n. 267 del 05.12.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2739 - Risoluzione proposta dai consiglieri Alessandrini, Donini, Naldi, Grillini, Monari, Pariani, Bonaccini, Montanari, Piva, Mazzotti e Fiammenghi sui canoni annui per le concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative a seguito dell'entrata in vigore della direttiva Bolkestein
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
a seguito dell’entrata in vigore della Direttiva Bolkestein sulla libera circolazione dei servizi fra Stati, e nel quadro del complessivo riordino delle norme sulle concessioni demaniali, l’Italia ha provveduto con L. 296 del 2006 (Finanziaria 2007) a modificare le modalità di determinazione dei canoni annui per le "concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei per i quali si applicano le disposizioni relative alle utilizzazioni del demanio marittimo" a partire dal 1/1/2007.
Tale revisione mira a passare da una valutazione tabellare del valore del bene ad una stima di mercato dello stesso, determinando in tal modo ingenti aumenti del canone dovuto, che in alcuni casi superano il 300%.
Evidenziato che
le stime di valore sono state effettuate utilizzando i parametri dell'Osservatorio mercato immobiliare, basati su parametri di zone limitrofe con differenti caratterizzazioni turistiche e commerciali.
Inoltre la determinazione e riscossione dei canoni appare fortemente differenziata nelle varie aree territoriali, creando distorsioni nella concorrenza, mentre la determinazione delle aree da includere o escludere resta incerta e non fondata su parametri oggettivi.
Sottolineato che
un aumento così consistente, per di più calato in un contesto di crisi come quello attuale, mette in seria difficoltà le imprese che hanno i beni incamerati e rischia di produrre ripercussioni molto negative sull’economia dei territori rivieraschi della nostra Regione.
Ancora oggi sono molti i contenziosi aperti dagli operatori sia avanti il giudice amministrativo sia avanti il giudice ordinario, di contro ad un esborso economico che, viste anche le limitate dimensioni che spesso caratterizzano questa tipologia di aziende, rischia di essere insostenibile.
Invita la Giunta ad intervenire presso il Governo per
richiedere la rateizzazione dei pagamenti dovuti dagli operatori e la sospensione delle esecuzioni sulle situazioni attualmente aperte che, nel caso di mancato pagamento delle cartelle esattoriali, rischiano di determinare la chiusura di molte imprese.
Sollecitare presso il Governo l’apertura di un Tavolo sul tema che coinvolga le Regioni e le associazioni di categoria, al fine di una rideterminazione più equa dei criteri di individuazione del canone e dei parametri OMI.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 20 novembre 2012