n.73 del 12.03.2014 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 5150 – Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Sconciaforni, Pariani, Barbati, Naldi, Montanari, Mazzotti, Filippi, Cavalli, Luciano Vecchi, Manfredini, Piva, Ferrari e Pagani per esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi, operai delle Officine Grandi Riparazioni, morti per mesotelioma pleurico a causa dell’esposizione ad amianto e a richiedere che il Piano dell’amianto, emanato dal Governo, trovi operatività
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la recente scomparsa di Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi, operai delle Officine Grandi Riparazioni che si vanno ad aggiungere agli oltre 200 colleghi morti per mesotelioma pleurico, dimostra come il problema delle conseguenze da esposizione ad amianto sia tutt’altro che superato;
infatti, pur essendo bandito in Italia dal 1992, non solo la bonifica del territorio è ancora lungi dall’essere completata, ma la stessa patologia è caratterizzata da un lento manifestarsi, tanto che gli esperti ritengono che il picco dei casi si avrà fra alcuni anni.
Evidenziato che
il Piano nazionale dell’Amianto emanato nel marzo dello scorso anno, con lo scopo di definire le linee di intervento per un’azione coordinata delle amministrazioni pubbliche al fine di realizzare sul territorio italiano la tutela della salute, dell’ambiente e della prevenzione, ad oggi non è ancora operativo;
in Italia il Ministero dell’Ambiente ha censito 34 mila siti contaminati e 380 aree a maggior rischio, mentre in Emilia-Romagna dei 1200 edifici pubblici e privati aperti al pubblico censiti nella mappatura della presenza di amianto in Regione ne restano da bonificare meno di 500.
Sottolineato che
le morti per esposizione da amianto non sono solo un dramma che colpisce oltre 3000 famiglie all’anno in Italia, ma sono anche un costo sociale e sanitario enorme a cui è chiamata a contribuire l’intera collettività.
Nell’esprimere la propria vicinanza alle famiglie di Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi,
invita la Giunta
a proseguire nell’opera di bonifica del territorio regionale;
a farsi portavoce presso il Governo della necessità che, al di là dei risvolti giudiziari, i datori di lavoro - e nel caso specifico FS - che abbiano esposto i propri dipendenti all’amianto, siano chiamati a contribuire al risarcimento del danno;
a verificare l’opportunità di istituire un “Registro Unico degli esposti” ed a valutare la possibilità di unificare tutte le banche dati che registrino la presenza dei lavoratori nei luoghi contaminati, eventualmente procedendo anche alla istituzione di un unico “protocollo per la sorveglianza sanitaria” che superi l’attuale frammentazione;
a richiedere con forza in ambito nazionale che il Piano dell’amianto emanato dal Governo nel marzo scorso trovi effettiva operatività;
a costituirsi parte civile in tutti i processi intentati da lavoratori o comunità esposte all'amianto lavorato in siti della regione.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana dell'11 febbraio 2014