n.116 del 10.05.2023 periodico (Parte Seconda)

Ampliamento area dell'impianto per recupero di materia dai rifiuti non pericolosi di costruzione e demolizione con richiesta di variante urbanistica proposto dalla Società Motem Service Soc. Coop.,

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera

per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 23/02/2023 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:

a) di adottare il Provvedimento Autorizzatorio Unico, che comprende il provvedimento di VIA, sulla base del quale sono stati rilasciati titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “Ampliamento dell’area dell’impianto di recupero di rifiuti non pericolosi di costruzione e demolizione con richiesta di variante urbanistica”, proposto dalla società Motem Service Soc. Coop., localizzato in Strada Cavo Argine 220, nel Comune di Modena (MO), costituito dalla determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 20, comma 2, della l.r. 4/2018;

b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:

I. Durante i lavori per la realizzazione delle opere inerenti l’ampliamento dell’impianto la ditta potrà continuare la gestione dell’attività di recupero dei rifiuti speciali non pericolosi (inerti) attenendosi alle modalità ed alla disposizione planimetrica della determina n.1555 del 29/03/2022; pertanto la sola attività di recupero consentita fino a completamento delle opere è la messa in riserva R13 con gli stessi quantitativi ad oggi autorizzati, con la possibilità di effettuare delle campagne mobili di macinazione da parte di impianto autorizzato ai sensi dell’art.208 del D.Lgs. 152/2006, per i soli rifiuti necessari per la realizzazione dei sottofondi.

II. Al fine di mitigare gli impatti dell’attività di macinazione durante le eventuali campagne mobili, si prescrive di dare priorità alla realizzazione dei presidi e delle opere di mitigazione previsti dal progetto. Si precisa che le eventuali campagne mobili devono essere comunicate ai sensi della normativa vigente (art.208 comma 15 del D.Lgs.152/2006).

III. Alla luce delle modifiche intervenute, è necessario aggiornare il cronoprogramma delle fasi di cantiere entro 30 giorni dal rilascio del PAUR, specificando i tempi di realizzazione delle alberature e delle dune perimetrali.

IV. La ditta dovrà dare comunicazione tramite pec ad ARPAE (SAC e ST Presidio Territoriale di Modena) con sette giorni di anticipo dell’avvio dell’attività di cantiere.

V. Dovranno essere adottate le misure di contenimento proposte dal proponente e costituite da:

a) nelle giornate secche e ventose dovrà essere prevista la bagnatura del materiale polverulento da movimentare tramite nebulizzatori

b) le strade di cantiere sterrate dovranno essere bagnate e mantenute in ordine.

VI. A questi interventi si richiede di aggiungere, per la fase di cantiere, i seguenti:

a) pulizia delle ruote dei veicoli in uscita dal cantiere prima che i mezzi impegnino la viabilità ordinaria;

b) copertura con teloni dei materiali polverulenti trasportati;

c) attuazione di idonea limitazione della velocità dei mezzi sulle strade di cantiere non asfaltate (tipicamente 20 km/h).

VII. In particolare, si prescrivono gli interventi che il proponente indica nella documentazione, per la fase di esercizio, di seguito riportati:

a) asfalto drenante per la viabilità;

b) bagnatura con ugelli dei cumuli;

c) frantoio dotato di serbatoio acqua e ugelli per la bagnatura del rifiuto da macinare;

d) funzionamento degli irrigatori per l’abbattimento delle polveri durante la vagliatura.

VIII. In fase di progettazione esecutiva, o comunque prima dell’inizio dei lavori, in conformità alle previsioni del “Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti” di cui al comma 2, il proponente o l’esecutore:

a) nell’area interessata dai lavori, effettua il campionamento dei terreni per la loro caratterizzazione per accertarne la non contaminazione ai fini dell’utilizzo allo stato naturale, in conformità con quanto pianificato in fase di autorizzazione;

b) accertata l’idoneità delle terre e rocce da scavo all’utilizzo ai sensi e per gli effetti dell’articolo 185, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 152/2006, redige un apposito progetto in cui sono definite:

i) le volumetrie definitive di scavo delle terre e rocce;

ii) la quantità delle terre e rocce da riutilizzare;

iii) la collocazione e la durata dei depositi delle terre e rocce da scavo;

iv) la collocazione definitiva delle terre e rocce da scavo.

Gli esiti delle attività eseguite ai sensi dei precedenti punti sono trasmessi all’Agenzia di protezione ambientale territorialmente competente, prima dell’avvio dei lavori.

IX. Qualora in fase di progettazione esecutiva, o comunque prima dell’inizio dei lavori, non venga accertata l’idoneità del materiale scavato all’utilizzo ai sensi dell’articolo 185, comma 1, lettera c), le terre e rocce sono gestite come rifiuti ai sensi della Parte IV del D.Lgs.152/2006.

X. Relativamente alla proposta del set analitico a cui saranno sottoposti i campioni, si ritiene che l’indagine debba comprendere anche la ricerca di BTEX e IPA.

XI. Si prescrive di ottenere il nulla osta dei comproprietari della strada vicinale Strada Cavo Argine prima della realizzazione degli interventi di consolidamento previsti in progetto, dandone comunicazione al Comune di Modena.

XII. In fase esecutiva, sarà necessario presentare al Comune di Modena il progetto illuminotecnico per le aree private da redigere ai sensi della Terza Direttiva della Giunta Regionale n.1732/2015 per l’applicazione dell'art. 2 della Legge Regionale n.19/2003 "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico”, stante in planimetria la rappresentazione di ottiche in numero superiore a dieci. La documentazione dovrà comprendere l'ubicazione in planimetria dei punti luci da installare e una relazione indicante la tipologia delle ottiche scelte e i valori illuminotecnici registrati in conformità alla Legge Regionale sopracitata e la Uni En 12464-2. Se non esplicitamente motivato per esigenze di movimentazione mezzi "ad alto traffico" si invita ad adottare ottiche che soddisfino i livelli di illuminamento non superiori alla categoria P2 -10 lux- dalla UNI En 13201-2 per gli stalli di sosta le aree veicolari interne. La progettazione di quanto sopra esposto, dovrà prevedere ottiche con corpi a led aventi temperatura di colore non superiore ai 4000° K, di tipo cut-off provviste di alimentatore elettronico con profilo di dimmerazione pre-configurato e pre-programmabile.

XIII. L’intervento si inserisce in un’area forese soggetta a un servizio di gestione rifiuti basato sulla raccolta porta a porta delle matrici indifferenziato, vetro, carta, plastica, organico e sfalci/potature con cadenza quindicinale ad eccezione della componente organica di ritiro settimanale. Si chiede pertanto di prevedere in sostituzione dello scarrabile rappresentato in planimetria, una batteria di contenitori per la raccolta differenziata delle matrici sopraindicate, da collocarsi in prossimità dell’accesso dell’area per evitare la possibile interferenza dei mezzi di raccolta rifiuti con le attività svolte. I contenitori per la raccolta differenziata, ipotizzabili come carrellati da 360 litri, potranno trovare alloggiamento nell’area dedicata al parcheggio. Per dimensione dei contenitori da alloggiare è sufficiente prevedere l’occupazione di uno stallo auto, eventualmente da delimitare con chiusure e/o schermature. In fase di avvio del servizio, sarà possibile declinare le frequenze in base alle necessità dell’utenza. Oò proponente dovrò fornire la documentazione attestante il rispetto della prescrizione al Comune di Modena.

XIV. La validità del Permesso di Costruire è subordinata alla ottemperanza degli obblighi espressi in Convenzione Urbanistica, che costituiscono quindi condizione necessaria all’efficacia del provvedimento stesso.

XV. Dovrà essere comunicata ad ARPAE SAC Modena e alla Regione Emilia-Romagna, Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, la data di inizio e fine dei lavori del cantiere e la data di messa in esercizio del progetto.

XVI. Dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro 90 giorni dalla data di fine lavori per ciascun intervento previsto, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis, del d. lgs. 152/2006, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili.

c) di dare atto che la verifica di ottemperanza per le precedenti prescrizioni del Provvedimento di VIA, nel rispetto delle modalità riportata nelle singole prescrizioni, spetta per quanto di competenza a:

1. ARPAE: n. I-X

2. Comune di Modena: n. XI-XII-XIII-XIV

3. Regione Emilia-Romagna: n. XV-XVI

d) di dare atto che dovrà essere trasmessa la documentazione contenente gli elementi necessari alla verifica dell’ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA all’Ente individuato al precedente punto c) per la relativa verifica ai sensi dell’art. 28, comma 3, del d. lgs. 152/2006. Si specifica che è disponibile apposita modulistica per agevolare l’invio della documentazione reperibile al seguente link: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/sviluppo-sostenibile/approfondimenti/documentazione/verifica-di-ottemperanza. L’Ente preposto alla verifica dovrà trasmetterne l’esito alla Regione Emilia-Romagna - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, ai fini della pubblicazione nella banca dati delle valutazioni ambientali;

e) di dare atto che la non ottemperanza delle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di VIA sarà soggetta a diffida e ad eventuale sanzione, ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006;

d) di dare atto che in merito alla variante agli strumenti urbanistici del Comune di Modena,visto l’assenso positivo espresso dal Consiglio Comunale di Sassuolo (Delibera Consiglio n. 7 del 20/02/2023, del parere sulla variante e sulla VAS/VALSAT espresso in sede di conferenza dalla Provincia di Modena, il Provvedimento Autorizzatorio unico costituisce variante agli strumenti urbanistici sopra indicati e la sua efficacia decorre dalla pubblicazione sul BUR del presente provvedimento;

e) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e alla gestione del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

1. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 23 febbraio 2022 e che costituisce l’Allegato 1;

2. Autorizzazione Unica Ambientale, determina ARPAE n.DET-AMB-2023-1094 del 06/03/2023 che costituisce l’Allegato 2;

3. Concessione demaniale per la realizzazione di manufatti di scarico nel Cavo Argine, determina ARPAE n. DET-AMB-2023-1224 del 10/03/2023, che costituisce l’Allegato 3;

4. Prevalutazione di incidenza positiva, prot. 0141106 del 14/02/2023, che costituisce l’Allegato 4;

5. Delibera di Consiglio Comunale di Modena n. 7 del 20/02/2023, che costituisce l’Allegato 5;

6. Permesso di Costruire n.31/2022 del 22/02/2023, che costituisce l’Allegato 6;

7. Autorizzazione Paesaggistica n. 706/2023, che costituisce l’Allegato 7;

8. Parere preventivo favorevole del Comune di Modena in materia sismica e parere favorevole all’adeguamento della viabilità comunale, trasmesso con prot. 63803 del 16/02/2023, che costituisce l’Allegato 8;

9. Nulla osta archeologico della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, prot. 2444 del 27/01/2023, che costituisce l’Allegato 9;

10. Parere di competenza di Terna Spa per l’interferenza con l’elettrodotto AT, prot. n. 105889 del 02/12/2022, che costituisce l’Allegato 10;

f) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;

g) di precisare che i termini di efficacia del Provvedimento Autorizzatorio Unico comprende il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT della presente deliberazione;

h) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

i) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente Motem Service Soc. Coop.;

j) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: ARPAE Modena, Provincia di Modena, Comune di Modena, A.U.S.L. Modena, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Terna Spa;

k) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

l) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;

m) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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