n.170 del 15.07.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 476 – Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a garantire la capienza del fondo per l’editoria necessaria per la sopravvivenza delle testate locali sollecitando inoltre, di concerto con le organizzazioni di categoria, la generale riforma del settore, con particolare riferimento alle cooperative ed ai soggetti no-profit. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bessi, Iotti, Rossi Nadia, Poli, Marchetti Francesca, Cardinali, Mumolo, Prodi, Torri, Zoffoli, Montalti
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
in Emilia-Romagna la stampa locale quotidiana e periodica riveste un ruolo centrale per il pluralismo dell'informazione, per la democrazia, per la copertura delle notizie in aree geografiche e realtà sociali non toccate dall'informazione prodotta dai grandi media nazionali e per il controllo da parte dei cittadini dell'operato delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali, oltre a rappresentare una realtà estremamente significativa dal punto di vista occupazionale;
negli ultimi anni la crisi economica e finanziaria mondiale, e specificatamente la crisi del settore editoriale in Italia, hanno reso più difficile la vita delle piccole testate locali, in primo luogo di quelle delle società editoriali cooperative e no-profit impegnate a fronteggiare un mercato pubblicitario in asfissia ed una diminuzione costante del numero dei lettori e costrette, in molti casi, alla chiusura.
Considerato che
i governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi sette anni hanno diminuito di volta in volta l'entità del fondo per l'editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (passato da 506 milioni a 48 milioni), fino a rendere insignificante la sua congruenza economica; ciò sia per una generale tendenza al taglio delle spese dello Stato, sia, soprattutto, nel condivisibile tentativo di ridurre finanziamenti indiscriminati e sprechi, talora al centro di scandali mediatico-giudiziari di particolare clamore, che hanno sottoposto la procedura relativa al contributo pubblico all’editoria a stringenti controlli, tanto che oggi a ricevere i contributi per l'editoria sono solo le testate edite da cooperative di giornalisti e poligrafici o associazioni no-profit, che abbiano assunto la maggioranza dei propri soci a tempo indeterminato.
Evidenziato che
stante questo quadro, il Governo ha retroattivamente tagliato i fondi per il 2013 e ulteriormente ridotto il Fondo per l'editoria per il 2014 e il 2015, portandolo a cifre tali da non garantire la sopravvivenza di oltre 20 testate locali che ne usufruiscono;
la scomparsa di questi giornali determinerebbe forti criticità sia per il deficit democratico che conseguirebbe al venire meno di una parte fondamentale dell’informazione locale ai cittadini, sia per le pesanti ricadute occupazionali dirette e legate all’indotto (aziende grafiche, tipografie, trasportatori ed in particolare le edicole che rappresentano una rete di vendita capillarmente diffusa, anche nelle aree più periferiche, e garantiscono il rapporto tra stampa locale, territorio e cittadini).
Impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo
affinché garantisca rapidamente al Fondo per l'editoria una capienza, per gli anni 2014 e 2015, tale da coprire le quote di contributo a cui le testate coinvolte hanno legittimamente diritto;
perché finalmente, di concerto con le organizzazioni di categoria editoriali, giornalistiche, poligrafiche e della distribuzione, si avvii quella riforma generale del settore che le stesse sollecitano da tempo, tesa a garantire il necessario pluralismo dell’informazione, a partire da un quadro normativo chiaro e certo dei contributi pubblici destinati alle testate edite da cooperative di giornalisti ed associazioni no-profit.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 25 giugno 2015