n.77 del 08.04.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 267 – Risoluzione per impegnare la Giunta ad un processo partecipato con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie per declinare sul piano locale le direttive regionali. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Zoffoli, Zappaterra, Bagnari, Marchetti Francesca, Boschini, Iotti, Prodi, Cardinali, Montalti, Ravaioli, Rossi Nadia, Rontini, Sabattini, Serri, Bessi, Soncini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la Regione Emilia-Romagna ha iniziato un percorso di ridefinizione della rete di assistenza sanitaria già sullo scorcio del secolo scorso, adottando un modello che - basandosi sulla territorializzazione dei servizi di base e sulla concentrazione delle specializzazioni - ha permesso di coniugare vicinanza territoriale ed eccellenza delle prestazioni, il tutto mantenendo a livelli sostenibili la spesa pubblica per la sanità;
questo processo oggi è soggetto ad una ulteriore evoluzione, frutto della necessità di fornire servizi sempre più tempestivi e versatili ad una società sempre più complessa e multiforme. Dovremo sapere coniugare il contenimento della spesa pubblica con la capacità di fornire prestazioni più celeri e di migliorarne l’accessibilità, anche pensando ex novo il ruolo dei medici di base e il rapporto tra loro e gli specialisti, la relazione tra professione pubblica e libera professione, la funzione delle case della salute come luogo della medicina più vicino al luogo in cui il cittadino vive e dell'integrazione socio-sanitaria.
Evidenziato che
la programmazione regionale relativa alla riorganizzazione ospedaliera è ancora tutta da scrivere e successivamente alla sua presentazione in Giunta, andrà discussa in stretta connessione con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie. Tale riorganizzazione, per riprendere le parole dell’assessore Venturi, dovrà partire da una razionalizzazione amministrativa delle aziende, eliminando sovrapposizioni e riducendo i costi di gestione senza inficiare negativamente sui livelli dei servizi offerti ai cittadini, che anzi andranno implementati, tenendo conto della sicurezza delle cure, principale obiettivo del riassetto;
In tale contesto sarà senz’altro opportuno avviare un ampio confronto in Commissione per determinare, sulla base dei criteri e degli standard individuati dal decreto Balduzzi, il ruolo e le funzioni delle strutture nella programmazione della rete ospedaliera regionale, al fine di evitare dibattiti isolati e soluzioni estemporanee per ogni singolo nosocomio, al di fuori di qualsiasi disegno programmatico complessivo.
Sottolineato che
in tale contesto va calato anche l’approccio alle singole realtà sanitarie, compresa quella della Valmarecchia;
d’altro canto, la nomina del dott. Marcello Tonini a direttore generale dell’A.S.L. della Romagna ed i finanziamenti straordinari e le politiche attuate nei plessi ospedalieri di Santarcangelo di Romagna e Novafeltria quando questi era direttore, lasciano supporre una perfetta conoscenza da parte di quest’ultimo delle peculiarità e delle criticità dell’area in esame.
Si impegna, di concerto con la Giunta
ad una disamina puntuale ed approfondita delle problematiche relative alla rete sanitaria regionale, al fine di giungere a scelte programmatiche consapevoli e calate in un complessivo contesto regionale che tenga conto che l’Ospedale “Sacra Famiglia” di Novafeltria è tra quelli ricadenti in zone particolarmente svantaggiate per i quali il decreto Balduzzi prevede la salvaguardia essendo realtà territoriali svantaggiate ed al fine di mantenere in queste realtà territoriali le condizioni minime di vivibilità e di garanzia dei diritti fondamentali quali quello alla salute.
Impegna la Giunta
ad un processo partecipato con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie per declinare sul piano locale le direttive regionali così formulate.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 25 marzo 2015