n.137 del 12.05.2021 periodico (Parte Seconda)
Verifica di assoggettabilità (screening) alla valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa al progetto denominato "Sistemazione idraulica con realizzazione di difese spondali e area di laminazione delle piene in località Ponte Ronca, Zola Predosa (BO)" proposto dal Servizio Sicurezza Territoriale e Protezione Civile di Bologna
IL DIRIGENTE FIRMATARIO
(omissis)
determina
a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della L.R. 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “Sistemazione idraulica con realizzazione di difese spondali e area di laminazione delle piene in località Ponte Ronca, Zola Predosa (BO)” localizzato in comune di Zola Predosa (BO) presentato dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - Servizio Area Reno e Po di Volano per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:
1) relativamente alla matrice aria:
a) in fase esecutiva dovranno essere posizionate reti antipolvere presso i ricettori lato cantiere, al fine di contenere al minimo la dispersione di polveri sotto l’azione del vento;
b) sulle piste di cantiere dovrà essere mantenuta una velocità massima di 30 km/h posizionando apposita segnaletica stradale; i camion dovranno effettuare solo viaggi a pieno carico;
c) dovrà essere pavimentato il tratto finale della pista di cantiere che immette sulla pubblica strada.
2) in merito alle acque superficiali, si ritiene necessario che il Piano di Monitoraggio per le fasi ante-operam, in corso d’opera e post-operam, venga integrato con le seguenti specifiche e trasmesso ad ARPAE APAM Bologna prima dell’inizio dei lavori:
a) per quanto concerne i parametri chimici e l’indice proposto per definire lo stato si richiede di prevedere anche l’elaborazione dell’Indice LIMeco così come definito dal DM 260/10 sezione A.4.1.2, utilizzando i risultati dei parametri Azoto Ammoniacale, Azoto Nitrico, Fosforo totale e Ossigeno alla saturazione. I Limiti di quantificazione (LOQ) dei metodi utilizzati per l’analisi dovranno rispettare i criteri minimi di efficienza che permettano la confrontabilità dei risultati con tutte le classi definite per ciascun parametro che concorre al calcolo del LIMeco (da 1 a 5);
b) ad integrazione dei parametri proposti si richiede l’effettuazione del monitoraggio dei seguenti parametri chimici e fisico-chimici: T aria, T acqua, pH, Conducibilità (μS/cm), Solidi Sospesi (mg/l), Torbidità (NTU) e, a corredo, anche il regime idrologico e lo stato meteorologico;
c) alla documentazione che verrà prodotta a seguito dei monitoraggi dovranno essere allegati i rapporti di prova attestanti le analisi chimiche e microbiologiche e i dati relativi alle tarature, calibrazioni e controlli periodici ai quali è sottoposta la sonda multi-parametrica utilizzata per i rilievi in campo, con l’indicazione dei materiali di riferimento utilizzati;
d) la frequenza delle misure nelle tre fasi (ante-operam, in corso d’opera e post-operam) dovrà essere almeno trimestrale; inoltre per la fase di corso d’opera le misure dovranno essere corredate dalle informazioni sulle attività di cantiere in atto. Gli esiti di tali misurazioni dovranno essere trasmessi periodicamente ad ARPAE APAM Bologna.
3) in relazione alla matrice acustica si ritiene necessario che in fase di progettazione esecutiva vengano previste barriere acustiche a protezione dei gruppi di ricettori individuati, ad esempio anticipando la realizzazione dell’argine perimetrale, in modo da limitare l’impatto acustico sugli stessi ricettori per l’intera durata delle lavorazioni; tali soluzioni progettuali dovranno essere condivise con ARPAE APAM Bologna prima della fase esecutiva.
4) in relazione alla gestione delle terre e rocce da scavo prodotte nella realizzazione dell’opera, prima delle attività di escavazione in conformità del D.P.R. 120/2017, si dovrà:
a) effettuare campionamenti con le modalità ed alle profondità d’indagine previste dall’ All.2 del citato DPR, includendo pertanto anche il fondo scavo dell’opera;
b) le terre di scavo in corrispondenza del punto di indagine P5 (per le quali è stato accertato un superamento dei valori limite CSC definiti per l’utilizzo del suolo a commerciale/industriale dal D. Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. - parte IV, Titolo V, Allegato 5, Tabella 1, Colonna B) dovranno essere smaltite ai sensi della vigente normativa in materia di rifiuti;
5) dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna, Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale, la certificazione di regolare esecuzione delle opere o la documentazione riguardante il collaudo delle stesse;
b) che la verifica dell’ottemperanza delle presenti condizioni ambientali dovrà essere effettuata da:
1) ARPAE Area Prevenzione Ambientale Metropolitana Bologna;
2) ARPAE Area Prevenzione Ambientale Metropolitana Bologna;
3) ARPAE Area Prevenzione Ambientale Metropolitana Bologna;
4) ARPAE Area Prevenzione Ambientale Metropolitana Bologna;
5) Regione Emilia-Romagna Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale;
c) di stabilire, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 4/2018, che la relazione di verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali dovrà essere presentata alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale e agli altri soggetti specificamente individuati per la verifica delle diverse prescrizioni;
d) di dare atto che la non ottemperanza alle condizioni ambientali sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.Lgs. 152/2006;
e) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 10 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
f) di trasmettere copia della presente determina dirigenziale:
- al proponente Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile - Servizio Area Reno e Po di Volano);
- al Comune di Zola Predosa;
- all’Unione dei Comuni Reno Lavino Samoggia;
- alla Città Metropolitana di Bologna;
- alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bologna, Modena Reggio Emilia e Ferrara;
- ad ARPAE Area Prevenzione Ambientale Metropolitana Bologna;
- alla AUSL Bologna, Dipartimento di Sanità Pubblica;
g) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale nel BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
h) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;
i) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.Lgs. 33/2013.