n.296 del 18.11.2015 periodico (Parte Seconda)
Avviso di deposito, ai sensi degli artt. 27 e 27bis della L.R. 20/2000, della Variante specifica di aggiornamento della cartografia del dissesto del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Parma adottata con delibera di Consiglio provinciale n. 57/2015
Si rende noto che, con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 57 del 19/10/2015, è stata adottata la Variante specifica di aggiornamento della cartografia del dissesto del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Parma, ai sensi degli artt. 27 e 27bis della L.R. 20/2000.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 27, V comma, della L.R. n. 20/2000, copia dell’atto deliberativo e della relativa documentazione sono depositati per la libera consultazione presso la sede dell’Amministrazione provinciale di Parma e presso la Regione Emilia-Romagna.
Una copia della Variante è depositata anche presso l’Assemblea Legislativa della stessa Regione, ai sensi degli artt. 22 e 40 quinquies della L.R. 20/2000, in quanto la Variante contiene proposte di modifica cartografica al PTPR.
La documentazione è altresì consultabile online sul sito web della Provincia di Parma www.provincia.parma.it - Servizio Programmazione e Pianificazione Territoriale, e della Regione www.regione.emilia-romagna.it.
Ai sensi dell'art. 5 comma 6 della L.R. 20/2000, il presente avviso di deposito ha validità anche ai fini della procedura di Valutazione di sostenibilità del piano e sostituisce gli analoghi adempimenti previsti dal D.Lgs. 152/2006 in merito alla valutazione ambientale strategica (VAS) del piano adottato.
Il deposito avrà la durata di sessanta giorni consecutivi (ai sensi del comma 3 dell’art. 27bis della L.R. 20/2000), a partire dalla data di pubblicazione del presente avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 27, 6° comma, della L.R. 20/2000, ed entro la scadenza dello stesso termine potranno fare osservazione i seguenti organismi:
a) gli enti e organismi pubblici,
b) le associazioni economiche e sociali e quelle costituite per la tutela di interessi diffusi,
c) i singoli cittadini nei confronti dei quali le previsioni del piano adottato sono destinate a produrre effetti diretti.