n.254 del 29.08.2013 (Parte Seconda)

Interventi urgenti di messa in sicurezza finalizzati a mitigare le conseguenze degli eventi meteorologici del novembre 2012 che hanno colpito il territorio della regione Emilia-Romagna

IL PRESIDENTE

IN QUALITÀ DI COMMISSARIO DELEGATO

ai sensi del D.P.C.M. 23 marzo 2013

Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile” e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343 convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture proposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”;

Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59 convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2012, n. 100 “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”;

Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (“Legge di stabilità 2013”) ed in particolare l’art. 1, comma 548;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 marzo 2013 “Ripartizione delle risorse di cui all’art. 1, comma 548 della legge 24 dicembre 2012, n. 228”;

Visto il decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito con modificazioni dalla legge 1 agosto 2012, n. 122 “Interventi urgenti in favore delle aree colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle Province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova Reggio nell’Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012”;

Vista la legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile”;

Premesso che:

- con nota del Presidente della Regione Emilia-Romagna, prot. PG.2012.279558 del 28 novembre 2012, è stata presentata al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile formale richiesta di dichiarazione di stato di emergenza per il territorio della Regione Emilia-Romagna interessato da eventi alluvionali,dissesti e mareggiate nel periodo 31 ottobre – 12 novembre 2012;

- con D.P.C.M. 23 marzo 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 71 del 25/3/2013, sono state ripartite le risorse individuate nella misura di 250 milioni di euro per l’anno 2013 dall’art. 1, comma 548, della legge n. 228/2012 per l’incremento del Fondo di Protezione Civile di cui all’art. 6, comma 1 del decreto-legge 3 maggio 1991, n. 142, convertito, con modificazioni dalla legge 3 luglio 1991, n. 195, destinate a finanziare gli interventi in conto capitale nelle regioni e nei comuni interessati dagli eventi di cui sopra;

- l’Allegato 1 al D.P.C.M. 23 marzo 2013 sopra citato contiene la Tabella di riparto dei fondi ex art. 1, comma 548, della L. n. 228/2012 alle regioni interessate, da cui risultano destinate alla Regione Emilia-Romagna le risorse quantificate in euro 8,8 milioni;

- con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio del Consigliere giuridico prot. n. CG/0019857 del 29/03/2013 è stata data comunicazione della pubblicazione del D.P.C.M. 23/3/2013, chiedendo al contempo al Ministero dell’Economia e delle Finanze la tempistica per la messa a disposizione delle risorse assegnate, anche in termini di cassa, nonché di fornire le indicazioni circa l’eventuale assoggettamento degli importi in parola ai tagli lineari relativi agli accantonamenti disposti in applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’art. 16, comma 3, D.L. n. 98/2011, convertito con modificazioni, dalla L. n. 111/2011 e per l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale dell’8/10/2012, n. 223;

- con successiva nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile prot. DPC/ABI/34687 del 7 giugno 2013 è stato comunicato l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 5757 della somma di 2.200.000 euro, pari ad un quarto dell’importo di 8.800.000 euro previsto dal D.P.C.M. 23 marzo 2013, nonché l’erogazione delle restanti risorse nel corrente esercizio finanziario;

Dato atto, ai sensi dell’art. 1, comma 548 della L. n. 228/2012 e dell’art. 1, comma 2, del D.P.C.M. 23 marzo 2013, che i Presidenti delle regioni interessate operano in qualità di commissari delegati con i poteri e le modalità di cui al decreto-legge n. 74/2012, convertito, con modificazioni, dalla L.n. 122/2012;

Ritenuto necessario procedere alla realizzazione degli interventi urgenti sulle opere di regimazione e di difesa idraulica e sui versanti e di difesa della costa finalizzati alla messa in sicurezza nonché alla mitigazione delle conseguenze degli eventi in parola;

Ritenuto inoltre, per fronteggiare le conseguenze degli eventi calamitosi del novembre 2012, di avvalersi dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, delle strutture competenti della Regione Emilia-Romagna facenti capo alla Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa e degli enti locali interessati;

Visti:

- l’Allegato 1 - Tabelle interventi, parte integrante e sostanziale della presente ordinanza, che contiene l’elenco degli interventi urgenti sulle opere di regimazione e di difesa idraulica e sui versanti e di difesa della costa finalizzati alla messa in sicurezza e alla mitigazione delle conseguenze degli eventi alluvionali, dissesti e mareggiate verificatesi nel novembre 2012, nonché l’individuazione dei soggetti attuatori degli interventi medesimi articolato in:

  • - Tabella 1 - Interventi di somma urgenza e urgenti eseguiti e da eseguire – stralcio 2.200.000,00 euro;
  • - Tabella 2 – Interventi urgenti da eseguire il cui avvio è subordinato alla effettiva disponibilità delle risorse;

- l’Allegato 2 - Disposizioni procedurali per l’attuazione degli interventi, parte integrante e sostanziale della presente ordinanza che definisce le disposizioni procedurali per l’attuazione, la rendicontazione e la liquidazione degli interventi di cui all’Allegato 1;

Dato atto che gli interventi di cui al sopra citato Allegato 1 sono stati individuati attraverso un lavoro coordinato e condiviso tra tutti i soggetti pubblici interessati;

Ritenuto pertanto:

- di assicurare la copertura finanziaria per l’importo di € 2.200.000,00 degli interventi di cui alla Tabella 1 dell’Allegato 1, a valere sulle risorse provenienti dal Fondo di protezione civile di cui all’art. 6, comma 1 del D.L. n. 142/1991, convertito con modificazioni dalla L. n. 195/1991 come incrementato per l’anno 2013 dall’art. 1, comma 548, L. n. 228/2012, già confluite nell’apposita contabilità speciale all’uopo istituita n. 5757, come risulta dalla citata da nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri prot. DPC/ABI/34687 del 7 giugno 2013;

- di approvare in sola linea tecnica, per le ragioni sopra indicate, gli interventi di cui alla Tabella 2 dell’Allegato 1 per l’importo di € 6.600.000,00;

Evidenziato che il presente atto va trasmesso alla Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna ai fini del controllo preventivo di legittimità previsto dall’art. 3, comma 1, lett. c-bis, della L. n. 20/1994;

Dato atto dei pareri allegati

DISPONE

per le ragioni espresse in parte narrativa che qui si intendono integralmente richiamate

1) di evidenziare che lo scrivente, per fronteggiare le conseguenze degli eventi calamitosi del novembre 2012, si avvale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, delle strutture competenti della Regione Emilia-Romagna facenti capo alla Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa e degli enti locali interessati;

2) di approvare l’Allegato 1 - Tabelle interventi, parte integrante e sostanziale della presente ordinanza, che contiene l’elenco degli interventi urgenti sulle opere di regimazione e di difesa idraulica e sui versanti e di difesa della costa finalizzati alla messa in sicurezza e alla mitigazione delle conseguenze degli eventi alluvionali, dissesti e mareggiate verificatesi nel novembre 2012, nonché l’individuazione dei soggetti attuatori degli interventi medesimi articolato in:

- Tabella 1 - Interventi di somma urgenza e urgenti eseguiti e da eseguire - stralcio 2.200.000 euro;

- Tabella 2 - Interventi urgenti da eseguire il cui avvio è subordinato alla effettiva disponibilità delle risorse;

3) di approvare l’Allegato 2 - Disposizioni procedurali per l’attuazione degli interventi, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento che definisce le disposizioni procedurali per l’attuazione, la rendicontazione e la liquidazione degli interventi di cui all’Allegato 1;

4) di assicurare la copertura finanziaria per l’importo di € 2.200.000,00 degli interventi di cui alla Tabella 1 dell’Allegato 1, a valere sulle risorse provenienti dal Fondo di protezione civile di cui all’art. 6, comma 1 del D.L. n. 142/1991, convertito con modificazioni dalla L.n. 195/1991 come incrementato per l’anno 2013 dall’art. 1, comma 548, L. n. 228/2012, già confluite in apposita contabilità speciale all’uopo istituita n. 5757, come da nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile - Ufficio V Amministrazione e Bilancio - Servizio Affari Finanziari prot. DPC/ABI/34687 del 7 giugno 2013;

5) di approvare in sola linea tecnica gli interventi di cui alla Tabella 2 dell’Allegato 1 per l’importo di € 6.600.000,00;

6) di inviare la presente ordinanza ed i relativi Allegati 1 e 2 alla Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna per il controllo preventivo di legittimità ai sensi della legge n. 20 del 1994;

7) di pubblicare la presente ordinanza ed i relativi Allegati 1 e 2 nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT) e sul portale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile.

Il Commissario Delegato

Vasco Errani

ALLEGATO 2

DISPOSIZIONI PROCEDURALI PER L’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI

1. Disposizioni generali

I soggetti attuatori provvedono alla realizzazione degli interventi previsti nell’Allegato 1 nel rispetto delle normative nazionale e regionale vigenti in materia di lavori pubblici, delle disposizioni previste da altre normative di settore e delle presenti disposizioni.

Al fine di imprimere la massima celerità all’esecuzione delle opere e dei lavori, i soggetti attuatori si avvalgono delle procedure d’urgenza previste dall’ordinamento vigente.

Per gli interventi realizzati direttamente dai Servizi Tecnici di Bacino afferenti alla Direzione Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa della Regione Emilia-Romagna si applicano le disposizioni di cui alla determinazione del Direttore Generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa n. 6200/2000, come modificata con determinazione n. 368/2010, ad eccezione di quelle riferite al Responsabile del Servizio Protezione Civile; pertanto l’approvazione di progetti, atti e documenti ivi previsti è effettuata dai competenti dirigenti del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica o dei Servizi Tecnici di Bacino territorialmente competenti sulla base del riparto delle competenze specificate in detta determinazione.

2. Conferenza dei servizi

Al fine di acquisire gli assensi comunque denominati sui progetti, i soggetti attuatori possono ricorrere alla conferenza di servizi la cui convocazione, anche per via telematica, deve pervenire alle amministrazioni interessate sette giorni prima della convocazione.

Qualora alla conferenza di servizi il rappresentante di un'amministrazione invitata sia risultato assente o, comunque, non dotato di adeguato potere di rappresentanza, la conferenza delibera prescindendo dalla sua presenza e dalla adeguatezza dei poteri di rappresentanza dei soggetti intervenuti. Il dissenso manifestato in sede di conferenza di servizi deve essere motivato e recare, a pena di inammissibilità, le specifiche indicazioni progettuali necessarie al fine dell'assenso.

I pareri, visti, nulla-osta e atti di assenso comunque denominati relativi agli interventi, che si dovessero rendere necessari, anche successivamente alla conferenza di servizi di cui sopra, in deroga all’art. 16, commi 1, 2, 3 e 4, della L. n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, devono essere resi dalle amministrazioni entro dieci giorni dalla richiesta e, qualora entro tale termine non siano resi, si intendono acquisiti con esito positivo.

3. Termine per l’affidamento e l’ultimazione degli interventi

Gli interventi devono essere affidati entro 120 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza di approvazione del presente Allegato 2 nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e devono essere ultimati entro 12 mesi successivi all’affidamento.

4. Prezziari regionali

I soggetti attuatori, nel valutare la congruità della spesa relativa al singolo intervento, devono fare riferimento, a seconda della tipologia di intervento da eseguire, agli elenchi regionali dei prezzi consultabili nel sito internet della Regione Emilia-Romagna: http://territorio.regione.emilia-romagna.it/osservatorio/prezzari

Per le voci non presenti nei prezziari regionali, si provvede all’analisi prezzi ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006 e relativo regolamento di attuazione.

5. Spese generali e tecniche

Relativamente alle attività connesse alla realizzazione degli interventi, sarà compito dei soggetti attuatori quantificare ed approvare i relativi oneri sostenuti, articolati per categoria di spesa il cui importo, comprensivo degli oneri riflessi, non potrà superare, a valere sulle risorse assegnate, il 10% dell'importo netto degli interventi a base di gara e/o degli interventi da eseguirsi in economia e delle eventuali indennità di espropriazione, così come riportati nel progetto approvato. Analoga procedura di quantificazione ed approvazione dovrà essere seguita dai soggetti attuatori a conclusione dell'eventuale procedimento d’esproprio.

Rientrano nel limite del 10% di cui sopra:

  • le spese tecniche relative alla progettazione, alle conferenze dei servizi, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, esecuzione, assistenza giornaliera e contabilità;
  • le spese per relazioni tecniche (relazioni geologiche, geognostiche e geotecniche non connesse alla esecuzione di sondaggi; relazioni idrogeologiche, idrauliche, archeologiche, sismiche, statiche, di interpretazione dati, ecc.), collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici;
  • le spese per rilievi topografici e per restituzione di elaborati grafici, cartacei ed informatici;
  • le spese per attività di consulenza e di supporto;
  • le spese per commissioni giudicatrici e spese di gara, ivi comprese le spese per pubblicità.

Il 10% di cui sopra non costituisce una percentuale fissa ma un limite massimo; pertanto le singole voci ivi rientranti devono essere quantificate e giustificate sulla base di parametri e tariffe previste dalla normativa vigente. Ove tale percentuale non fosse sufficiente alla copertura degli oneri sopraindicati, le somme eccedenti sono poste a carico dei soggetti attuatori.

Gli oneri suindicati, concernono le attività svolte direttamente o indirettamente dai soggetti attuatori dalla fase progettuale al collaudo.

A valere sulle risorse assegnate sono riconosciuti, nel limite di legge pari al 2% dell’importo netto dei lavori a base di gara o di quello concordato con l’impresa esecutrice in caso di affidamento diretto ai sensi di legge, i soli compensi incentivanti, comprensivi degli oneri previdenziali ed assistenziali a carico del soggetto attuatore, per gli incarichi di cui all’art. 92, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006, quando tali incarichi vengano espletati direttamente dagli uffici tecnici dei soggetti attuatori o da questi affidati agli uffici consortili di cui all’art. 90, comma 1, lett. b), del citato decreto legislativo n. 163/2006. Qualora gli incarichi vengano affidati dai soggetti attuatori agli organismi di altre pubbliche amministrazioni ai sensi dell’art. 90, comma 1, lett. c), del medesimo decreto, è riconosciuta la copertura finanziaria sia dei compensi incentivanti ai dipendenti di queste ultime nel limite del 2% sopraindicato, sia delle eventuali ulteriori spese documentate e concordate, prima dell’affidamento dell’incarico, tra le amministrazioni pubbliche affidatarie e i soggetti attuatori. La percentuale del 2% e le eventuali ulteriori spese, ammissibili nella sola fattispecie sopra indicata, costituiscono quota parte del 10% di cui sopra.

Resta fermo che, qualora il regolamento del soggetto attuatore preveda, per i compensi incentivanti, una percentuale inferiore al 2%, si dovrà fare riferimento al limite indicato in detto regolamento.

A valere sulle risorse assegnate non è ammessa la copertura del costo del personale dipendente del soggetto attuatore per gli interventi di propria competenza istituzionale eseguiti in amministrazione diretta.

6. Perizie di variante

Fermo restando che la somma da liquidare al soggetto attuatore non può superare l’importo del finanziamento assegnato, eventuali economie, derivanti sia da ribassi di gara sia da risparmi di altre voci di spesa previste nel quadro economico, possono essere utilizzate dai soggetti attuatori per far fronte alle varianti in corso d’opera di cui all’art. 132 del decreto legislativo n. 163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni.

7. Monitoraggio degli interventi

Ai fini della rilevazione dello stato di avanzamento degli interventi, i soggetti attuatori devono provvedere alla compilazione on-line della Scheda di monitoraggio attraverso l’applicazione web “Tempo reale”, che si trova al seguente indirizzo internet: www.protezionecivile.emilia-romagna.it/aree-riservate/enti-attuatori.htm

La scheda di monitoraggio deve essere aggiornata in corrispondenza di due date prefissate: entro il 31 gennaio e il 31 luglio di ogni anno, fino al completamento dell’intervento.

La mancata compilazione della scheda di monitoraggio comporta la sospensione del pagamento dei finanziamenti assegnati.

8. Modalità di erogazione dei finanziamenti

Le risorse finanziarie sono gestite attraverso la contabilità speciale n. 5757, istituita presso la Banca d’Italia - Tesoreria Provinciale dello Stato - Sezione di Bologna ed intestata al “Presidente della Regione Emilia-Romagna - Commissario Delegato DPCM 23/3/2013”.

Fermo restando quanto stabilito dalla determinazione n. 6200/2000 e s.m., la somma spettante, nei limiti del finanziamento previsto per ciascun intervento, può essere liquidata, su richiesta del relativo soggetto attuatore, o in un’unica soluzione oppure con le seguenti modalità:

- acconto, pari al 35% della somma spettante, alla consegna dei lavori;

- due stati di avanzamento lavori (SAL), il cui importo complessivo, previo recupero proporzionale dell’eventuale acconto, non può superare l’85% della somma spettante;

- saldo, a seguito della certificazione della regolare esecuzione o del collaudo lavori e dell’approvazione della contabilità finale dei lavori e di tutte le altre spese connesse.

La richiesta della somma spettante deve essere effettuata tramite la compilazione di autocertificazioni, utilizzando esclusivamente l’applicazione web “Tempo reale” che si trova all’indirizzo internet: www.protezionecivile.emilia-romagna.it/aree-riservate/enti-attuatori.htm

Le autocertificazioni, una volta compilate e confermate, devono essere firmate ed inviate tramite il protocollo informatico interoperabile all’Agenzia regionale di protezione civile, quale struttura di supporto al Commissario delegato, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: Procivsegr@postacert.regione.emilia-romagna.it

All’adozione degli atti amministrativi di liquidazione delle somme spettanti provvede:

a) l’Agenzia regionale di protezione civile, per gli interventi realizzati dai entilocali individuati quali soggetti attuatori;

b) il Servizio Difesa del suolo, della costa e bonifica o il Servizio Tecnico di Bacino territorialmente competente (STB) della Regione Emilia-Romagna, per gli interventi realizzati direttamente dagli STB, ai sensi della determinazione del Direttore Generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa n. 6200/2000, s.m. Il Servizio regionale competente provvede ad adottare l’atto di liquidazione e a trasmetterlo all’Agenzia regionale di protezione civile, ai fini dell’emissione degli ordinativi di pagamento, unitamente alla seguente documentazione:

  • · originale e 1 copia della fattura;
  • · originale e 1 copia dello stato di avanzamento lavori;
  • · originale e 1 copia del certificato di pagamento;
  • · originale ed 1 copia del certificato di regolare esecuzione/collaudo;
  • · 2 copie del documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.);
  • · 2 copie conformi del contratto/atto aggiuntivo o di sottomissione;
  • · 2 copie della comunicazione del conto corrente dedicato ex art. 3 della L. n. 136/2010.

L’Agenzia regionale di protezione civile cura l’emissione degli ordinativi di pagamento delle somme spettanti per tutti gli interventi.

Per l’erogazione del finanziamento a valere sulle risorse allocate nei bilanci di altri enti o dei medesimi soggetti attuatori, questi ultimi provvederanno secondo le disposizioni organizzative ed amministrativo-contabili di riferimento.

9. Economie

Le eventuali economie maturate tornano nella disponibilità del Commissario delegato.

In caso di interventi cofinanziati, le spese e le eventuali economie maturate sono ripartite proporzionalmente alle diverse fonti di finanziamento. La percentuale di riparto si determina nel seguente modo:

importo del finanziamento assegnato, diviso l’importo totale previsto nel quadro tecnico-economico del progetto esecutivo dell’intervento, o di sua variante, al netto della quota - a carico del soggetto attuatore - eccedente il limite del 10% per spese generali e tecniche e/o il limite del 2% per compensi incentivanti.

10. Procedure di controllo

Fermi restando:

  • la responsabilità del soggetto attuatore in ordine al rispetto delle normative statale e regionale vigenti in materia di lavori pubblici e di altre normative di settore;
  • i controlli previsti dalla normativa regionale in materia di edilizia e da altre normative di settore ed eseguiti dalle strutture ordinariamente competenti;
  • l’Agenzia regionale di Protezione Civile, con il supporto del Servizio di Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica e dei Servizi Tecnici di Bacino della Regione Emilia-Romagna, provvede alla verifica a campione di carattere amministrativo – contabile edi congruità economica nella misura di almeno il 10% degli interventi finanziati.

Sono esclusi dalla verifica gli interventi realizzati dai Servizi Tecnici di Bacino della Regione Emilia-Romagna per la cui erogazione dei finanziamenti si provvede dietro presentazione della documentazione amministrativa, contabile e fiscale di cui al precedente punto 8 b).

La verifica è eseguita in base al metodo dalla casualità numerica, secondo le procedure definite con atto del Direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile.

La verifica di congruità economica è diretta ad accertare la congruità della spesa in riferimento ai prezzari regionali o, per le voci ivi non previste, attraverso l’analisi prezzi.

La verifica amministrativo - contabile è di carattere documentale, ovvero finalizzata ad accertare la veridicità delle dichiarazioni rese con le autocertificazioni nell’applicazione “Tempo reale” dai soggetti attuatori, i quali saranno tenuti ad esibire in loco o a trasmettere, su richiesta dell’Agenzia, copia conforme all’originale della documentazione amministrativa, contabile e fiscale specificata per estremi in dette dichiarazioni. Essa è diretta all’esame della seguente documentazione:

  • verbale di urgenza o di somma urgenza;
  • atto di eventuale affidamento all'esterno di incarichi di progettazione, direzione lavori, redazione di eventuale piano di sicurezza, eventuale collaudo;
  • progetto o perizia giustificativa dell'intervento e relativo atto di approvazione;
  • atto di affidamento degli interventi;
  • verbale di consegna dei lavori;
  • verbali delle eventuali sospensione e ripresa dei lavori;
  • atti di approvazione di eventuali perizie di variante;
  • certificato di ultimazione dei lavori redatto del direttore dei lavori;
  • conto finale dei lavori e relazione di accompagnamento con allegata documentazione;
  • certificato di regolare esecuzione e relativo atto di approvazione;
  • eventuale certificato di collaudo e relativo atto di approvazione;
  • fatture, parcelle o note pro-forma.

Ove in sede di verifica venissero accertate delle irregolarità, queste verranno segnalate al soggetto attuatore ai fini della loro rettifica o rimozione, ferme restando, in presenza di gravi irregolarità e qualora si rendesse necessaria, la decadenza totale o parziale del finanziamento assegnato e la restituzione di quanto eventualmente già percepito dal soggetto attuatore.

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