n.30 del 15.02.2012 periodico (Parte Seconda)

D.Lgs. 152/06 e L.R. 9/99. Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) per il progetto “Piano di coltivazione lotto 6 – Cava Ca’ Rossa in Migliarino” - Proponente Cava S. Nicolò srl

Ai sensi del Titolo II della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., DLgs 152 e smi l’autorità competente: Comune di Migliarino (FE), con atto DGC n. 8 del 30/1/2012, ha assunto la seguente decisione:

 LA GIUNTA COMUNALE

 (omissis)

 delibera:

a - Di escludere, ai sensi dell’art. 10 comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, D.Lgs. 152/06, D.Lgs. 4/08 e smi, il progetto presentato dalla ditta Cava S. Nicolò srl relativo al piano di coltivazione della lotto 6 - Ca’ Rossa in comune di Migliarino da ulteriore procedura di VIA, con le seguenti prescrizioni:

  1.  come dalla risultanze delle riunioni istruttorie e degli incontri tecnici effettuati, si dà atto dello stralcio della tavola 5 “Proposta di Modifica della Viabilità” dal progetto di coltivazione dell’attività estrattiva, contenente la previsione di una rotonda; la realizzazione di tale struttura, che non risulta direttamente correlata al progetto sottoposto a screening, e delle relative caratteristiche, potrà eventualmente essere ricompresa all’interno di procedimenti di pianificazione comunali;
  2.  a seguito dell’acquisizione agli atti della proposta definitiva dei particolari di sistemazione dell’incrocio tra la SP 4 “Migliarino - Copparo” e la Via Ribega e della viabilità in ingresso e uscita dall’area di cantiere, che si condivide, si dà atto dello stralcio della precedente tavola 10.2 “integrazioni alla proposta di modifica della viabilità” e sostituzione all’interno del progetto con la tavola 10.2.1 “integrazioni volontarie alla proposta di modifica della viabilità”, e relative previsioni in merito alla segnaletica;
  3.  si dà atto dello stralcio della tavola 4A relativa all’escavo fino ai 4.5 m di profondità; l’escavo potrà essere realizzato fino ai 5 m di profondità, come da tavola 4b di progetto;
  4.  relativamente all’escavazione dei terreni superficiali di copertura (“cappellaccio”), nelle successive fasi autorizzative si dovrà ottemperare ai disposti del recente Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 117 recante “Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE”;
  5.  si dovrà garantire l’efficienza del sistema di raccolta delle acque meteoriche dilavanti l’area di cava attraverso manutenzione periodica dei fossi di guardia;
  6. si dovranno evitare i rischi di contaminazione da sostanze tossiche provenienti dal dilavamento dei terreni delle aree agricole circostanti o di superfici eventualmente contaminate da cause accidentali;
  7.  si dovranno adottare tutte le misure idonee atte ad evitare sversamenti accidentali di carburanti e/o oli;
  8.  durante l’attività di cava e per almeno tre anni seguenti il termine dell’estrazione dovrà essere mantenuto il monitoraggio semestrale delle caratteristiche quali-quantitative delle acque di falda e del bacino di cava (in particolare piezometria, pH, temperatura, conducibilità, metalli, composti inorganici); nel caso in cui i punti 6 e 7 precedenti siano disattesi, prevedere il monitoraggio di parametri organici; i risultati del monitoraggio dovranno essere trasmessi al Comune di Migliarino, alla Provincia di Ferrara e conservati presso la Ditta a disposizione degli Organi di controllo;
  9. considerata inoltre la destinazione finale dell’area (pesca sportiva) il monitoraggio delle acque di lago di cava va integrato con la ricerca di BOD5, COD, Ossigeno disciolto e dei parametri microbiologici (in particolare Escherichia Coli, Enterococchi, Salmonelle), con la frequenza indicata al punto precedente;
  10.  relativamente alle acque di lago di cava, in presenza di più bacini non collegati tra loro, verrà effettuato un prelievo per ognuno di essi;
  11.  per il monitoraggio delle acque sotterranee si dovranno utilizzare almeno due piezometri; tali punti andranno ubicati in cartografia di dettaglio, così come andranno specificate le caratteristiche costruttive dei piezometri (profondità fondo pozzo, finestratura, etc.);
  12.  il monitoraggio di cui al punto precedente dovrà includere almeno una campagna di campionamenti ante-operam;
  13. l’eventuale allontanamento delle acque provenienti dall’attività di cava e lo scarico in acque superficiali non deve peggiorare lo stato qualitativo dei corpi idrici ricettori;
  14. lo scarico delle acque reflue domestiche, previsto tramite subirrigazione, andrà sottoposto a specifica autorizzazione;
  15. per la componente rumore si rimanda al parere specifico Arpa (prot. PGFE/2011/6762 del 21/10/2011); in particolare si richiamano le seguenti prescrizioni:

- costruzione di un terrapieno alto 3 m che da porre lungo il confine con la via Ribega e la SP Migliarino-Copparo;

- utilizzo di un solo escavatore, il meno rumoroso, presso i confini sud-ovest e sud-est (lotti di escavazione 1 e 2); l’uso di entrambi gli escavatori, nelle lavorazioni interessanti i lotti 1 e 2, sarà possibile a distanze maggiori di 70 m dalla SP e dal canale Bulgarello, e a non meno di 120 m da Via Ribega;

- fermo restando l’uso di attrezzature conformi alle direttive europee, in materia di emissioni acustica, si precisa che le macchine impiegate nel cantiere di scavo non dovranno comunque essere caratterizzate da livelli di potenza acustica superiori a quelli dichiarati nella relazione tecnica.

16. si raccomanda ai fini della sistemazione finale del sito, il monitoraggio del verde e della riuscita degli interventi di piantumazione per almeno i primi tre anni dalla messa in opera, con ripristino delle eventuali fallanze nel primo anno;

17. la piantumazione delle alberature e le opere previste per la sistemazione finale dell’area una volta esaurita l’attività di cava dovrà rispettare la distanza minima di ml 10 dal ciglio del canale Bulgarello;

18. in accordo con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, sul lato parallelo del canale Bulgarello saranno utilizzati paletti in calcestruzzo con cartelli ammonitori distanti ml 7 dal ciglio del Canale; verranno realizzati inoltre 2 cancelli di sbarramento della marezzana consorziale ai lati nord e sud;

19. le modifiche alla viabilità dovranno tenere conto della necessità di mantenere in essere la funzionalità idraulica dei fossati di guardia attualmente presenti per lo scolo delle acque piovane dei terreni della zona;

20. In relazione allo scarico delle acque nel canale Bulgarello consistente, come da progetto, in un tubo di derivazione delle acque appartenenti alla vasca 1 di raccolta acque, localizzato nella porzione di mezzeria del lato parallelo al Bulgarello, dovrà essere utilizzato in casi eccezionali di troppo pieno per eventi meteorici straordinari e di risalita di falda eccessiva; l’immissione dovrà essere subordinata al preventivo assenso del personale tecnico consorziale di zona, che potrà in qualsiasi momento e soprattutto in presenza di eventi di piena, disporne l’immediata sospensione. La tubazione di sfioro dovrà essere munita, allo sbocco, di apposita valvola antiriflusso che impedisca, in ogni condizione di invaso, l’ingresso in cava dell’acqua presente nel canale Bulgarello;

21. l’area di immissione dovrà essere dotata delle opportune protezioni di scarpata e fondo, concordate con il Consorzio di Bonifica;

22. deve essere richiesta preventivamente la concessione al Consorzio di Bonifica per le opere comprese nella striscia di ml. 10 dal ciglio del canale Bulgarello (Paletti segnalatori, cancelli di sbarramento della marezzana e opera di scarico acque);

23. in condizioni di normale gestione, ogni lotto verrà scavato garantendo l’isolamento rispetto agli altri lotti scavati tramite l’utilizzo di setti che verranno eliminati per fasi successive, al fine di permettere una lavorazione in condizioni anidre senza intervenire sui sistemi di scolo perimetrali all’area di cava;

24. in considerazione della presenza in prossimità della SP4 di condotte adduttrici di acquedotto CADF, la ditta, come da progetto, dovrà mantenere la distanza tra zona di escavo e condotte di almeno 50 metri;

25. la ditta dovrà acquisire l’autorizzazione paesaggistica comunale e dovrà attenersi alle eventuali prescrizioni/indicazioni in essa contenute;

26. in tutti i casi in cui sia prevista la realizzazione di piezometri (non quindi pozzi ad uso derivativo di acqua), il R.R. 41/01 prevede, qualora le perforazioni siano finalizzate a sondaggi per il controllo del livello piezometrico della falda e della qualità dell’acqua o siano funzionali all’abbassamento della falda freatica per l’esecuzione di opere, con esclusione delle perforazioni finalizzate ad interventi di sistemazione idrogeologica, la Ditta invii al Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano e della Costa una comunicazione corredata da:

- Relazione tecnica generale;

- Progetto di massima delle perforazioni da realizzare;

- Cartografia idonea ad individuare la localizzazione della perforazione (corografia su carta tecnica regionale in scala 1:10000 e planimetria catastale)

Inoltre, comunicazione analoga dovrà essere effettuata all’ISPRA di Via Vitaliano Brancati n.48 - 00144 Roma su apposita modulistica qualora la profondità delle opere superi i 30 m, reperibile all’indirizzo:

http://www.isprambiente.it/site/it-IT/ISPRA/Adempimenti_di_legge/Trasmissione_informazioni_Legge_464-84

27. gli interventi, eventualmente progettati di chiusura di piezometri esistenti, sono stabiliti dall’art. 35 del R.R. 41/01 - recepito dalla L.R. 6/04 - per cui la perforazione, al cessare dell’utilizzo, deve essere dotata, Secondo le Prescrizioni del Servizio Tecnico, di dispositivi di sicurezza passivi, quali cementazione e tamponamenti della colonna in opera, che impediscano l’inquinamento della falda e che garantiscano il confinamento permanente dell’acqua nel sito originario;

28. si elencano le seguenti prescrizioni, in applicazione delle disposizioni di legge di cui al TU D.Lgs. 81/2008 e smi e D.Lgs. 31/01 e smi:

- estrazione degli eventuali manufatti di emungimento (pompa, colonna di emungimento e accessori)

- se vi sono ostruzioni, devono essere eliminate e l’eventuale camicia deve essere rimossa o forata per assicurare anche il riempimento di ogni cavità tra camicia e terreno

- riempimento del pozzo con materiale impermeabile mediante iniezione dal fondo

- realizzazione di uno strato di almeno due metri di argilla nel tratto superiore del pozzo fino a piano campagna

- realizzazione di una soletta superficiale in cemento;

29. si ricorda inoltre che qualsiasi prelievo di acqua anche sotterranea è soggetto ad apposita domanda di concessione ai sensi del R.R. 41/2001;

30. nel caso di destinazione finale dell’area quale invaso permanente in comunicazione con la falda, dovrà essere chiesta apposita autorizzazione al Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano ai sensi della DCR 3109/90 per i bacini di accumulo di competenza della Regione Emilia-Romagna, tenendo conto altresì che l’opera è soggetta a deposito sismico ai sensi della DGR 687/2011.

b - Di dare atto la presente delibera di screening è riferita alla seguente documentazione, qui allegata a formarne parte integrante e sostanziale, ancorché non materialmente annessa e conservata agli atti: 

Comune di Migliarino - SUAP copia pratica n. 5/2011 prot n. 3636 del 15/4/2011 - trasmessa dal SUAP alla Provincia con nota prot 3680 del 18/4/2011, acquisita al PG 32407 del 19/4/2011

Relazione paesaggistica - tav 1: inquadramento area

Relazione piano coltivazione - tav 2: rilievo plano-altimetrico dello stato di fatto

Relazione screening - tav 3: carta microrilievo e sezioni

Piano di gestione dei rifiuti DL 117/08 - tav 4 b: planim stato di progetto - 5 m dal pc

Documenti amm.vi - tav 6: lotti di scavo e ripartiz. volumi rec. amb.le

Bozza di convenzione - tav 7: rec. amb.le - planimetria progetto recupero – sezioni

Piano economico Cà Rossa - Lotto 6 - tav 7 a: recupero amb.le – planimetria stato fatto e prog.

Computo metrico estimativo recupero amb.le - tav 7 b: recupero ambientale - riqualif. paesagg.

Valutazione previsionale impatto acustico - tav 8: rilievo fotografico stato di fatto

Verifica preventiva dell’interesse archeologico - tav 9: rendering 

Documentazione di risposta alla richiesta di integrazioni trasmessa dal proponente con nota prot. 67/2011 dell’ 8/9/2011:

Relazione integrazione al piano di coltivazione

Relazione integrativa relazione previsionale impatto acustico + planimetria

tav. 10.1 Particolare delle integrazioni richieste in corrispondenza del canale Bulgarello 

Documentazione integrativa volontaria trasmessa dal proponente con nota prot. 73/2011 del 15/12/2011:

Integrazioni volontarie al piano di coltivazione

Tav. 10.2.1: integrazioni volontarie alla proposta di modifica della viabilità 

c - Di trasmettere ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L. R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni, la presente deliberazione al proponente, a Provincia di Ferrara (UOS Attività Minerarie, PO Geologico, PO Sviluppo Sostenibile), ad AUSL di Ferrara - Dip. Sanità Pubblica, ad Arpa Sezione Provinciale di Ferrara, al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, al Servizio Tecnico Bacino Po di Volano e della Costa;

d - Di pubblicare, per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e, in forma integrale, sul sito WEB del Comune di Migliarino;

e - Di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 della L. 241/90, avverso il provvedimento conclusivo testé indicato potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso.

Stante la necessità di provvedere alla conclusione del procedimento in oggetto in ragione dell’esigenza di consentire alla ditta un rapido avvio dei lavori di progetto, con votazione unanime e separata resa in forma palese:

delibera:

di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, IV comma del D.Lgs. 267/2000.

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