n.1 del 07.01.2021 periodico (Parte Seconda)

Oggetto: Legge 157/1992 e. L R. 8/1994. Deliberazione della Giunta regionale n. 660/2019. Contributi - in regime de minimis ai sensi del Reg. (UE) 1408/2013 - per l'utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia ai sensi della determina n. 20276/2019 del 7/11/2019. Revoca dei contributi concessi a determinati beneficiari per mancato rispetto delle prescrizioni e degli obblighi previste dal bando

IL TITOLARE DELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA CON DELEGA DI FUNZIONI DIRIGENZIALI

Richiamate:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;

Visto l'art. 13, comma 1, della L.R. n. 8/1994, come da ultimo modificata con la predetta L.R. n. 1/2016, a norma del quale la Regione, conformemente alla disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato, determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi di cui all’art. 15, comma 1, della Legge n. 157/1992 con riferimento prioritario agli interventi di valorizzazione ambientale di cui all'art. 12 della medesima L.R. n. 8/1994, di conservazione delle specie di fauna selvatica e di tutela dei fondi rustici sottoposti a particolare pressione “faunistico-venatoria” causata dalla presenza e dal prelievo venatorio di ungulati, ed avendo riguardo all'estensione dei fondi rustici e agli indirizzi colturali ivi praticati;

Richiamata la deliberazione n. 660 del 29 aprile 2019, pubblicata nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna n. 166 del 29 maggio 2019, con la quale la Giunta regionale ha, tra l’altro, disposto:

- di approvare uno specifico Avviso pubblico per la presentazione delle domande di accesso ai contributi ai proprietari o conduttori dei fondi inclusi nel piano faunistico-venatorio regionale ai fini della gestione programmata della caccia, così come previsto all’art. 15 della Legge statale 157/1992 e recepito dalla L.R. 8/1994 all’art. 13, nella formulazione di cui all'Allegato parte integrante della predetta deliberazione e nei relativi propri allegati, nel quale sono definiti tra l'altro l’ammontare degli aiuti, i criteri e le modalità applicative;

- di destinare all’attuazione dell'Avviso pubblico di cui al predetto atto le risorse pari ad Euro 100.000,00 stanziate sul capitolo U78148 “Contributi a imprese per interventi connessi all'utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia (art.15, L. 11 febbraio 1992, n.157; art.13 L.R. 15 febbraio 1994, n.8)” del bilancio finanziario gestionale regionale 2019-2021 – anno di previsione 2019;

- di stabilire che il contributo venga riconosciuto in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 1408/2013 così come modificato dal Regolamento (UE) n. 316/2019, che fissa in Euro 20.000,00 il valore complessivo degli aiuti concedibili in “de minimis” ad una medesima impresa nell'arco di tre esercizi fiscali;

- richiamata la deliberazione n. 1717 del 14 ottobre 2019 pubblicata nel Bollettino Telematico della Regione Emilia-Romagna n. 387 del 27/11/2019 con la quale si è provveduto a differire al 13 novembre 2019 il termine per l’approvazione della graduatoria dei beneficiari e la concessione degli aiuti relativamente al citato avviso pubblico di cui alla deliberazione n. 660/2019;

Richiamata infine la determinazione dirigenziale n. 20276 del 7 novembre 2019 “L. n.157/1992 e L.R. 8/1994. Deliberazioni n. 660/2019 e n. 1717/2019. Contributi – in regime de minimis ai sensi del Reg. (UE) n. 316/2019 – per l’utilizzazione dei fondi rustici ai fini della gestione programmata della caccia. Approvazione graduatorie. Concessione degli aiuti e contestuale impegno di spesa”, con la quale sono stati concessi aiuti, tra l’altro, alla ditta Funi Sorelle S.A.S. di Gotti Domenico e C. Società agricola per un importo concedibile di euro 900,50.

Richiamati, i sotto citati punti dell’Avviso pubblico approvato con la deliberazione n. 660/2019 più volte citata:

- punto 3. “Interventi ammissibili”, con il quale si stabilisce che l’aiuto è riferito all’estensione complessiva del podere utilizzato per la gestione programmata della caccia, rientrante negli Ambiti Territoriali di caccia, ivi comprese le Zone di rispetto nelle quali si pratica l’esercizio venatorio ad una o più specie e nelle Aree Contigue ai Parchi regionali nelle quali è consentito l’esercizio dell’attività venatoria, unitamente all’assunzione da parte del richiedente, per la stagione venatoria 2017-2018, degli impegni di mantenimento e/o conservazione ambientale di seguito elencati:

a) Recupero e mantenimento di aree aperte in territori vocati alla presenza degli ungulati di alta collina e montagna

b) Tutela degli ambienti idonei alla sosta, al rifugio, all'alimentazione, alla nidificazione della fauna selvatica, attraverso la conservazione di:

- siepi, anche alberate, alberi isolati o in filare o in piccoli gruppi in pianura

- maceri e stagni in pianura

- laghetti, stagni e punti di abbeverata in collina e montagna

c) Mantenimento di prati polifiti permanenti in pianura

d) Mantenimento di bacini di risaia allagati con stoppie dopo la raccolta del riso

Si considerano zone di pianura quelle a nord delle strade statali n. 9 Emilia (e dell’Autostrada A14 a partire dell’intersezione di questa con la S. n. 9 “Emilia per il territorio della Provincia di Rimini) e zone di collina quelle a sud delle stesse.

- punto 4. “Entità del contributo, superficie interessata e prescrizioni”, con la quale si stabilisce che il contributo riconoscibile viene calcolato, con riferimento a quanto indicato in domanda dal richiedente, sommando i seguenti valori:

- una quota riferita all’estensione complessiva del fondo destinato alla gestione programmata della caccia nello specifico ambito di riferimento;

- una quota riferita ai diversi tipi di impegni assunti per la conservazione ed il mantenimento ambientale di cui al precedente punto 3 dell’avviso pubblico stesso;

- punto 5. “Obblighi e vincoli”, con il quale si stabilisce che l’impresa beneficiaria deve rispettare tutte le prescrizioni e gli obblighi di cui al bando e rendersi disponibile a sopralluoghi e monitoraggi da parte di personale autorizzato dalla Regione;

- punto 9 “Liquidazione del contributo”, con il quale si stabilisce, fra l’altro, che:

- il Servizio Territoriale competente provvederà entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’atto di concessione, ai controlli in loco per verificare il rispetto degli impegni assunti;

- il mancato rispetto anche di un solo impegno assunto dà luogo alla revoca integrale del complessivo contributo concesso;

- dopo aver esperito i controlli in loco, verificato la regolarità contributiva del beneficiario e ad avvenuta acquisizione della “dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta d’acconto del 4% irpef/ires sui contributi concessi dalla regione ad imprese in conto esercizio”, il Servizio Territoriale competente provvederà a redigere specifici atti - da trasmettere al Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca entro 30 giorni dalla conclusione dei controlli stessi – contenenti i relativi esiti e definendo, tra l'altro, le eventuali revoche da disporre, evidenziando le relative motivazioni e gli esiti del contradditorio effettuato ai sensi della normativa in materia di procedimento amministrativo;

- gli atti di liquidazione e di revoca verranno assunti dal Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca.

- punto 11. “Revoche e sanzioni”, con il quale si stabilisce che la revoca dell’aiuto concesso, anche se già erogato, sarà disposta con atto formale del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca della Regione nei casi specificatamente previsti nel bando stesso;

Richiamata, la determinazione n. 12694 del 22 luglio 2019 con cui il Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Bologna prende atto che il beneficiario Funi Sorelle S.A.S. di Gotti Domenico e C. Società agricola non ha rispettato tutte le prescrizioni e gli obblighi previsti dall’avviso pubblico approvato con la deliberazione n. 660/2019:

Ritenuto, pertanto, opportuno provvedere con il presente atto:

- alla revoca del contributo concesso con determinazione n. 20276/2019 di Euro 900,50 a favore del predetto beneficiario;

- all’autorizzazione del disimpegno - a norma di quanto previsto dal D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. – in quanto economia di spesa della somma di Euro 900,50 sull’impegno n. 8174/2019 assunto sul capitolo U78148 con determinazione n. 20276/2019;

Richiamato il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

Viste:

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna. Abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4", per quanto applicabile;

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 30 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2020-2022 (Legge di stabilità regionale 2020)”;

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 31 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

- la L.R. 31 luglio 2020, n.4 “Assestamento e prima variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020-2022” pubblicata nel BURERT del 31/7/2020, n.268;

- la Deliberazione della Giunta regionale n. 2386 del 9 dicembre 2019 avente ad oggetto: “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2020–2022 e ss.mm.ii.;

Visti:

- il D.lgs. 14 marzo 2013 n.33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 83 del 21 gennaio 2020 recante “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020-2022” ed in particolare l’allegato D) recante la nuova “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

Vista la L.R. del 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modificazioni;

Richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416, in data 29 dicembre 2008, recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007." e successive modifiche ove applicabile;

- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

- n. 1059 del 3 luglio 2018 recante “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'Anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 733 del 25 giugno 2020 “Piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2019/2021. Proroga degli incarichi dei Direttori Generali e dei Direttori di Agenzia e Istituto in scadenza il 30/06/2020 per consentire una valutazione d’impatto sull’organizzazione regionale del programma di mandato alla luce degli effetti dell’emergenza COVID-19. Approvazione.”;

Richiamate inoltre le determinazioni dirigenziali del Responsabile del Servizio Attività Faunistico venatorie e Pesca:

- n. 11786/2019 recante “Delega di funzioni dirigenziali alla titolare della Posizione Organizzativa Q0001495 "Pianificazione faunistica e osservatorio per la gestione della fauna selvatica", così come rettificata dalla determinazione dirigenziale n. 12062/2019;

- n. 18358 recante “Proroga delle deleghe di funzioni dirigenziali”;

Attestato che la sottoscritta Posizione Organizzativa non si trova in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina

1) di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa, che costituiscono pertanto parte integrante e sostanziale del presente dispositivo;

2) di prendere atto della determinazione n. 12694 del 22 luglio 2019 con la quale il Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Bologna propone la revoca del contributo concesso al beneficiario Funi Sorelle S.A.S. di Gotti Domenico e C. Società agricola di euro 900,50;

3) di disporre la revoca totale del contributo concesso all’azienda citata;

4) di accertare, autorizzandone il disimpegno - a norma di quanto previsto dal D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii., la somma complessiva di Euro 900,50, in quanto economia di spesa, con riferimento all’impegno n. 8174/2019, assunto sul capitolo U78148 con determinazione n. 20276/2019;

5) di dare atto che, per quanto non espressamente previsto dal presente atto, si rinvia a quanto disposto nella citata delibera n. 660/2019;

6) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

7) di disporre la pubblicazione in forma integrale del presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che si provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura e Pesca.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina