n.188 del 10.06.2020 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 238 - Risoluzione per impegnare la Giunta a costituire un fondo volto a ristorare i bilanci dei Comuni delle mancate entrate relative ai servizi educativi, scolastici e per l'infanzia, nonché di trasporto scolastico, e a prevedere forme di rimborso o di proroga della durata degli abbonamenti per gli studenti ed i lavoratori che non hanno potuto utilizzare a pieno gli abbonamenti annuali al TPL sospesi per l'emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Costa, Fabbri, Zappa-
terra, Tarasconi, Montalti, Costi, Pillati, Bessi, Caliandro, Rontini, Soncini, Rossi, Iotti, Bulbi, Sabattini, Marchetti Francesca

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la situazione determinata dalla diffusione del contagio da Covid-19 ha raggiunto proporzioni tali da essere ufficialmente dichiarata pandemia, assumendo le dimensioni di quella che dallo stesso Presidente del Consiglio è stata definita la tragedia più grave dal dopoguerra;

alla devastante crisi sanitaria – con il quotidiano tragico aggiornamento di numeri di contagiati e decessi che rappresentano persone e storie - si aggiunge anche la crisi economica che rischia di mettere in ginocchio il nostro sistema produttivo, con allarmanti stime sul fronte occupazionale;

la nostra Regione si è attivata fin dai primi allarmi, sia sul fronte strettamente sanitario, mettendo in atto tutte le possibili misure di contrasto e contenimento del contagio, sia sul piano economico, adottando nello stesso tempo anche provvedimenti graduali per contenere le ripercussioni che una crisi di tali proporzioni comporta su tutti gli altri ambiti.

Considerato che

la chiusura delle scuole due giorni dopo il primo caso positivo in Italia dimostra il rigore con cui ci si è approcciati a questa emergenza, garantendo nel contempo la continuità didattica attraverso le classi virtuali;

l’attenzione alla situazione economica delle famiglie è stata dimostrata attraverso un primo stanziamento di risorse straordinarie che serviranno ad azzerare le rette dei servizi per l'infanzia per la prima fase di chiusura di quegli stessi servizi.

Evidenziato che

numerosi Comuni hanno provveduto, per quanto di loro competenza, a sospendere o ridurre i pagamenti relativamente al periodo di erogazione interrotta dei servizi prescolari e dei servizi di mensa, trasporto ed aggiuntivi relativi alla scuola dell'obbligo (doposcuola, assistenza, educatori ed altro);

a fronte di queste iniziative volte all'equità ed alla vicinanza a famiglie ed alle loro quotidiane difficoltà che la crisi certamente non farà che acuire, i bilanci dei Comuni subiscono una mancata entrata significativa, tra l'altro a fronte di grave incertezza sull'effettivo gettito della fiscalità locale nei prossimi mesi. Detti servizi “sospesi” implicano però spese non comprimibili in termini di personale, gestione, utenze, manutenzioni e organizzazione;

anche numerosi soggetti privati, affidatari dei servizi pubblici nei medesimi settori, si trovano a loro volta a dover affrontare l'improvvisa interruzione delle proprie entrate, facendosi carico di tutto ciò che gli ammortizzatori sociali non sono in grado di attutire.

Sottolineato altresì che

sono numerosi gli studenti, normali utenti del TPL, che hanno dovuto interrompere la frequenza di scuole secondarie di secondo grado ed Università a fronte dell'interruzione dell'attività didattica e dei divieti di spostamento dopo aver pagato l’intero importo annuale dell'abbonamento al trasporto pubblico, spesso con una spesa paragonabile ad una mensilità d'affitto della loro famiglia.

Tutto ciò premesso e considerato

Impegna la Giunta regionale

a costituire un fondo - ulteriore rispetto al primo stanziamento previsto a favore dei Comuni a fronte del mancato incasso delle rette per gli asili nido - volto a ristorare i bilanci dei Comuni delle mancate entrate relative ai servizi educativi, scolastici e per l'infanzia, nonché di trasporto scolastico, sospesi per l'emergenza Covid-19: un fondo finalizzato cioè, da un lato, a coprire la mancata compartecipazione delle famiglie al costo di quei 
servizi che già per buona parte gravano sui bilanci comunali e che rappresentano un elemento distintivo delle politiche di coesione attuate nei nostri territori e, dall’altro, ad evitare che il mancato incasso delle rette per il trasporto scolastico venga riversato sulle imprese erogatrici del servizio in quanto aggiudicatarie dei relativi contratti di appalto;

a prevedere forme di rimborso o di proroga della durata degli abbonamenti per gli studenti ed i lavoratori che non hanno potuto utilizzare a pieno gli abbonamenti annuali al TPL a causa della chiusura dell'attività didattica o dell'attività lavorativa e connessi divieti di spostamento.

Approvata a maggioranza dalla Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità nella seduta del 20 maggio 2020.

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