n.190 del 14.07.2023 (Parte Seconda)

Variazione di bilancio per assegnazioni statali in materia di politiche sociali, agricoltura e ambiente

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;

Considerato in particolare l’articolo 51, il quale stabilisce:

- al comma 2, che “Nel corso dell'esercizio la giunta, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del bilancio di previsione riguardanti:

a) l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore.”;

- al comma 3, che “L'ordinamento contabile regionale disciplina le modalità con cui la giunta regionale o il Segretario generale, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del bilancio gestionale che non sono di competenza dei dirigenti e del responsabile finanziario.”;

Viste:

- la L.R. 27 dicembre 2022, n. 24 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023-2025 (Legge di Stabilità regionale 2023)”;

- la L.R. 27 dicembre 2022, n. 25 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025”;

- la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna” per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 2357 del 27 dicembre 2022 “Approvazione del Documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025”;

Richiamata la propria deliberazione n. 104 del 1 febbraio 2016 avente ad oggetto “Disposizioni transitorie per la gestione delle variazioni al Bilancio di Previsione”, ed in particolare il punto B) lettera a) dell’allegato parte integrante al medesimo provvedimento, che attribuisce alla Giunta la competenza per le variazioni al documento tecnico di accompagnamento, al bilancio di previsione e al bilancio gestionale per l'iscrizione delle entrate derivati da assegnazioni vincolate nonché delle relative spese;

Preso atto delle assegnazioni a destinazione vincolata di seguito elencate:

Assegnazione dello Stato sul Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale

Visti:

- il comma 386 dell’art. 1 della 28 dicembre 2015, n. 208, che istituisce il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale;

- il Decreto Legislativo 15 settembre 2017, n. 147 e in particolare l’art. 7 comma 9 che riserva una quota del Fondo povertà per interventi e servizi a favore di persone in condizione di povertà estrema e senza fissa dimora, nonché l’art. 21 che istituisce la Rete della protezione e dell’inclusione sociale e prevede l’elaborazione di un Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, di durata triennale, quale strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse del Fondo;

- il comma 250 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che riserva una quota del Fondo povertà per interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia d’origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria- Care Leavers;

- la legge 8 novembre 2000, n. 328, recante “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

- il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 30 dicembre 2021, registrato dalla Corte dei Conti in data 24 gennaio 2022, al n. 169 che quantifica, all’art. 3 comma 2 le risorse complessive del Fondo Povertà per gli anni 2021-2023, in 619 milioni di euro per il 2021, 552,09 milioni di euro per il 2022 e 439 milioni di euro per il 2023 e sempre al comma 2 del medesimo articolo, stabilisce le finalità cui tali risorse sono destinate per il triennio e in particolare quantifica per ogni anno:

  • in 20 milioni di euro le risorse destinate alla lettera b) “Somme riservate al finanziamento di interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora (di cui all’art. 7, comma 9, del D.lgs n. 147 del 2017)”;
  • in 5 milioni di euro le risorse destinate alla lettera c) “Somme riservate al finanziamento di interventi, in via sperimentale, in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, volti a prevenire condizioni di povertà e permettere di completare il percorso di crescita verso l’autonomia, di cui all’art. 1, comma 250, della legge n. 205 del 2017”;

- la propria deliberazione n. 1253 del 25 luglio 2022 ad oggetto “PIANO REGIONALE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTA'2022-2024 AI SENSI DEL D.LGS. N. 147/2017. PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA” con cui la Giunta regionale ha approvato il piano regionale povertà per il triennio 2022 – 2024 (attuativo dell’analogo piano nazionale 2021 – 2023);

Dato atto che con il Bilancio di Previsione 2023-2025 era stato previsto uno stanziamento di euro 400.000,00 sull’esercizio 2023 riferito alla annualità 2022 per interventi in fare dei Care Leavers, come risultante dall’ultimo riparto disponibile;

Preso atto che sulla apposita piattaforma informatica del MLPS risultano validati i riparti agli ambiti territoriali della Regione Emilia-Romagna e si è riscontrato che la quota assegnata alla Regione per l’annualità 2022, riferita ai Care Leavers, è stata incrementata di euro 16.666,67;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore al Welfare, Politiche giovanili, Montagna e aree interne, Prot. n. 15.06.2023.0580861.I;

Assegnazione dello Stato per interventi nel campo del miglioramento genetico del bestiame, con particolare riferimento alla tenuta dei libri genealogici ed ai controlli funzionali

Visti:

- il D. Lgs. 4 giugno 1997, n. 143 che ha trasferito alle Regioni funzioni e compiti (precedentemente svolti dal soppresso Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali) in materia di agricoltura e allevamento, tra cui quelle relative ai controlli funzionali del bestiame, ovvero il rilevamento delle singole perfomance produttive degli animali;

- il D. Lgs. 11 maggio 2018, n. 52 “Disciplina della riproduzione animale in attuazione dell'articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154” e in particolare l’art. 4 comma 1, per cui “Le attività inerenti la raccolta dei dati in allevamento, finalizzate alla realizzazione del programma genetico, sono svolte dagli Enti selezionatori o, su delega degli stessi, possono essere svolte da soggetti terzi al fine di favorire la specializzazione delle attività e la terzietà rispetto ai dati e alla loro validazione.”;

- l’articolo 3 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito con modificazioni dalla legge il 16 dicembre 2022, n. 204 recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri” ai sensi del quale il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali assume la denominazione di Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”, in particolare il comma 3 che dispone che le denominazioni “Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste” e “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste” sostituiscono, a ogni effetto e ovunque presenti, le denominazioni “Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali” e “Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”;

- il D.M. n. 483253 del 16/5/2023 con il quale è stato adottato e reso operativo il "Programma delle attività di raccolta dati in allevamento finalizzati alla realizzazione dei programmi genetici, per l’anno 2023”;

- i Decreti Direttoriali del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 0258809 del 18/5/2023, registrato dall’Ufficio Centrale del Bilancio il 14/6/2023 al n. 848 e n. 0258829 del 18/5/2023, registrato dall’Ufficio Centrale del Bilancio il 15/6/2023 al n. 857, che dispongono, per i controlli funzionali svolti dalle associazioni degli allevatori, il riparto tra le regioni e l’impegno a loro favore delle risorse allocate sui capitoli 7637 e 7638 dello stato di previsione di detto Ministero per l’anno 2023, impegnando a favore di questa Regione un totale di euro 2.852.106,38;

Vista altresì, la richiesta di variazione di bilancio dell’Assessore ad Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca Prot. n. 16.06.2023.0587259.I;

Assegnazioni dello Stato per interventi in sostegno delle imprese agricole colpite da eccezionali avversità atmosferiche

Visti:

- il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 concernente il Fondo di solidarietà nazionale per gli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole colpite da calamità naturali e da avversità atmosferiche di carattere eccezionale;

- il Decreto legislativo 18 aprile 2008, n. 82 di adeguamento della normativa del Fondo di solidarietà nazionale agli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale (2006/C 319/01) e al regolamento (CE) 1857/2006, della Commissione, del 15 dicembre 2006;

- l’articolo 13 del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115 convertito con modificazioni dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, che consente alle imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di maggio 2022 e che, al verificarsi dell’evento, non beneficiavano della copertura recata da polizze assicurative a fronte del rischio siccità, di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102

- l’articolo 12 “Sostegno alle imprese agricole danneggiate dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 e disposizioni per la ripartizione tra le regioni e le province autonome delle somme per il ristoro dei danni subiti dalle imprese agricole colpite dalla siccità verificatasi nel corso dell’anno 2022” del decreto-legge 1 giugno 2023, n. 61, ed in particolare:

- il comma 5 con il quale si dispone la rimodulazione a 100 milioni di euro delle risorse destinate alla finalità di cui all’articolo 13 del decreto-legge n. 115 del 2022;

- il comma 6, ai sensi del quale, in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 102 del 2004, la ripartizione delle somme disponibili tra le regioni e province autonome di Trento e di Bolzano deve essere effettuata, entro il termine di dieci giorni dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto-legge, con decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, senza l’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

- il comma 7, ai sensi del quale la ripartizione delle somme disponibili è effettuata secondo i seguenti criteri: a) il 40 per cento della dotazione, sulla base del fabbisogno comunicato dalle regioni relativo alle domande istruite; b) il restante 60 per cento, tra le regioni per le quali nel corso del 2022 è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico, sulla base del fabbisogno relativo alle domande istruite e da queste comunicato;

- il Decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste n. 293519 del 7 giugno 2023 “Prelevamento dal fondo di solidarietà nazionale e riparto tra le regioni e la provincia autonoma di Trento assegnazione di € 100.000.000 per gli interventi compensativi dei danni causati dalla siccità 2022” che ripartisce in favore della Regione Emilia-Romagna l’importo di euro 17.269.064,82 per i danni causati dalla siccità nell’anno 2022;

Vista altresì la richiesta di variazione di bilancio dell'Assessore ad Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca, Prot. n. 20.06.2023.0595699.I;

Riproposizione di risorse vincolate

Preso atto che quote di entrate derivanti da assegnazioni a destinazione vincolata, iscritte nel bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2022, non sono state accertate al termine dell’esercizio medesimo, né sono state impegnate le correlate spese, per i medesimi importi;

Ritenuto, previa verifica del permanere della validità delle assegnazioni, di procedere alla riproposizione degli stanziamenti di entrate a destinazione vincolata non accertate nel 2022 e dei correlati stanziamenti di spesa non impegnati, al netto delle variazioni già disposte con propria deliberazione n. 515 del 3 aprile 2023 in relazione alla contestuale reimputazione di entrate e spese in sede di riaccertamento ordinario dei residui;

Vista la richiesta Prot. n. 07.06.2023.0554408.I della Vicepresidente e Assessore alla Transizione ecologica e contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile di riproposizione di entrate e correlate spese a destinazione vincolata stanziate e non accertate né impegnate negli esercizi precedenti nelle quali si dà atto e vengono specificati i motivi per i quali le assegnazioni devono considerarsi tuttora valide;

Ritenuto di dover provvedere alle relative variazioni di bilancio;

Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Richiamate altresì:

- la determinazione nr. 2335 del 9/2/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n.33 del 2013. anno 2022”, che si assume a riferimento;

- la deliberazione n. 380 del 13 marzo 2023 “Approvazione piano integrato delle attività e dell'organizzazione 2023-2025”;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Richiamate altresì le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 771 del 24/5/2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell’Ente. Secondo Adeguamento degli assetti organizzativi e linee di Indirizzo 2021”;

- n. 325 del 7/3/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- n. 426 del 21/3/2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;

- n. 474 del 27 marzo 2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale”;

Vista, inoltre, la determinazione dirigenziale n. 6599 del 28/3/2023 “Modifica micro assetti organizzativi e conferimento incarico dirigenziale di settore nell'ambito della Direzione Generale Politiche Finanziarie.”;

Dato atto che il responsabile del procedimento, nel sottoscrivere il parere di legittimità, attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore al bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale, rapporti con UE;

A voti unanimi e palesi

delibera

1) di prendere atto delle assegnazioni indicate in premessa;

2) di apportare al Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2023 – 2025 le variazioni ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;

3) di apportare al Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2023 - 2025 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;

4) di apportare al Bilancio finanziario gestionale 2023 - 2025 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata nonché alle missioni e ai programmi della parte spesa indicati nell’Allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto;

5) di allegare al presente provvedimento di variazione il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii., da trasmettere al Tesoriere (Allegato 4 parte integrante e sostanziale del presente atto);

6) di trasmettere al Tesoriere, dopo l’adozione del presente atto, il prospetto di cui all’allegato 8 al Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii.;

7) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

8) di pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, la presente deliberazione ai sensi del comma 8, dell'art. 31, della L.R. 15 novembre 2001, n. 40.

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