n.75 del 13.03.2024 periodico (Parte Seconda)

Misure per il contrasto di avversità fitosanitarie e per la gestione di infestanti di difficile controllo nel territorio regionale: prescrizioni per l'abbruciamento di stoppie e paglie riso

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Visti:

  • il Regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento e del Consiglio del 26 ottobre 2016 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante;
  • il D. Lgs. 2 febbraio 2021 n. 19, recante “Norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi in attuazione dell’articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625”;
  • la L.R. 20 gennaio 2004, n. 3, recante "Norme in materia di tutela fitosanitaria – Istituzione della tassa fitosanitaria regionale. Abrogazione delle leggi regionali 19 gennaio 1998, n. 3 e 21 agosto 2001, n. 31” e in particolare l'art. 8, comma 1, lettera l), che prevede la prescrizione di tutte le misure ritenute necessarie ai fini della protezione fitosanitaria, in applicazione delle normative comunitarie e nazionali in materia e lettera m) che stabilisce la competenza della struttura fitosanitaria regionale nel definire le strategie di profilassi e di difesa fitosanitaria;
  • la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 152 del 30 gennaio 2024 con cui si approva il nuovo Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030);

Rilevato che:

  • nella zona costiera della provincia di Ferrara – luogo dove si concentrano le risaie nella nostra regione – sono state segnalate diverse popolazioni di giavoni resistenti agli erbicidi del gruppo HRAC A (inibitore dell’enzima ACCasi) e del gruppo HRAC B (inibitori dell’enzima ALS), come evidenziato dalle mappe di distribuzione delle infestanti resistenti sviluppate dal GIRE (Gruppo Italiano Resistenza Erbicidi). Tali resistenze rendono molto complicata la gestione dei giavoni;
  • esiste il rischio, a causa della necessaria monosuccessione colturale, unitamente all’utilizzo esteso e continuativo di erbicidi con il medesimo meccanismo d’azione, di favorire l’insorgenza di popolazioni di malerbe resistenti;
  • il quadro malerbologico delle risaie vede, tra le infestanti maggiormente presenti, il riso crodo – Oryza sativa (L.) var. sylvatica – e le specie afferenti al genere Echinochloa Beauv., comunemente note come giavoni;
  • la spiccata deiscenza della spiga nel riso crodo, fa sì che, sopraggiunta la maturazione fisiologica, le cariossidi vengano disperse al suolo, andando a costituire un bacino di seme infestante di problematica gestione che andrà a germinare nella stagione successiva;

Rilevato inoltre che:

  • Pyricularia grisea (Cooke) Sacc., patogeno responsabile del brusone – la più grave patologia fungina del riso – è in grado di infettare tutti gli organi della pianta (foglie, guaine, culmo e spighe) e in annate particolarmente favorevoli può causare perdite produttive del 50%;
  • la sporulazione del fungo avviene sulle graminacee spontanee, sulla semente e sui residui colturali infetti. Uno dei mezzi principali di dispersione del patogeno è rappresentato dalle stoppie e dalle paglie di riso, sulle quali è in grado di svernare come micelio;
  • il Settore fitosanitario e difesa delle produzioni della Regione Emilia-Romagna dispone di un modello previsionale in grado di evidenziare i momenti caratterizzati dalle condizioni meteorologiche più predisponenti la malattia e che tali informazioni vengono diffuse attraverso i bollettini settimanali di produzione integrata e biologica;
  • nel corso della campagna produttiva 2023 il modello previsionale ha spesso evidenziato il verificarsi di condizioni predisponenti la malattia;

Evidenziato che il bacino produttivo risicolo regionale è prevalentemente inserito nel Parco Delta del Po che costituisce un ecosistema delicato e da tutelare al massimo per gli aspetti ambientali;

Dato atto che:

  • la bruciatura delle stoppie e delle paglie è una pratica che può efficacemente contribuire al controllo preventivo delle avversità precedentemente citate;
  • per tali ragioni la bruciatura delle stoppie e delle paglie nell’ambito della BCAA 6 del precedente regime di condizionalità (D.M. n. 3536 del 08/02/2016) era specificatamente ammessa in deroga proprio per le superfici investite a riso;
  • l’interramento delle paglie di riso, con le ordinarie lavorazioni, non rappresenta una possibile pratica agronomica alternativa all’abbruciamento nelle aree a vocazione risicola del Delta del Po in quanto la matrice pedologica presente non garantisce la corretta trasformazione della sostanza organica interrata con effetti negativi sulla fertilità del terreno che pregiudicherebbero la possibilità di sviluppo della successiva semina;
  • non sono al momento concretamente disponibili “filiere di valorizzazione di tale materiale vegetale” alternative all’abbruciamento sul posto come evidenziato anche all’art. 33, comma 2, lett. c) delle NTA del PAIR 2030;

Richiamate, per gli aspetti amministrativi di natura organizzativa:

  • la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";
  • le deliberazioni della Giunta regionale:
  • n. 468 del 10 aprile 2017, recante "Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna";
  • n. 426 del 21 marzo 2022, recante "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";
  • n. 2317 del 22 dicembre 2023, recante "Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2024”;
  • n. 2319 del 22 dicembre 2023, “Modifica degli assetti organizzativi della giunta regionale. Provvedimenti di potenziamento per fare fronte alla ricostruzione post alluvione e indirizzi operativi”

Richiamate, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della citata deliberazione n. 468/2017; 

Vista, inoltre:

  • la determinazione del Direttore Generale Agricoltura, caccia e pesca n. 5643 del 25 marzo 2022, ad oggetto "Riassetto organizzativo della Direzione generale Agricoltura, caccia e pesca, conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa, in attuazione della deliberazione di Giunta regionale n. 325/2022";

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

  • il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 recante "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni";
  • la deliberazione di Giunta regionale n. 157 del 29 gennaio 2024 “Piano integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

Dato atto altresì che il provvedimento sarà soggetto a pubblicazione ulteriore, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3 del D.Lgs. 33/2013 come previsto nella Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013;

Attestato che il sottoscritto dirigente non si trova in alcuna situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata, infine, la regolarità amministrativa del presente atto:

determina
  1. di stabilire la necessità, per la campagna produttiva 2024, di eliminare le stoppie e le paglie di riso tramite abbruciamento, con il fine di contrastare le avversità sopracitate riducendone le potenzialità di diffusione e di inoculo (semi nel caso di infestanti, micelio svernate nel caso del brusone) e permettendone la gestione nella campagna produttiva successiva;
  2. di stabilire che gli abbruciamenti potranno avvenire solo nel rispetto del Piano qualità dell’aria (PAIR 2030) e della vigente normativa ambientale e di settore;
  3. di dare ampia divulgazione del presente provvedimento tramite i Bollettini di produzione integrata e biologica e il sito web regionale;
  4. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
  5. di pubblicare integralmente il presente atto sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna, al fine di garantirne la più ampia diffusione, dando atto che ne verrà data idonea informazione sul seguente sito:

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