n.114 del 02.05.2018 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto 6202 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo ad adottare quanto prima il decreto sulle tariffe di specialistica ambulatoriale per rendere operativi ed effettivi i nuovi LEA e fare così in modo che il limite di età per l'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) passi da 43 a 46 anni, disponendo inoltre che la Regione Emilia-Romagna adotti immediatamente tutti gli atti di propria competenza per dare tempestivamente corso all'applicazione di detto provvedimento. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Prodi, Campedelli, Zappaterra, Montalti, Lori, Calvano, Iotti, Mori, Mumolo, Torri, Poli, Caliandro, Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Zoffoli
L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che
a numerose coppie della nostra regione che stanno effettuando trattamenti di procreazione medicalmente assistita (PMA) è stato comunicato che dal mese di dicembre 2017 i trattamenti non sarebbero stati più erogati a carico del Servizio sanitario nazionale nelle coppie che avessero già eseguito 3 cicli e nelle coppie con donne di 43 o più anni. Tali coppie hanno dunque dovuto sospendere un percorso lungo e molto delicato.
Il tema della bassa natalità rappresenta un problema per il nostro Paese, date anche le preoccupanti prospettive demografiche attestate dall’Istat.
Considerato che
con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2017 (recante “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”) con cui sono stati definiti i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), tutte le prestazioni necessarie nelle diverse fasi del percorso di procreazione medicalmente assistita, sia omologa (cioè con i gameti provenienti dalla coppia richiedente), sia eterologa (con gameti provenienti da una persona, uomo o donna, al di fuori della coppia) sono state inserite nel nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale (Allegato 4 al DPCM 12 gennaio 2017).
Tra le principali novità dei nuovi LEA vi è dunque l’individuazione di tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA), che saranno perciò erogate a carico del SSN in regime di assistenza specialistica ambulatoriale, nonché l’aumento del limite dell’età delle donne per l’accesso ai trattamenti (che passa dai 43 anni attualmente previsti ai 46 anni) e l’aumento del numero massimo di cicli che possono essere effettuati nelle strutture sanitarie pubbliche (che passano da 3 a 6).
Evidenziato che
tuttavia, l’articolo 64, comma 2, del citato DPCM subordina l’entrata in vigore delle disposizioni in materia di assistenza specialistica ambulatoriale alla data di pubblicazione del decreto di definizione delle tariffe massime delle prestazioni da parte del Ministro della salute, da adottarsi di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita l'Agenzia per i servizi sanitari regionali, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni.
Fino all’emanazione del decreto di definizione delle tariffe restano dunque in vigore i criteri individuati dalle singole Regioni, che per l’Emilia-Romagna sono quelli contenuti nella DGR n. 1487 del 2014, la quale stabilisce, quale criterio di accesso a carico del Servizio sanitario nazionale per i cicli di PMA di II e III livello, sia omologa che eterologa, l’età della donna fino al compimento del quarantatreesimo anno ed il numero di cicli che possono essere effettuati nelle strutture sanitarie pubbliche (massimo 3+3).
È passato più di anno dall’adozione dei nuovi LEA, ma questi continuano a non essere, di fatto, operativi per ciò che riguarda la procreazione medicalmente assistita ed i mesi di attesa fanno sì che molte delle donne che si stanno sottoponendo ai trattamenti si avvicinino o superino il limite di età previsto quale requisito per l’accesso alle prestazioni, vedendo sfumare un sogno importante come quello di poter avere un figlio.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
a sollecitare il Governo ad adottare quanto prima il decreto sulle tariffe di specialistica ambulatoriale per rendere operativi ed effettivi i nuovi LEA e fare così in modo che il limite di età per l’accesso alle tecniche di PMA passi da 43 a 46 anni.
A fare in modo che la Regione Emilia-Romagna adotti immediatamente tutti gli atti di propria competenza per dare tempestivamente corso all’applicazione del citato provvedimento.
Approvata a maggioranza dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 10 aprile 2018.