n.330 del 24.11.2021 periodico (Parte Seconda)
LR 4/2018, art. 11: Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Adeguamento e riorganizzazione di impianto di autodemolizione e di recupero (R13 - R4) di rifiuti speciali non pericolosi" localizzato nel comune di Parma (PR), proposto da Autodemolizione Dante S.r.l.
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
(omissis)
determina
a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Adeguamento e riorganizzazione di impianto di autodemolizione e di recupero (R13 - R4) di rifiuti speciali non pericolosi” localizzato in comune di Parma (PR) fraz. San Pancrazio Parmense proposto da Autodemolizione Dante S.r.l., per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:
1. in fase di progettazione esecutiva dovranno essere previsti sistemi di accumulo e raccolta delle acque meteoriche che insistono sulle coperture dei fabbricati di nuova edificazione e che vengono raccolte dalla rete dei pluviali, così da permettere una loro valorizzazione e uso delle stesse, inoltre la progettazione esecutiva della rete di raccolta e collettamento delle acque meteoriche e/o di dilavamento dovrà essere sviluppata secondo i disposti normativi nonché secondo i criteri indicati dalla deliberazione di G.R. 1300/2016 e dalla deliberazione di G.C. 140/2020; tale progettazione dovrà essere presentato ad Arpae Parma e al Comune di Parma;
2. ultimato l'ampliamento e con attività a regime, entro 6 mesi, la Ditta dovrà eseguire un collaudo acustico, il cui esito attesti il rispetto dei valori limite di legge da inviare ad Arpae Parma. Qualora i valori misurati risultino uguali a quelli previsti (prossimi od uguali al valore limite di 5 dBA) si suggerisce alla ditta di adottare soluzioni (quale ad esempio fornire le pareti interne dell'edificio di nuova realizzazione di materiale fonoassorbente) atte a ridurre al minimo l'impatto acustico generato dall'attività di autodemolizione;
3. entro i termini della fine dei lavori sui terreni limitrofi di proprietà della Ditta, su cui avverranno gli interventi di ampliamento delle strutture, dovrà essere prevista la posa in opera della necessaria recinzione perimetrale con contestuale messa a dimora della barriera a verde di mitigazione; si dovrà presentare una relazione che dimostri tale piantumazione ad Arpae Parma e al Comune di Parma;
4. la presenza dell’Osservatorio astronomico di Collecchio (PR) comporta il contenimento di ulteriori corpi illuminanti. L’illuminazione esterna, sia pubblica che privata, dovrà pertanto rispettare rigorosamente le norme sull’inquinamento luminoso (DGR. 1732/2015 per l'applicazione dell'art. 2 della Legge Regionale 29 settembre 2003, n. 19 recante: "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico") con riferimento anche alla Zona di particolare attenzione. Dovrà inoltre essere posta molta attenzione nella collocazione di eventuali insegne. Anche queste dovranno rispettare la citata DGR e non creare alcuna forma di disturbo o abbagliamento. Considerato che è prevista la riorganizzazione di tutta l’attività aziendale si dovrà provvedere in fase realizzativa degli interventi anche alla sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con corpi illuminanti conformi a tale normativa;
5. in relazione alla gestione delle terre e rocce da scavo prodotte nella realizzazione dell’opera, prima delle attività di escavazione si dovranno svolgere le attività necessarie in conformità a quanto indicato dal D.P.R. 120/2017, inviando agli organi territorialmente competenti quanto previsto dall’art. 21 (allegato 6). Durante le diverse fasi di cantiere si raccomanda di attenersi alle indicazioni contenute nelle “Linee guida per la rimozione, gestione e riapplicazione del topsoil” reperibili al seguente indirizzo web della Regione Emilia-Romagna:
http://territorio.regione.emilia-romagna.it/urbanistica/pubblicazioni/linee-guida-topsoil
6. dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale, entro 30 giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;
b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti condizioni ambientali dovrà essere effettuata da ARPAE Parma;
a. ARPAE per le condizioni di cui ai punti: “1”, “2”, “3”, “5”, e “6”;
b. Comune di Parma per la condizione di cui al punto “4”;
c) il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;
d) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;
e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
f) di trasmettere copia della presente determina al Proponente Autodemolizione Dante S.r.l., al Comune di Parma, alla Provincia di Parma, all'AUSL DSP Parma, all'ARPAE di Parma, al Consorzio della Bonifica Parmense, a IRETI SpA;
g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;
i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.