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA), una misura attiva di contrasto alla povertà istituita a livello nazionale: lo stanziamento per il 2016 per la Regione Emilia-Romagna è stato pari a 37 milioni di euro.
I requisiti di base per accedere al RES regionale sono gli stessi del SIA nazionale, con particolare riguardo al limite di reddito Isee dei nuclei richiedenti che non deve essere superiore ai 3000 euro.
La differenza fondamentale consiste nel fatto che il SIA richiede la presenza all'interno del nucleo familiare di un minore, o di un figlio disabile, o di una donna in stato di gravidanza, e subordina l’erogazione al raggiungimento di un determinato punteggio, mentre il RES assume un carattere universalistico, facendo riferimento indifferentemente a qualsiasi tipo di nucleo familiare, anche unipersonale, indipendentemente dai carichi familiari e personali.
È comunque auspicabile ed imprescindibile una fortissima sinergia tra SIA e RES, con l’allineamento di strumenti nazionali e regionali per la valutazione delle fragilità; l’individuazione di procedure di accesso, erogazione e decadenza il più possibile unitarie; l’effettuazione di valutazioni generali sui beneficiari, con il calcolo delle risorse da diverse fonti e la valutazione dell’impatto dell’insieme delle misure e degli effetti sugli altri fondi.
Rilevato che
anche l’obiettivo dell’Alleanza contro la Povertà è quello di arrivare ad una misura unica nazionale dedicata a sostenere i cittadini più fragili, che dovrebbe trovare il proprio compimento nel Reddito di inclusione (REIS) a partire dal 2017, che segnerà una tappa importante nel percorso di graduale definizione di livelli essenziali per il contrasto alla povertà.
Sottolineato che
con l’introduzione del RES, pur consapevoli della molteplicità di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, si è necessariamente scelto di aiutare i più poveri tra i poveri, compatibilmente con le risorse a ciò destinate.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta regionale
a verificare, sulla base del primo rapporto presentato sulla attuazione della legge, la possibilità che la misura di sostegno in questione possa coprire ambiti più rilevanti di povertà, anche in relazione ad eventuali modifiche delle soglie reddituali di accesso.
Ad attivarsi presso il Governo affinché renda possibile, per le singole Regioni, utilizzare le risorse stanziate ma non spese per il SIA, prevedendo che possano essere destinate ad azioni di sostegno all’occupazione giovanile.
In questi ambiti, a rendere possibili forme di collaborazione con Istituti di ricerca ed Università, al fine di permettere analisi il più possibile precise e qualificate sulla attuazione degli interventi previsti dalla legge stessa.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 14 dicembre 2016.