n.213 del 12.08.2015 periodico (Parte Seconda)
Procedure in materia di impatto ambientale effettuate ai sensi della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. – Decisione in merito al procedimento di V.I.A. relativo alla realizzazione di una micro-centrale idroelettrica sulla rete di adduzione dell'Acquedotto della Romagna presso il serbatoio di Cesena Cappuccini-lotto 2 presentato da Romagna Acque Società delle Fonti S.p.a.
L'Autorità competente: Provincia Forlì-Cesena comunica la decisione in merito al procedimento di V.I.A. relativo alla realizzazione di una micro-centrale idroelettrica sulla rete di adduzione dell'Acquedotto della Romagna presso il serbatoio di Cesena Cappuccini-lotto 2, procedura i cui termini sono iniziati a decorrere dal 28/01/15, giorno in cui è stato pubblicato l'avviso di avvenuto deposito nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 18.
Il progetto è presentato dalla Ditta Romagna Acque Società delle Fonti S.p.a., avente sede legale in Piazzale del Lavoro 35 - 47122 Forlì
Il progetto interessa il territorio del Comune di Comune di Cesena e della Provincia di Forlì-Cesena.
Il progetto, è assoggettato a procedura di Valutazione Impatto Ambientale ai sensi dell'Allegato B.2, categoria B.2.12) della L.R. 9/99 s.m.i. “Impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kW”, ai sensi dell'art. 4-bis comma 2 della L.R. 9/99 e s.m.i..
Ai sensi del D.Lgs 29/12/2003, n. 387, in cui come previsto dal D.M. 10 settembre 2010, pubblicato in G.U. n. 219 del 18/9/2010 al punto 14.13, confluisce la valutazione di impatto ambientale, e ai sensi del Titolo III della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., con decreto del Presidente prot. Gen. n. 55285/148 del giorno 18 giugno 2015, ha assunto la seguente decisione:
“IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA
(omissis)
decreta
a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, del progetto di r ealizzazione di una micro-centrale idroelettrica sulla rete di adduzione dell'acquedotto della Romagna presso il serbatoio di Cesena Cappuccini-lotto 2 in Comune di Cesena presentato da Romagna Acque società delle Fonti Spa., poiché il progetto in esame, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 27/05/2015, è nel complesso ambientalmente compatibile nei limiti e alle condizioni espresse nei paragrafi 1.B, 2.B e 3.B del “Rapporto sull'impatto ambientale” che costituisce Allegato, e come tale parte integrante e sostanziale del presente atto;
b) di precisare che dovranno inoltre essere rispettate le prescrizioni di seguito sinteticamente riportate e contenute nei paragrafi 1C, 2.C e 3.C. del sopra richiamato "Rapporto sull'impatto ambientale”, e dei suoi allegati del Rapporto stesso
b.1) i n relazione alla presenza di un filare alberato tutelato dall'art. 10 “Sistema forestale e boschivo” comma 2 lettera b) del P.T.C.P., in corrispondenza della linea elettrica di progetto a bassa tensione a 380 V in cavo interrato ed alla consegna della cabina MT/BT esistente, si specifica che all’interno del sistema forestale e boschivo tutelato ai sensi dell’art. 10 del P.T.C.P. gli interventi in progetto, così come gli eventuali interventi di manutenzione, non devono interferire con la presenza di alberi e arbusti. In particolare, gli elementi vegetali presenti non dovranno essere tagliati né danneggiati in alcun modo;
b.2) per quanto riguarda le terre e rocce da scavo se riutilizzate in sito, dovrà essere dichiarata la sussistenza alle condizioni per l’applicazione dell’art 185 comma 1 lett. c. del D.Lgs. 152/2006; se trasportate fuori dal cantiere, i mc di terreno scavato dovranno essere trattati come sottoprodotti ai sensi dell’art 41 bis della Legge 98 del 09/08/2013 di conversione del Decreto Legge n. 69 del 19/06/2013, entrata in vigore il 20/08/2013 (S.O. alla G.U. n. 194 del 20/08/2013);
b.3) deve essere effettuato, entro 60 giorni dal funzionamento a regime della centrale in progetto, un rilievo del livello di rumore ambientale in esterno, della durata non inferiore alle 24 ore in continuo, presso il ricettore R1 lato impianto, secondo le modalità stabilite dalla normativa a vigente, al fine di verificare post operam il rispetto dei valori limite assoluti di immissione diurni e notturni vigenti;
b.4) deve essere effettuato entro 60 giorni dal funzionamento a regime della centrale nello stato di progetto e secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente, presso il ricettore R1 lato impianto, un monitoraggio, con oneri a carico del proponente, atto a verificare il rispetto del limite di immissione differenziale di rumore in periodo diurno e notturno; i rilievi vanno eseguiti all’interno degli ambienti abitativi, se possibile, ovvero in luogo maggiormente rappresentativo dell'ambiente abitativo, monitorando il rumore residuo in assenza totale di attività dell'impianto, oppure mediante elaborazione fonometrica o modellistica del rilievo per escludere il rumore dell'impianto, ed il livello equivalente di rumore ambientale con impianto in attività in condizioni di lavoro peggiorative per il ricettore in termini di tutte le attività a regime;
b.5) entro 3 mesi dall'autorizzazione alla configurazione progettuale in oggetto, dovranno essere inviate all'Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena i risultati delle misurazioni di cui ai punti precedenti che consentano di verificare il rispetto dei limiti assoluti e differenziali. Qualora il rispetto dei suddetti limiti sia conseguito attraverso la realizzazione di misure di mitigazione, la ditta dovrà presentare apposita relazione nella quale siano descritte tali misure;
b.6) devono essere mantenute chiuse le porte del locale di manovra, sia esterne che interne;
b.7) deve essere installato un impianto con caratteristiche acustiche non superiori a quelle simulate dal TCA nella relazione tecnica (90 dB a 1 m);
b.8) dovranno essere adottati opportuni accorgimenti al fine di consentire il rispetto nell'ambiente esterno, dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico;
c) di autorizzare ai sensi del D.Lgs. 387/03 art. 12, la società Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A., con sede legale in Comune di Forlì, Piazza del Lavoro n. 35, per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile del tipo “idroelettrico” di di potenza elettrica massima pari a 99,00 kWe e potenza nominale idraulica media di concessione pari a 109,5 kW in Comune di Cesena, sul serbatoio idrico situato in Via dei Cappuccini, come da elaborati progettuali di seguito descritti e conservati agli atti presso il Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale:
- Modello domanda di Autorizzazione Unica ai sensi del D.Lgs. 387/03 presentato in marca da bollo da 16,00 €uro (A);
- Lettera di accompagnamento dell'istanza comprensiva di dichiarazione di pubblica utilità dell'opera e di richiesta di richiesta di ottenimento Procedimento Unico ai sensi del D.Lgs. 387/03 (B);
- Copia della Procura Speciale del dichiarante (C);
- Elenco Allegati (D);
- Copia dell'attestazione di avvenuto pagamento, tramite bonifico bancario, degli oneri istruttori (E);
- Visura camerale dell'impresa Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A. e copia del documento di identità del Presidente del Consiglio di Amministrazione (F);
- Elenco delle autorizzazioni, nulla osta, atti di assenso sostituiti dall'Autorizzazione Unica (G);
- Planimetria catastale e visure (H);
- Dichiarazione di impegno alla corresponsione di una cauzione a garanzia dell'esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino (I);
- Dichiarazione di coerenza con la D.A.L: 51/2011 (J);
- Quadro economico complessivo e dichiarazione relativa al costo di dismissione dell'impianto (K);
- Richiesta di attivazione della procedura di V.I.A. e copia dell'attestazione di avvenuto pagamento, tramite bonifico bancario, dei relativi oneri istruttori (L);
- Copia della richiesta di variante alla concessione di derivazione di acque pubbliche inoltrata al Servizio Tecnico di Bacino e copia dell'attestazione di avvenuto pagamento, tramite bonifico bancario, dei relativi oneri istruttori (M);
- Copia del preventivo di connessione alla rete BT di Enel Distribuzione (N);
- Copia del modulo di accettazione del preventivo e dell'attestazione di avvenuto pagamento, tramite bonifico bancario, dei relativi costi (O);
- Progetto definitivo linea elettrica a 380 V in cavo sotterraneo in uscita da cabina MT/bt per allacciamento impianto idroelettrico in Comune di Cesena, Via dei Cappuccini, Tavola vidimata da Enel (P);
- Copia del Certificato di Destinazione Urbanistica (Q);
- Asseverazione Sismica ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 19/2008 (R);
- Attestazioni di avvenuta trasmissione della documentazione a tutti gli enti (S);
- Copia della richiesta del parere preliminare alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e relativa attestazione di avvenuta consegna al destinatario (T);
- Copia della richiesta del parere preliminare alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna (U);
- Copia del parere preliminare rilasciato al proponente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna (V);
- Dichiarazione di non interferenza con attività minerarie (W);
- Progetto definitivo – 1. Presentazione Elaborati – Novembre 2014 (X);
- Progetto definitivo – 2. Relazione Generale e Tecnica – Novembre 2014 (Y);
- Progetto definitivo – 3. Documentazione Fotografica – Ottobre 2014 (Z);
- Progetto definitivo – 4. Corografia della rete acquedottistica – Ottobre 2014 (AA);
- Progetto definitivo – 5. Schema Idraulico della Rete Acquedottistica – Ottobre 2014 (AB);
- Progetto definitivo – 6. Corografia Area di Intervento – Ottobre 2014 (AC);
- Progetto definitivo – 7. Planimetria Catastale – Ottobre 2014 (AD);
- Progetto definitivo – 9. Planimetrie e Sezioni di Stato Attuale – Ottobre 2014 (AE);
- Progetto definitivo – 11. Schema Elettrico Unifilare – Ottobre 2014 (AF);
- Progetto definitivo – 12. Planimetria Opere Correlate di Competenza Enel – Novembre 2014 (AG);
- Progetto definitivo – 13. Piano Particellare di Esproprio (Servitù Coattiva) Parte Grafica e Descrittiva – Novembre 2014 (AH);
- Progetto definitivo – 14. Studio di Impatto Ambientale – Novembre 2014 (AI);
- Progetto definitivo – 15. Estratti Cartografici del Quadro Programmatico – Novembre 2014 (AJ);
- Progetto definitivo – 16. Valutazione Previsionale di impatto Acustico – Novembre 2014 (AK);
- Copia della lettera di accompagnamento dell'istanza inviata a Telecom Italia tramite PEC (AL);
- Copia della lettera di accompagnamento dell'istanza inviata al Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell'Alto Tirreno tramite PEC (AM);
- Copia della lettera di accompagnamento alla documentazione integrativa inviata a tutti gli enti tramite Raccomandata Postale in data 18/12/2014 e copia delle attestazioni di invio e di consegna al destinatario (AN);
- Copia della lettera di accompagnamento alla documentazione integrativa inviata a tutti gli enti tramite PEC in data 07/01/2015 (AO);
- Cronoprogramma lavori (AP);
- Copia della lettera di accompagnamento alla documentazione integrativa, consegnata durante la Conferenza dei Servizi del 24/03/2015 e inviata a tutti gli enti tramite PEC (AQ);
- Progetto definitivo – 8. Planimetria di intervento – Marzo 2015 (AR);
- Progetto definitivo – 10. Piante, Sezioni e Prospetti di Progetto – Marzo 2015 (AS);
- Progetto definitivo – 17. Documentazione Fotografica – Corografia con indicazione dei punti di vista – Marzo 2015 (AT);
- Progetto definitivo – 18. Relazione Tecnica Esplicativa ed elaborato grafico – DGR 687/2011 – Marzo 2015 (AU);
- Progetto definitivo – A. Relazione in Merito alla Gestione delle Terre e Rocce da Scavo – Marzo 2015 (AV);
- Progetto definitivo – B. Relazione Integrativa – Marzo 2015 (AW);
- Copia dell'Asseverazione Sismica ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 19/2008, ripresentata a seguito delle modifiche progettuali del Marzo 2015 (AX);
- Autocertificazione dell'Organo di Vigilanza di cui all'art. 85 del D. Lgs,. 159/2011 (AY);
- Lettera di accompagnamento alla documentazione integrativa consegnata in data 26/03/2015 (AZ);
- Copia Attestazione di Conformità tecnica ai sensi dell'art. 95 comma 2bis del decreto legislativo 259/2003 (AAA);
- Progetto definitivo – C. Sezione tipica di Scavo – Marzo 2015 (AAB);
- Comunicazione relativa all'esenzione della Società Romagna Acque società delle Fonti S.p.A. dagli obblighi inerenti le comunicazioni/informazioni antimafia ai sensi del D. Lgs,. 159/2011 (AAC);
d) di dare atto che:
- si ritengono assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 2 della L.R. 10/93 per l' impianto di rete per la connessione costituito da una linea elettrica in bassa tensione 0,38 kV di lunghezza di circa 250,00 m. per il collegamento in bassa tensione dalla nuova nicchia contatore di cessione ad ENEL alla cabina MT/bt Micro esistente di ENEL;
- la costruzione e l'esercizio dell'impianto di rete per la connessione, descritto sopra e facente parte della rete di distribuzione pubblica dell'energia elettrica, saranno effettuati da ENEL Distribuzione S.p.A.;
- si ritengono assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 2 della L.R. 10/93 per l' impianto di utenza per la connessione costituito da una linea in bassa tensione interrata di lunghezza pari a circa 60 metri che si sviluppa dalla nuova nicchia contatore di cessione ad ENEL al nuovo locale tecnico che ospita il generatore;
- la costruzione e l'esercizio dell'impianto di utenza per la connessione, descritto al precedente punto, saranno effettuati dall a Società Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A.;
- per l'impianto di rete per la connessione non è previsto l'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi in caso di dismissione dell'impianto di produzione di energia elettrica;
- le DPA (distanze di prima approssimazione) per le linee elettriche costituenti l'impianto di utenza per la connessione e l'impianto di rete per la connessione sono escluse dalla metodologia di calcolo delle DPA in quanto si tratta di linee BT in cavo cordato ad elica (punto 3.2 del D.M. 29/05/2008);
- il preventivo per la connessione è stato rilasciato da ENEL DISTRIBUZIONE S.p.A. in data 13/11/2014 con codice di rintracciabilità 72735204 a lla Società Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A., è stato accettato dall a lla Società Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A. in data 20/11/2014 ed è stato poi confermato da ENEL Distribuzione SpA in data 27/11/2014;
- relativamente alla disponibilità delle aree su cui insiste l'impianto, comprese le opere di connessione:
- sulla Particella 134 del Foglio 147, il proponente ha richiesto l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità e, non avendo ricevuto alcuna osservazione in merito, le valutazioni sono state concordate nella Conferenza dei Servizi conclusiva del 27/05/2015 che ha accolto favorevolmente l'istanza del proponente;
- la Particella 2536 del Foglio 147 risulta di proprietà della società proponente;
- il progetto rientra nei parametri e rispetta le indicazioni di cui alla Deliberazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 51 del 26/07/2011, avente come oggetto “Individuazione delle aree e dei siti per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica” così come dichiarato dalla ditta nell'elaborato (J) acquisito al prot. prov. n. 111060/2014 del 05/12/14;
- il costo delle misure di reinserimento e recupero ambientale è stato valutato in €uro 3.000,00;
- in sede di attivazione del procedimento l'azienda ha provveduto ad effettuare il pagamento sia delle spese istruttorie relative al procedimento di Autorizzazione Unica, ammontanti a € 82,00, sia delle spese istruttorie della procedura di V.I.A, calcolate in misura dello 0,05% del valore dell'intervento, e quantificate in € 1000,00;
- gli Enti convocati a partecipare alla Conferenza di Servizi hanno espresso i propri pareri di competenza richiamati nella parte narrativa del presente provvedimento;
- ai sensi dell’art. 17, comma 7, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) comprende e sostituisce i seguenti atti:
- Parere igienico sanitario;
- Parere ARPA;
- Concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico;
- Parere del Comune sulla compatibilità ambientale del progetto;
- le intese, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i pareri, i nulla osta, gli assensi comunque denominati, necessari per la realizzazione del progetto in base alla vigente normativa, elencati in premessa narrativa del presente decreto, non espressamente formalizzati dagli Enti che costituiscono la Conferenza di Servizi, si intendono contenuti all’interno del sopraccitato "Rapporto sull'impatto ambientale della realizzazione di una micro-centrale idroelettrica sulla rete di adduzione dell'acquedotto della Romagna presso il serbatoio di Cesena Cappuccini-lotto 2 in comune di Cesena” che costituisce Allegato del presente atto;
- Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A. è società totalmente partecipata da enti locali e sottoposta a controllo analogo, risulta dunque compresa tra le società descritte al comma 1 dell'art. 83 del D.Lgs. 159/2011 e può essere esonerata dagli obblighi inerenti le comunicazioni/informazioni antimafia, ai sensi dell'art. 83 comma 3 del D.Lgs. 159/2011;
e) di precisare che l'autorizzazione è vincolata al rispetto delle prescrizioni sotto elencate:
- Servizio Tecnico di Bacino, nel merito della concessione di derivazione d acqua pubblica superficiale:
- e.1) la Società dovrà rispettare le prescrizioni di cui alla concessione ordinaria, con incremento della potenza nominale a 109,50 kW, di derivazione di acqua pubblica di sfruttamento a scopo idroelettrico di acqua già derivata a utilizzo idropotabile, e relativo allegato disciplinare contenente gli obblighi, le condizioni e le prescrizioni per l'esercizio della derivazione, come da determinazione dirigenziale n. 7093 del 09/06/2015 del Servizio Tecnico di Bacino Romagna;
- Comune di Cesena:
- Settore Tutela dell'Ambiente e del Territorio:
- e.2) dovranno essere adottati opportuni accorgimenti al fine di consentire il rispetto, nell'ambiente esterno, dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico;
- Settore Infrastrutture e Mobilità:
- e.3) il parere rilasciato s'intende valido esclusivamente per gli interventi che riguardano la manomissione del suolo stradale; per quanto riguarda la posa della canalizzazione al di fuori della proprietà comunale, dovranno essere richieste le eventuali e specifiche Autorizzazioni agli intestatari delle aree;
- e.4) la botola di chiusura del pozzetto dovrà essere del tipo portante carichi stradali pesanti, dovrà riportare la dicitura “COMUNED II CESENA – ENEL” e dovrà essere poste alla stessa quota del piano stradale. Resta a carico del richiedente l'adeguamento della quota della stessa anche in futuro, ogniqualvolta l'Amministrazione Comunale procederà al rifacimento, anche parziale, del tappetino d'usura;
- e.5) L'Amministrazione Comunale si riserva il diritto, per sue esigenze ed a suo insindacabile giudizio, di ottenere a cura e spese del titolare della Concessione e dei suoi aventi causa, lo spostamento di condotte, cavi o quant'altro posto nel sottosuolo in dipendenza del presente Nulla Osta, senza che ciò possa costituire titolo di corresponsione di indennizzo, comunque motivato. Lo spostamento deve essere effettuato con ogni possibile tempestività;
- e.6) Il titolare della Concessione è tenuto anche per il futuro, a richiesta e senza onere alcuno per l'Amministrazione Comunale e dei suoi aventi causa, a fornire agli stessi tutte le informazioni circa l'ubicazione, i tracciati e le caratteristiche dei tubi, i cavi e manufatti posti nel sottosuolo, sia per consentire la progettazione di opere pubbliche che la loro esecuzione;
- e.7) l'Ente Concessionario terrà l'Amministrazione Comunale sollevata ed indenne da ogni pretesa o molestia da parte di terzi e risponderà in proprio di ogni pregiudizio, sinistro o danno che possa derivarne all'ente proprietario della strada ed a chiunque altro, sia durante l'esecuzione dei lavori, che durante il periodo d'esercizio del servizio posto nel sottosuolo;
- e.8) per l'esecuzione dei lavori è fatto espresso divieto di interrompere la circolazione stradale. Qualora l'esecuzione dei lavori comporti la sospensione della circolazione stradale dovrà essere richiesta, con congruo anticipo di tempo, l'emissione di Ordinanza di modifica temporanea del traffico al Servizio Mobilità (tel. 0547/356451 – 356406). L'ordinanza sindacale verrà emessa previa istruttoria ed a giudizio insindacabile del Settore Mobilità, solo quando ed in quanto le condizioni della viabilità e la situazione dei luoghi lo consentiranno;
- e.9) nell'impianto del cantiere e nell'esecuzione dei lavori dovranno essere rigorosamente rispettate le norme e le disposizioni dettate dal Nuovo Codice della Strada e Regolamento d'Esecuzione (Artt. 20, 21, 25, 26, 27, 28 del T.U. ed Artt. 30, 31, 32, 33, 34, 35, 40, 41, 42, 64, 65, 66, 67 del Regolamento di esecuzione). Tali norme dovranno costantemente essere rispettate anche nei periodi di interruzione del lavoro, provvedendo al mantenimento in efficienza della segnaletica diurna e notturna necessaria, anche con la presenza di personale;
- e.10) qualora durante l'esecuzione dei lavori ed in particolare, degli scavi, fossero rinvenuti reperti, residuati bellici, manufatti, collettori e cavi non segnalati precedentemente, od altro, l'Ente concessionario dovrà sospendere i lavori e darne la più sollecita comunicazione all'U.T.C. ed a ad ogni altra autorità competente per legge;
- e.11) le occupazioni di suolo pubblico non attinenti strettamente l'area di lavoro sono soggette alla tassa di occupazione di suolo pubblico;
- e.12) l'Ente si impegna sotto la propria responsabilità ad effettuare la segnalazione dell'intervento da eseguire agli enti gestori di pubblici servizi, utenti degli spazi sopra e sottosuolo, assumendosi ogni responsabilità nei confronti di altri Enti concessionari di pubblici servizi o privati non interpellati;
- e.13) l'inizio e la fine dei lavori deve essere obbligatoriamente comunicato all'Ufficio Infrastrutture – Reparto Autorizzazioni, consegnando all'ufficio protocollo gli appositi moduli che possono essere comunque anticipati tramite fax al n. 0547/356457;
- e.14) per quanto riguarda gli scavi a cielo aperto che saranno effettuati sulla sede stradale e su banchina, dovranno essere eseguiti i ripristini come di seguito riportato:
e.14.1) asportazione di pavimentazione bituminosa ammalorata, compreso il misto granulometrico stabilizzato, a mezzo di idonea fresa rotante e nastro trasportatore per caricamento automatico del materiale di risulta, e successivo trasporto del materiale di risulta presso una discarica autorizzata, estesa a tutta la sede stradale;
e.14.2) posa in opera di sabbia da riempimento per la formazione di sotttofondazione stradale, di rilevati, di riempimento di scavi ed il rinfranco di manufatti di qualsiasi forma, dimensione e spessore, fino alla quota del piano di posa dello stabilizzato. La posa in opera deve essere fatta a strati non eccedenti i 30 cm, costipamento del materiale con idonei mezzi meccanici fino a raggiungere una densità in sito minima pari al 90% della prova Proctor modificata;
e.14.3) posa in opera di fondazione stradale in misto cementato, a mezzo di idonea macchina vibrofinitrice, per uno spessore di cm. 35, debitamente rullato; la miscela del misto cementato dovrà essere costituita da inerti, acqua, cemento in ragione del 3% sul peso degli inerti asciutti;
e.14.4) posa in opera di conglomerato bituminoso tipo bynder, granulometria di mm. 0-25 ottenuto con graniglia e pietrischetto della 4^ categoria previsto dalle norme C.N.R. Sabbia ed additivo, confezionato a caldo con bitume modificato con termoplastici, steso a mezzo di idonea macchina vibrofinitrice per uno spessore di cm. 15, debitamente rullato, compreso l'onere di applicazione di emulsione bituminosa al 60% nella misura di Kg. 0-700/mq esteso a tutta l'area dello scavo;
e.14.5) a compattazione avvenuta fresare tutto il tratto di strada interessato dai lavori per tutta la lunghezza stradale, con asportazione del tappeto di usura per uno spessore di cm. 4 rimanendo comunque invariato lo spessore di cm. 10 del conglomerato bituminoso tipo bynder;
e.14.6) formazione di strato di usura in conglomerato bituminoso nella granulometria di mm. 0-12, ottenuto con impiego di pietrischetto della 1^ categoria a norma C.N.R., sabbia e additivo, confezionato a caldo con bitume modificato con polimeri termoplastici, steso a mezzo di idonea macchina idrofinitrice, per uno spessore di cm. 4, debitamente rullato, compreso l'onere di applicazione bituminosa al 60%, nella misura di Kg. 0,500/mq esteso a tutta la zona fresata avendo cura di riprendere in modo corretto le ricongiunzioni;
e.14.7) il materiale di risulta degli scavi dovrà essere trasportato immediatamente in discarica ed è tassativamente vietato creare depositi sulla sede stradale;
e.14.8) nell'eventualità che la realizzazione del tappeto d'usura comportasse la copertura delle soglie dei passi carrai si renderà necessario effettuare interventi di fresatura alla pavimentazione stradale sul fronte dei passi medesimi, onde evitare che l'acqua piovana defluisca all'interno delle proprietà private;
e.14.9) al termine del rifacimento dei tappeti d'usura la sede stradale dovrà risultare perfettamente sagomata senza presentare dislivelli, dovranno essere eseguiti a regola d'arte tutti i raccordi superficiali tra carreggiata, banchina, le soglie dei passi carrai o portoni di ingresso, cunetta e nuova pavimentazione. Inoltre dovrà essere garantita la continuità dello scolo delle acque piovane verso le strutture di smaltimento delle stesse evitando così ristagni d'acqua lungo la sede stradale, ed ottenere il regolare deflusso delle acque meteoriche;
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna:
- e.15) si ritiene opportuno ricordare il disposto dell'art. 90 D.Lgs. 22 Gennaio 2004 n. 42, che impone a chiunque scopra fortuitamente cose aventi interesse artistico, storico, archeologico, di farne di farne immediata denuncia all'autorità competente e di lasciarle nelle condizioni e nel luogo in cui sono state ritrovate.
- USTIF Sezione di Bologna – Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti:
- e.16) nelle eventuali interferenze con linee di trasporto ad impianti fissi vengano osservate le disposizioni di cui all'art. 58 del D.P.R. 11/07/1980 n. 753 e le ulteriori disposizioni impartite in materia dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
- Hera S.p.A.:
- e.17) in caso di scavi o altri interventi sulla pubblica viabilità dovranno essere richiesti ad Hera S.p.A., con apposito modulo, i dati cartografici della zona con la possibilità di richiedere un sopralluogo per effettuare la segnalazione puntuale delle reti;
- e.18) le nuove opere previste nell'intervento in oggetto dovranno garantire l'integrità e funzionalità dei servizi Hera esistenti (reti principali, organi di manovra, impianti e singoli allacci d'utenza);
- e.19) eventuali interferenze o danneggiamenti dovranno essere segnalate tempestivamente alla scrivente, i relativi oneri di modifica/adeguamento o riparazioni conseguenti a rotture saranno posti a carico del del richiedente;
- Arpa di Forlì:
- Relativamente alla materia rumore:
- e.20) dovranno essere mantenute chiuse le porte del locale di manovra, sia esterne che interne
- e.21) dovrà essere installato un impianto con caratteristiche acustiche non superiori a quelle simulate dal T.C.A. Nella relazione tecnica (90 dB a 1 m);
- e.22) come indicato dal T.C.A., venga effettuata una misura fonometrica di verifica post operam, in corrispondenza del recettore R1 (nel tempo di riferimento notturno), al fine di confermare quanto simulato; i risultati di detto rilievo, da effettuarsi in condizioni rappresentative del massimo disturbo dell'impianto in oggetto, dovranno essere inviate all'Amministrazione provinciale entro 3 mesi dalla messa in funzione dell'impianto;
- Relativamente alla materia rifiuti, terre e rocce da scavo:
- e.23) qualora nella fase di realizzazione del progetto dovessero rendersi necessarie attività di escavazione:
e.23.1) se le terre e rocce da scavo prodotte dovessero essere riutilizzate in sito, dovrà essere dichiarata la sussistenza delle condizioni per l'applicazione dell'art. 185 comma 1 lett. c del D.Lgs.152/2006;
e.23.2) se le terre e rocce da scavo prodotte dovessero essere trasportate fuori dal cantiere, i metri cubi di terreno scavato dovranno essere trattati come sottoprodotti ai sensi dell'art. 41 bis della Legge n. 98 del 09/08/2013 di conversione del Decreto Legge n. 69 del 19.06.2013, entrata in vigore il 20/08/2013 (S.O. Alla G.U. n. 194 del 20/08/2013);
e.23.3) tutti i rifiuti derivanti dall'esercizio e dalla manutenzione dell'impianto dovranno essere gestiti in conformità alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
° Ufficio Linee Elettriche della Provincia di Forlì Cesena:
e.24) l'impianto di rete per la connessione e quello di utenza per la connessione dovranno successivamente essere collaudati, ai sensi dell'art. 9 comma 7 della L.R. 10/93, entro 4 anni dalla messa in esercizio dietro presentazione all'Ufficio Emissioni in atmosfera – Reti energia della dichiarazione di conformità dell'opera alle vigenti disposizioni;
e.25) si richiede che in tutte le future eventuali comunicazioni inerenti all'impianto di rete per la connessione di cui in oggetto vi sia il codice di rintracciabilità “72735204 ”;
f) di precisare che l’autorizzazione è vincolata al rispetto delle prescrizioni di carattere generale sotto elencate:
f.1) l’Azienda dovrà ottemperare alle prescrizioni sopra indicate provvedendo a darne comunicazione agli Enti competenti;
f.2) i lavori dovranno iniziare entro 1 anno e terminare entro 3 anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione e dovranno essere comunicati alla Provincia, al Comune di Cesena, all'Unione dei Comuni Valle del Savio e al servizio Tecnico di Bacino Romagna;
f.3) prima dell'inizio dei lavori la Ditta dovrà:
f.3.1) presentare al Comune di Cesena e alla Provincia di Forlì-Cesena comunicazione di inizio lavori ai sensi dell'art. 14 della LR 31/2002 con indicazione del Direttore Lavori e della Ditta/e esecutrice/i;
f.3.2) rispettare gli adempimenti di cui al Dlgs 81/2008 e s.m.i. in materia di sicurezza dei cantieri edili;
f.3.3) in fase di cantiere, dovranno essere rispettate, ove necessario, le norme esistenti (acustica, etc...);
f.4) prima dell'inizio dei lavori la Ditta dovrà corrispondere una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino, da versare all'Amministrazione Comunale mediante fideiussione bancaria o assicurativa il cui importo è pari al valore delle opere di messa in pristino o delle misure di reinserimento o recupero ambientale, così come indicate al punto 2); la cauzione è stabilita in favore del Comune che sarà tenuto ad eseguire le opere di rimessa in pristino o le misure di reinserimento o recupero ambientale in caso di inadempienza della Ditta; tale cauzione è rivalutata sulla base del tasso di inflazione programmata ogni 5 anni;
f.5) a collaudo effettuato la società dovrà darne comunicazione agli Enti interessati, i quali, ognuno per le proprie competenze, dovranno verificare che l'impianto sia stato realizzato in conformità al progetto presentato ed autorizzato, dandone comunicazione all'Ufficio Impianti del Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale della Provincia;
f.6) eventuali varianti in corso d’opera, anche se richieste specificatamente dagli enti interessati, o richiesta di proroghe dovranno essere preventivamente comunicate all'Amministrazione Provinciale, valutate ed eventualmente autorizzate, così come, una volta realizzato l’impianto, per ogni richiesta di variazione o modifica che venga apportata al ciclo tecnologico e/o agli impianti;
f.7) le modifiche non sostanziali al presente impianto, autorizzato con autorizzazione unica ai sensi del D.Lgs 387/2003, anche se richieste specificatamente dagli enti interessati, sono assentibili attraverso P.A.S., così come disposto dall'articolo 5 comma 3 del D.Lgs 28/2011;
f.8) dovrà essere predisposta ed inviata annualmente all'Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena, Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale, entro il mese di febbraio, una relazione contenente i dati di produzione annua di energia elettrica riferita all'anno precedente;
f.9) rimangono in capo al proponente gli obblighi di cui all’art. 63, commi 3 e 4, del D.Lgs. 26 ottobre 2004, n. 504, e successive modificazioni (imposte produzione e consumi);
f.10) Rilevato che la presente autorizzazione ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs 29/12/2003, n. 387, sostituisce le seguenti autorizzazioni:
f.10.1) Permesso di costruire, ai sensi del D.P.R. n. 380/01 e s.m.i., di competenza del Comune di Cesena;
f.10.2) V.I.A. ai sensi della L.R. 9/1999 e del D.Lgs. 152/2006 di competenza della Provincia di Forlì Cesena;
f.11) Rimane in capo alla proponente, Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A., l'obbligo di aggiornamento e di periodico rinnovo cui sono eventualmente assoggettate sia le autorizzazioni settoriali sopraevidenziate recepite dalla presente autorizzazione, mediante la presentazione, prima della scadenza delle stesse, di apposita domanda nei modi previsti dalla legge, nonché quelle relativa alla concessione di derivazione di acqua pubblica;
g) di dichiarare, ai sensi del combinato disposto dell’art. 4-bis, comma 6, della L.R. 10/93 e dell'art. 12, comma 1, del D. Lgs. n. 387/03, la pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità d elle opere per la realizzazione dell'impianto idroelettrico in oggetto proposto di potenzialità pari a potenza elettrica massima pari a 99,00 kWe e potenza nominale idraulica media di concessione pari a 109,5 kW in Comune di Cesena, sul serbatoio idrico situato in Via dei Cappuccini, come da elaborati progettuali di seguito descritti e conservati agli atti presso il Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale nonché delle opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio dello stesso impianto così come descritti nella documentazione di progetto depositata presso questa Amministrazione Provinciale;
h) di trasmettere il presente provvedimento al Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì- Cesena che provvederà a trasmetterlo al proponente, alla Regione Emilia-Romagna - Servizio Energia, alla Regione Emilia-Romagna Servizio Valutazione Impatto e Promozione Sostenibilità Ambientale, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, al Comune di Cesena, all' Unione dei Comuni Valle del Savio, al Servizio Tecnico di Bacino Romagna di Forlì, ad ARPA e AUSL di competenza;
i) di pubblicare per estratto nel BURERT, ai sensi dell’art. 16, comma 4, della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e s.m.i., il presente partito di deliberazione;
j) di pubblicare integralmente sul sito web della Provincia di Forlì-Cesena, ai sensi dell’art. 27, comma 2, del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., il presente atto
k) di precisare che contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. dell’Emilia-Romagna o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 o 120 giorni dal ricevimento dello stesso;
l) di fare salvi i diritti di terzi.
Il presente decreto deliberativo, definitivo ai sensi di legge, viene dichiarato immediatamente eseguibile e dunque efficace dal momento della sua adozione.