n. 154 del 10.11.2010 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 698 - Risoluzione: Legge n. 11 del 2005, articolo 5, comma 3. Osservazioni dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sulla Comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni “Iniziativa faro” Europa 2020 – L’Unione dell’Innovazione, COM (2010) 546 def. del 6 Ottobre 2010. (Approvata dalla I Commissione assembleare “Bilancio Affari generali ed istituzionali” in data 2 novembre 2010)
La I Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”
dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Visto l’articolo 38, comma 4, del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, nonché l’art. 6, comma 2, della legge regionale n. 16 del 2008;
Visto l’articolo 5, comma 3, della legge n. 11/2005;
Vista la Risoluzione dell’Assemblea legislativa n. 512 del 7 ottobre 2010 contenente “Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell’Unione Europea - Sessione comunitaria 2010”, in particolare le lettere a), b), c), f), g);
Vista la lettera del Presidente dell’Assemblea legislativa (prot. n. 29903 del 14.10.2010);
Vista la Comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni “Iniziativa faro” Europa 2020 - L’Unione dell’Innovazione, COM (2010) 546 def. del 6 Ottobre 2010;
Visto il parere reso dalla II Commissione Politiche economiche nella seduta del 28.10.2010 (prot. n. 31744 del 28.10.2010);
Vista la legge regionale n. 3/1999 “Riforma del sistema regionale e locale” in particolare l’articolo 60 “Attuazione delle funzioni delegate per lo sviluppo di programmi di trasferimento tecnologico”;
Vista la legge regionale n. 7/2002 “Promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico”;
Vista la legge regionale n. 4/2010 “Norme per l’attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno e altre norme per l’adeguamento all’ordinamento comunitario - legge comunitaria regionale per il 2010”, con riferimento al titolo I, capo II “Norme in materia di sportello unico per le attività produttive (SUAP)”;
Considerato che la suddetta Comunicazione costituisce una delle “iniziative faro” della Commissione europea che danno attuazione alla Strategia “Europa 2020”;
Considerato che la Sessione comunitaria 2010 dell’Assemblea legislativa ha messo in evidenza l’importanza delle “iniziative faro” della Strategia “Europa 2020” ed ha indicato questa Comunicazione come atto di interesse della Regione Emilia-Romagna in esito all’esame del Programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 (Risoluzione n. 512 del 7 ottobre 2010);
Considerati gli importanti obiettivi posti dalla Strategia “Europa 2020”, come richiamati dalla Comunicazione “L’Unione dell’Innovazione”, in particolare il raggiungimento dell’investimento in R&S pari al 3% del PIL entro il 2020, mettendo altresì in evidenza i potenziali risultati in termini occupazionali cui potrebbe portare il raggiungimento di questo obiettivo;
Considerato che la Comunicazione della Commissione europea mira a migliorare le condizioni generali e l’accesso ai finanziamenti per ricerca e innovazione, così da garantire che le idee innovative possano trasformarsi in prodotti e servizi nuovi in grado di stimolare crescita e occupazione e considerata l’importanza che avranno, a questo fine, i futuri regolamenti che disciplineranno i Fondi strutturali;
Considerato che la Comunicazione prelude all’adozione di futuri atti normativi in settori di interesse regionale;
Considerato altresì che la Comunicazione incide su materie di competenza regionale nei settori della ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi;
Premesso che il ruolo delle politiche regionali nel raggiungimento degli obiettivi dell’“Unione dell’Innovazione” appare fondamentale per la competitività e la coesione futura dell’intera Unione europea. Esse, infatti, in molte regioni europee si sono dimostrate estremamente efficaci per favorire la circolazione delle conoscenze e la generazione delle idee, nell’ambito dei diversi contesti socioeconomici e dei cluster produttivi;
Premesso inoltre che la dimensione regionale si è rivelata quella più appropriata per costruire il dialogo tra le Università e i centri di ricerca con le imprese, anche quelle di minori dimensioni, per promuovere e sostenere lo sviluppo di reti di collaborazione e di specifiche comunità tecnico scientifiche che, anche grazie alla loro interazione e collaborazione, alimentano ancora di più la generazione di idee di nuovi prodotti o di nuove soluzioni tecnologiche.
a) Si esprime in senso favorevole osservando quanto segue:
- Il ruolo delle politiche regionali non viene rimarcato con forza all’interno di quegli specifici punti del programma della Commissione in cui esso assume rilevanza strategica in relazione agli obiettivi;
- Con riferimento al punto 7 della Comunicazione, in modo particolare al punto 7.3 L’impegno di tutti per tradurre in realtà l’Unione europea dell’Innovazione, si accoglie favorevolmente il ruolo riconosciuto alle Regioni, laddove la Commissione europea mette in evidenza gli impegni che richiedono direttamente il coinvolgimento delle Regioni insieme allo Stato: dall’autovalutazione dei sistemi di ricerca e innovazione, al riesame dei programmi operativi cofinanziati dai Fondi strutturali, oltre al seguito e alla coerenza da garantire nell’elaborazione del programma nazionale di riforma.
b) Sulla base di quanto precede rileva l’opportunità di trasmettere la presente Risoluzione al Governo, per il tramite della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, quali osservazioni ai sensi dell’articolo 5, comma 3, della legge 11/2005, ai fini della formazione della posizione italiana.
c) Dispone l’invio>della presente Risoluzione alla Giunta della Regione Emilia-Romagna, per garantire il massimo raccordo tra gli organi della Regione nello svolgimento delle rispettive attività e competenze, assegnate dalla legge e dal regolamento.<p>
d) Impegna la Giunta a riferire alle competenti Commissioni assembleari circa il seguito dato all’“Unione dell’Innovazione” per gli aspetti che investono direttamente le Regioni insieme allo Stato, come evidenziati dalla Commissione europea nell’ambito degli impegni esplicitati al punto 7 e, in particolare, al punto 7.3: L’impegno di tutti per tradurre in realtà l’Unione europea dell’Innovazione.
e) Dispone l’invio>della presente Risoluzione, per opportuna conoscenza, al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati ai fini dell’inoltro alle competenti Commissioni parlamentari, ai parlamentari europei eletti in Emilia-Romagna e ai membri emiliano-romagnoli del Comitato delle Regioni, alle Assemblee legislative regionali italiane ed europee per favorire la massima circolazione delle informazioni sulle attività di partecipazione alla fase ascendente.<p>
Approvata all’unanimità nella seduta del 2 novembre 2010, ai sensi dell’articolo 38, comma 4 del Regolamento interno e dell’articolo 6, comma 2 della legge regionale n. 16 del 2008.