n.123 del 28.04.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2749 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a trovare una soluzione che permetta la pratica dell’esercizio fisico e/o dell’attività sportiva prescritta dal medico, nel rispetto del contenimento pandemico. A firma della Consigliera: Pigoni
L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
prevenzione e promozione della salute, rappresentano uno dei pilastri della politica sanitaria, assumono un ruolo sempre più importante con il loro obiettivo di prevenire le malattie, migliorare la qualità di vita e il benessere della popolazione e prolungare il periodo di vita vissuto in buona salute. La riduzione dei fattori di rischio grazie all’attività fisica equivale a una vera e propria cura: movimento ed esercizio fisico aiutano a mantenere uno stile di vita sano e contribuiscono a evitare malattie e disturbi.
Considerato che
proprio nell’attuale fase di emergenza pandemica, svolgere un’attività fisica adeguata e in maniera costante ha anche innumerevoli altri benefici su tutto il nostro organismo e ci aiuta anche ad aumentare le difese immunitarie e, di conseguenza, a diminuire le probabilità di contrarre virus e malattie, ridurre lo stress e l’ansia, che in un periodo come quello che stiamo vivendo sono sicuramente aumentati, e a migliorare il nostro benessere psico-fisico;
nell’ambito della prevenzione primaria, oltre alla promozione e al rafforzamento della consapevolezza degli effetti salutari dell’attività fisica, il medico, in presenza di specifiche condizioni patologiche, può concordare con la persona l’adesione ad un certo tipo di attività motoria strutturata, regolata secondo precisi protocolli (modalità, frequenza, intensità, durata e progressione nel tempo): in questi casi si parla di prescrizione di esercizio fisico che assume un ruolo simile a quello di una terapia.
Evidenziato che
a seguito delle misure nazionali di restrizione per il contenimento dell’emergenza pandemica, le disposizioni e le raccomandazioni ministeriali sono tutte improntate all’evitare quanto più possibile il contatto con gli altri e al mantenimento del distanziamento sociale per cui, attualmente, resta consentito lo svolgimento dell’attività sportiva e motoria all’aperto nei circoli sia pubblici che privati, mentre la chiusura di palestre e piscine rende difficile, se non impossibile, non solo mantenere uno stile di vita fisicamente attivo, ma svolgere le attività sportive prescritte dai medici a scopo terapeutico, di prevenzione e di miglioramento della vita.
Dato atto che
la D.G.R. n. 2127/2016 fornisce indirizzi sulla costruzione di percorsi per la promozione dell’attività fisica nelle persone affette da patologie croniche, attraverso l’integrazione e la realizzazione di programmi intersettoriali, che includono partnership tra sistema sanitario e soggetti pubblici e privati del territorio, azioni di comunicazione ai cittadini e agli operatori sanitari e la realizzazione di momenti di counselling individuale sull’esercizio fisico;
In Italia, l'Emilia-Romagna è stata la prima a prevedere le "Palestre che Promuovono Salute per l’Attività Motoria Adattata (PPSAMA)" o palestre "sicure": si tratta di strutture che hanno aderito volontariamente a un Codice Etico, che operano in rete e collaborano con le Aziende USL e altri enti pubblici in programmi di promozione della salute.
Sottolineato che
il Comitato Tecnico Scientifico ha validato le nuove regole studiate dal ministero dello Sport, riguardo alla riapertura delle palestre e delle piscine, nello specifico, indicando che in palestra potrebbero riprendere solamente le lezioni individuali, mentre in piscina servirà uno spazio di almeno 10 metri quadri per ogni persona. In particolare, nel documento si evidenzia che “si ritiene particolarmente importante il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, nei quali il benessere psico-fisico acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute”.
Ritenuto che
nel rispetto delle restrizioni e delle misure di sicurezza per il contenimento della pandemia, sia necessario, al fine di prevenire le malattie, migliorare la qualità di vita e il benessere della popolazione e prolungare il periodo di vita vissuto in buona salute, prevedere la possibilità, ai cittadini emiliano-romagnoli che presentano specifiche condizioni patologiche, di continuare a svolgere l’esercizio fisico prescritto dal medico.
Impegna la Giunta regionale
ad attivarsi presso le istituzioni competenti e il Governo per sollecitare, nel rispetto delle misure di sicurezza e contenimento pandemico, la soluzione più adeguata che permetta ai cittadini di continuare a praticare, l’esercizio fisico e/o l’attività sportiva prescritta dal medico.
Approvata all’unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 12 aprile 2021.