n.153 del 12.10.2011 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE: Oggetto n. 1779 - Risoluzione proposta dai consiglieri Donini, Bignami, Noè, Barbati, Meo, Alberto Vecchi, Sconciaforni, Mori, Costi, Pariani, Piva, Defranceschi, Zoffoli, Moriconi, Corradi, Villani, Alessandrini, Marani, Carini e Ferrari per impegnare la Giunta a porre in essere azioni atte a combattere l'endometriosi, patologia che colpisce le donne, ed in particolare per richiedere al Parlamento nazionale di riprendere la discussione delle proposte legislative assegnate
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’endometriosi è una patologia cronica importante, complessa e dolorosa che colpisce le donne, spesso in giovane età, alterandone non solo la salute, ma anche la fertilità. È sicuramente una patologia invalidante, ma non riconosciuta come tale e purtroppo ancora sottostimata sia dal punto di vista clinico, sia degli effetti sulla qualità della vita delle donne che ne sono affette.
Preso atto che
in Parlamento sono stati presentati vari disegni di Legge ultimo dei quali quello depositato alla Camera il 18 aprile 2010 (relatore on. Palagiano) che prevede:
- il riconoscimento dell’endometriosi come malattia sociale;
- la predisposizione di apposite linee guida per la cura e per l’individuazione di adeguati strumenti di informazione per medici e pazienti;
- l’introduzione di tariffe differenziate per il trattamento e la cura dell’endometriosi;
- l’istituzione di un registro nazionale per l’endometriosi gestito dall’Istituto Superiore di Sanità.
Questa proposta di legge è stata assegnata alla Camera il 29 novembre 2010, ma la discussione sembra essersi fermata sul tema dei finanziamenti dei maggiori oneri derivanti dalla sua applicazione.
Chiede al Parlamento nazionale
di riprendere la discussione sulla proposta di Legge per arrivare alla sua approvazione in tempi celeri.
Impegna la Giunta regionale
- ad effettuare un confronto tra le strutture che hanno maggiore esperienza nella diagnosi e trattamento dell’endometriosi per concordare percorsi diagnostico-terapeutici (PDT) atti ad una diagnosi più tempestiva e per mettere a punto le informazioni da diffondere a consultori, ginecologi e medici di medicina generale;
- ad individuare i centri di riferimento regionali per il trattamento dell’endometriosi costruendo una rete secondo il modello hub&spoke, e valutare gli indicatori di qualità dell’assistenza;
- a promuovere linee guida appropriate sulla diagnosi e terapia dell’endometriosi;
- a verificare, inoltre, in attesa di un provvedimento nazionale per l’esenzione della patologia, l’ipotesi di uno o più pacchetti di prestazioni da inserire nel nomenclatore tariffario della specialistica ambulatoriale per rendere più omogenei gli interventi a livello regionale e favorire l’accesso, rendendo più contenuta la partecipazione alla spesa da parte delle donne affette da endometriosi.
Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 settembre 2011