n.374 del 28.10.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 1480 - Risoluzione circa il rimborso degli abbonamenti al trasporto pubblico inutilizzati a causa del “lockdown”. A firma della Consigliera: Castaldini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Visto che

con Delibera della Giunta regionale n. 893 del 20 luglio 2020 la Giunta ha approvato gli indirizzi per le aziende di trasporto pubblico in attuazione dell’art. 215 del D.L. Rilancio e s.m.i.

Rilevato che

sono stati previsti i rimborsi agli abbonati e utenti del servizio ferroviario regionale e del trasporto pubblico locale (bus urbani ed extraurbani) per il mancato utilizzo dei titoli di viaggio durante il periodo del lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus.

Hanno diritto al risarcimento gli studenti e i lavoratori-pendolari titolari di abbonamento mensile e annuale, rispettivamente per il periodo 23 febbraio-3 giugno 2020 e 8 marzo-17 maggio 2020.

Constatato che

la richiesta va presentata entro il 30 novembre prossimo all’Azienda di trasporto pubblico che ha emesso l’abbonamento.

Il rimborso sarà effettuato mediante l’emissione di un voucher rilasciato al massimo entro 30 giorni dalla richiesta, come disposto dal Decreto Rilancio.

L’entità sarà calcolata in rapporto ai giorni di mancato utilizzo dell’abbonamento, sia mensile che annuale.

In alternativa, possono richiedere il rimborso in contanti, secondo modalità definite da ciascuna azienda di Tpl, gli studenti under 14 già titolari di abbonamento annuale che a partire dal prossimo mese di settembre non lo pagheranno più per la decisione presa dalla Giunta regionale di renderlo per loro gratuito.

Evidenziato che

i voucher rilasciati dalle aziende di trasporto saranno validi fino ad un anno dall’emissione, sono spendibili in un’unica soluzione, non si possono cedere e vanno utilizzati preferibilmente come sconto sull’emissione di un nuovo abbonamento o per l’acquisto di singoli biglietti o carnet di biglietti.

I neodiplomati se scelgono un determinato percorso universitario o il lavoro non posso utilizzare il voucher e, ovviamente, cederlo a terzi.

Rilevato che

questa stortura non consente alle famiglie dei neodiplomati di avere il ristorno promesso per il mancato servizio e quindi non possono essere utilizzati questi voucher, che spesso raggiungono cifre significative, anche oltre i 100 euro.

Impegna la Giunta

a sollecitare il Governo affinché introduca la possibilità che il voucher sia utilizzabile da qualsiasi componente del nucleo familiare del titolare dell’abbonamento non usufruito o, qualora nessuno ne possa usufruire e limitatamente al caso in oggetto, la conversione in denaro.

A semplificare le procedure per ottenere l’estensione dell’abbonamento o il voucher e migliorare la relativa comunicazione.

Approvata all’unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 7 ottobre 2020

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