n.192 del 29.06.2016 periodico (Parte Seconda)
Conclusione della procedura di Screening concernente il progetto da realizzarsi in Comune di Fabbrico - Proponente: REVIFA S.p.A. Reggiana Viterie
Conclusione del procedimento - Decreto del Presidente della Provincia di Reggio Emilia n. 142 del 3/9/2015
La Provincia di Reggio Emilia, ai sensi dell'art. 10 comma 3 della Legge Regionale 9/99, comunica la decisione relativa alla procedura di Screening concernente il progetto "Trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m3 - Impianto di zincatura Zn-Ni". Il progetto interessa il territorio del Comune di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia.
Ai sensi del Titolo II della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni la Provincia di Reggio Emilia, in qualità di Autorità competente, con Decreto del Presidente della Provincia n. 142 del 3/9/2015, ha stabilito:
di escludere, ai sensi dell'art. 10, commi 1 e 2 della L.R. n. 9/99, il progetto "Trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m3 - Impianto di zincatura Zn-Ni", presentato da REVIFA S.p.A. Reggiana Viterie, dalla ulteriore procedura di VIA di cui al Titolo III della L.R. 9/99, in quanto l'intervento previsto, nel complesso, risulta ambientalmente compatibile, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:
- l'intervento dovrà essere realizzato e gestito secondo quanto previsto nel progetto e negli elaborati presentati ai fini della presente procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione d'Impatto Ambientale (screening);
- con riferimento alla qualità dell'aria, nel rispetto di quanto previsto nel progetto e nei criteri CRIAER, le emissioni provenienti dalle vasche della linea zincatura (punti di emissione E18-E19) dovranno essere dotate di un apposito sistema di abbattimento degli inquinanti (n. 2 filtri "scrubber" verticali d'abbattimento, uno per ciascuna emissione, con portata d'aria aspirata pari a 35.000 m3/h cadauno), allo scopo di garantire il trattamento dei fumi provenienti dalle cappe di aspirazione; inoltre, considerato che la zincatura in esame si configura come attività IPPC che sarà sottoposta ad Autorizzazione Integrata Ambientale, ciascuna emissione in atmosfera, tra cui anche l'emissione di Cromo totale, dovrà rispettare i range dei valori di emissione in atmosfera associati all'applicazione delle BAT o MTD (Migliori Tecnologie Disponibili), allo scopo di garantire nel complesso un'elevata protezione ambientale per l'attività in esame;
- ai fini della protezione delle acque, del suolo e della qualità dell'aria, oltre che per garantire le necessarie condizioni di sicurezza nell'ambiente di lavoro, dovranno essere scrupolosamente rispettate le modalità di gestione e di stoccaggio delle materie prime e dei prodotti chimici utilizzati nel ciclo produttivo, nonché dei reflui e rifiuti da esso derivanti, così come indicato nel progetto; a tal proposito si chiede di prevedere, prima dell'entrata in funzione dell'impianto, l'adozione di tutti i dispositivi di tutela ambientale, protocolli operativi e modalità gestionali necessari per evitare sversamenti accidentali o dispersioni di sostanze potenzialmente inquinanti nell'ambiente; particolare attenzione dovrà essere rivolta anche nella gestione delle sostanze chimiche tra loro potenzialmente incompatibili, anche al fine di evitare incidenti;
- in sede di Autorizzazione Integrata Ambientale la valutazione previsionale di impatto acustico dovrà essere implementata ed approfondita ripetendo le misure fonometriche ante operam in un periodo dell'anno in cui le attività industriali sono a pieno regime; dovranno altresì essere attentamente riconsiderate tutte le potenziali sorgenti sonore presenti presso l'impianto, e nel caso in cui fosse effettivamente riscontrata la presenza di sorgenti rumorose non adeguatamente considerate nella documentazione di Screening, lo Studio acustico dovrà essere opportunamente integrato; delle suddette valutazioni dovrà essere fornito formale riscontro in un'apposita relazione tecnica allegata all'AIA, predisposta da Tecnico competente in acustica ambientale; in seguito all'entrata in funzione dell'impianto in progetto dovrà essere eseguito un adeguato collaudo acustico, per verificare in fase d'esercizio l'effettivo rispetto dei limiti normativi;
- dovranno sempre essere rispettate le norme in materia di tutela e sicurezza dei lavoratori;
- resta fermo che prima della realizzazione dell'intervento in progetto dovranno essere acquisite e/o adeguate presso le Autorità competenti tutte le autorizzazioni, nulla osta, pareri e atti di assenso comunque denominati previsti dalle vigenti disposizioni di legge.