n.411 del 27.12.2018 (Parte Prima)

Oggetto n. 7703 - Ordine del giorno n. 11 collegato all’oggetto 7567 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”. A firma dei Consiglieri: Rossi, Montalti, Prodi, Ravaioli, Torri, Bagnari, Taruffi, Marchetti Francesca, Calvano, Soncini, Zoffoli, Rontini, Pruccoli, Bessi, Boschini, Caliandro, Mori, Poli, Molinari, Zappaterra, Benati, Cardinali, Iotti

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la libertà di informazione, parte integrante della libertà di espressione, è un valore fondamentale della democrazia ed è tutelata dalla Costituzione italiana all’art. 21 “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Una forma di contributo pubblico al sistema editoriale è necessaria per garantire un pluralismo che il mercato, da solo, non è in grado di assicurare.

Le testate locali rappresentano un patrimonio di tutta la comunità, sia dal punto di vista dell’occupazione (10 mila posti di lavoro), che della pluralità delle voci, garantendo una capillare informazione di prossimità, vicina ai territori e ai cittadini, raccontando e documentando la vita della comunità.

Dato che

dal 2019, a causa di un emendamento del Governo alla Legge di Bilancio, verranno introdotti significativi tagli all'editoria. L'emendamento prevede infatti che siano "progressivamente ridotti fino alla loro abolizione" i contributi all'editoria.

Per l’annualità 2019 l’importo complessivamente erogabile a ciascuna impresa editoriale sarà ridotto del 20% della differenza tra l’importo spettante e 500 mila euro. Per il 2020 l’importo complessivamente erogabile a ciascuna impresa editoriale sarà ridotto del 50% della differenza tra l’importo spettante e 500 mila euro ed infine per il 2021 del 75% della differenza tra l’importo spettante e 500 mila euro.

La Federazione Nazionale Stampa Italiana ha lanciato un appello, accolto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affermando come il taglio del fondo per l’editoria causerebbe la perdita di voci fondamentali per i territori, difatti ad essere colpite sarebbero le agenzie e le emittenti locali. Con migliaia di posti di lavoro a rischio, oltre che un duro colpo al pluralismo e alla democrazia del nostro Paese.

Dato atto che

il Presidente Stefano Bonaccini, in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha affrontato il tema delle previste riduzioni per i prossimi anni dei contributi per l’editoria, esprimendo preoccupazione per le gravi conseguenze di tali misure e chiedendo un incontro con le Regioni al fine di avviare un confronto sul tema.

Sottolineato che

a beneficiare del Fondo, dopo la riforma avviata nel 2014, sono ora solo testate edite da cooperative di giornalisti, da fondazioni o enti morali, senza scopo di lucro e con l’obbligo per statuto di non suddividere eventuali utili tra i soci. Si tratta, per la quasi totalità, di testate di informazione locale e territoriale.

Evidenziato che

la Regione Emilia-Romagna ha approvato lo scorso anno una Legge dedicata all’editoria locale che si pone l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la crescita del sistema dell’informazione locale, favorendo e consolidando il pluralismo dei centri di informazione.

Facendo seguito all’approvazione della legge regionale n. 11 del 23 giugno 2017 “Sostegno all’editoria locale”, la Regione ha dato il via ad un bando con l'obiettivo di favorire le condizioni che garantiscano una informazione libera e plurale e scongiurare l’impoverimento del panorama dell’informazione locale, salvaguardando i livelli occupazionali e contrastando la precarizzazione del lavoro giornalistico e dell'intera filiera tecnica di produzione dell'informazione.

Impegna la Presidente dell’Assemblea legislativa

ad attivarsi con il Presidente della Camera e il Presidente del Senato al fine di scongiurare tagli improvvisi e unilaterali delle risorse previste dal Fondo editoria, avviando altresì in tempi celeri un tavolo di confronto sul tema.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 19 dicembre 2018

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