n.178 del 15.06.2016 periodico (Parte Seconda)
Approvazione schema di Protocollo di Intesa Regione Emilia-Romagna/Federsanità - ANCI concernente l'adesione al programma Italiastarbene
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la Legge 23 dicembre 1978, n. 833 “Istituzione del servizio sanitario nazionale”;
Visto il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria Richiamato l'art. 2 del D.Lgs. 502/1992, così come successivamente integrato e modificato, che prevede, tra l’altro, al comma 2, che spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;
Premesso che la Regione Emilia-Romagna, attraverso la propria L.R. 29 del 2004 e successive modifiche “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;
Considerato il principio ispiratore espresso dalla su citata Legge regionale all’art. 1 comma 2, lettera m) di leale collaborazione con le altre Regioni e con lo Stato, attraverso la promozione delle opportune forme di coordinamento;
Vista la Direttiva 24/UE del 9 marzo 2011 concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera;
Considerato che il Sistema Sanitario Italiano offre servizi e prestazioni riconosciuti dall’OMS come tra i migliori al mondo e l’Emilia-Romagna rappresenta una delle realtà più avanzate con punti di eccellenza fra le strutture ospedaliere;
Ritenuto che la qualità dei servizi sanitari unitamente alle risorse del territorio possano essere fonte di attrazione per coloro che intendono spostarsi dal loro paese di origine abbinando alla necessità di prestazioni sanitarie un soggiorno in località turistiche;
Considerato che il turismo sanitario può rappresentare un utile fattore di crescita per le strutture sanitarie e del sistema regionale considerando, anche, le importanti ricadute sul piano economico e delle relazioni internazionali;
Preso atto che Federsanità - ANCI, da sempre impegnata in progetti di promozione della salute e di crescita dei territori, ha intrapreso, in collaborazione con il gruppo internazionale iCom holding, l’iniziativa denominata “Italiastarbene” tesa a promuovere il settore sanitario italiano, il patrimonio culturale, economico ed enogastronomico al fine di incentivare il turismo della salute;
Dato atto che il programma “Italiastarbene” è dedicato alle migliori strutture ospedaliere italiane che offrono servizi nel settore della salute, delle cure e del benessere e fornisce tra l’altro informazioni sui servizi turistici correlati al soggiorno del paziente;
Dato atto che il Ministro della Salute, attraverso la lettera del 31 ottobre 2014, protocollo 2650/SPM/P, agli atti presso questa Amministrazione, ha espresso il suo apprezzamento e sostegno al programma Italiastarbene;
Ritenuto di partecipare al Programma di Federsanità - ANCI attraverso la stipula un Protocollo d’Intesa di cui all’allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, finalizzato alla promozione dell’offerta internazionale integrata dei servizi sanitari e turistici dell’Emilia-Romagna;
Ritenuto inoltre che lo stesso protocollo costituisca la cornice organizzativa per una collaborazione operativa fra le strutture sanitarie regionali e l’organizzazione che gestisce operativamente il programma Italiastarbene, da sviluppare tramite successivi atti;
Ritenuto, altresì, utile dare mandato alla Direzione generale Cura della persona, salute e welfare, competente in materia, di verificare l’eventuale modalità di partecipazione al progetto da parte del privato accreditato;
Ritenuto che l’attivazione di iniziative di collaborazione nella pubblica amministrazione al fine di promuovere le strutture del Servizio sanitario italiano rappresenta una sinergia che evidenzia le qualità del Ssn italiano che si distingue per le sue alte competenze e specialità, per le eccellenti strutture ospedaliere, per i costi nettamente competitivi e, ultimo ma non meno importante, per la fortissima attrazione che l’Italia suscita sul turismo internazionale, incrementandone le opportunità;
Ritenuto altresì di individuare per la prima fase sperimentale di realizzazione del progetto l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna e l’IRCCS Scienze Neurologiche dell’Azienda USL di Bologna;
Visti e richiamati:
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517" e successive modifiche;
- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale“ e successive modifiche, e nello specifico l’art. 1 comma 2, lettera m) di tale norma che esprime il principio ispiratore di leale collaborazione con le altre Regioni e con lo Stato, attraverso la promozione delle opportune forme di coordinamento;
Richiamate altresì:
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517" e successive modifiche;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;
- le proprie deliberazioni:
n. 1057/2006, n. 1663/2006, n. 1511/2011, n. 193/2015, n. 335/2015, n. 628/2015 e n. 270/2016;
n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche e integrazioni;
Visti:
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modificazioni, ed in particolare l’art. 12;
- la delibera di Giunta regionale n. 1621 del 11 novembre 2013 recante “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 66 del 25 gennaio 2016 avente per oggetto “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l'integrità. Aggiornamenti 2016-2018”;
Visto l’art. 15 Legge n. 241/1990 così come modificato dal D.L. n. 179/2012 convertito nella Legge n. 221/2012;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute
A voti unanimi e palesi
delibera:
1) di approvare lo schema del Protocollo di Intesa tra la Regione Emilia-Romagna e Federsanità - ANCI di cui all’allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, finalizzato alla promozione dell’offerta internazionale integrata dei servizi sanitari e turistici dell’Emilia-Romagna;
2) di dare atto che il Protocollo di Intesa di cui al precedente punto 1) sarà sottoscritto digitalmente dal Presidente della Regione Emilia-Romagna e dal Presidente di Federsanità - ANCI, ai sensi dell’art. 15, L. 241/1990 e s.m.;
3) di stabilire che le strutture individuate per l’attuazione del progetto nella sua prima fase sperimentale sono l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna e l’IRCCS Scienze Neurologiche dell’Azienda USL di Bologna;
4) di rimandare a successivi atti lo sviluppo della collaborazione operativa fra le strutture sanitarie regionali e l’organizzazione che gestisce operativamente il programma Italiastarbene;;
5) di dare mandato alla Direzione generale Cura della persona, salute e welfare di verificare l’eventuale modalità di partecipazione al progetto da parte del privato accreditato, al fine di promuovere le rispettive attività nel contesto internazionale;
6) di dare atto che dal presente provvedimento non derivano oneri a carico del bilancio regionale;
7) di dare atto che, ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. n. 33/2013, si provvederà agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati;
8) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.