n.73 del 17.03.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2649 - Risoluzione in merito alle procedure necessarie per pervenire progressivamente all’accreditamento dei servizi nidi per l’infanzia. A firma dei Consiglieri: Pigoni, Bargi
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
a causa dell’attuale emergenza pandemica, i servizi educativi per la prima infanzia stanno attraversando una grave crisi economica: i nidi pubblici e privati hanno dovuto fronteggiare aumenti di costi legati alle misure di sicurezza per prevenire i contagi e un calo delle entrate da rette in seguito alle temporanee sospensioni delle attività legate a casi di quarantena nelle singole sezioni. A questa criticità si aggiunge anche una difficoltà pedagogica perché di fatto, sono stati in parte rivedute le ordinarie scelte organizzative in relazione a spazi, tempi, contesti del lavoro educativo e ci si è trovati improvvisamente a dover ricostruire modi e forme per mantenere un filo diretto con bambini e famiglie.
Considerato che
il D.lgs. n. 65/2017 stabilisce fra le competenze delle regioni quelle che riguardano la definizione degli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei Servizi educativi per l'infanzia, la disciplina delle attività di autorizzazione, accreditamento e vigilanza effettuate;
la L.R. n. 19/2016 stabilisce le finalità dell’accreditamento come requisito fondamentale, per i servizi privati, all’accesso ai finanziamenti pubblici, come condizione necessaria e non sufficiente per appalto o convenzione con gli enti locali e come condizione di funzionamento degli stessi servizi pubblici.
Considerato inoltre che
con la delibera di Giunta regionale n. 704/2019 si sono definite le procedure per la concessione dell’accreditamento ai nidi d’infanzia e che tale direttiva entrerà in vigore dal 30 giugno 2021: i Comuni o le Unioni dei Comuni svolgono un ruolo determinate per la valutazione dei requisiti e delle procedure per la concessione dell’accreditamento ai nidi d’infanzia e della concessione o negazione dello stesso, in concerto con le Commissioni Tecniche Distrettuali e dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali che lavorano per consentire i tempi di preparazione del sistema.
Evidenziato che
dai territori della regione vengono segnalate preoccupazioni e problematiche in merito ai tempi di entrata in vigore della direttiva regionale riguardante l’accreditamento, in particolare, i servizi privati, nell’attuale fase di emergenza pandemica, hanno ancora difficoltà a portare a temine le procedure burocratiche e adottare strumenti di autovalutazione del servizio secondo gli indirizzi regionali e soprattutto ad anticipare, in un momento di grossa difficoltà, i sia pur limitati costi aggiuntati connessi alla prospettiva di accreditamento.
Evidenziato inoltre che
le problematiche di accessibilità ai servizi educativi per la prima infanzia, sia per una carenza di strutture, sia per questioni economiche è un elemento determinante nell'aggravare la situazione occupazionale delle madri: le regioni italiane, con la maggior offerta di servizi nidi per l’infanzia, tra cui anche l’Emilia-Romagna, sono le stesse che presentano alti tassi di occupazione femminile;
il potenziamento dell’offerta dei servizi di asilo nido per l’infanzia, sia pubblici che privati, risponde anche alla realizzazione di efficaci politiche demografiche strettamente collegate alla dimensione economica, alla prospettiva di realizzazione personale, al tema comunitario e a quello del lavoro.
Dato atto che
per fronteggiare la grave situazione causata dalla particolare situazione di emergenza e sostenere la tenuta economica e sociale della comunità, delle famiglie con bambini e dei cittadini, con particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità, la Regione Emilia-Romagna ha adottato misure straordinarie per supportare gli Enti locali nella loro azione di sostegno del sistema integrato dei servizi educativi e delle famiglie.
Impegna la Giunta regionale
a proseguire nel confronto specifico avviato con i gestori pubblici e privati per valutare la possibilità di prorogare l’entrata in vigore delle direttive previste nella delibera di Giunta regionale n. 704/2019 o a prevedere esplicitamente, a partire dalla data di entrata in vigore del 30/6/2021, un arco temporale di graduale applicazione della direttiva citata, fino al 30/6/2022, che consenta ai diversi soggetti gestori del sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia di avviare in tale arco temporale le procedure necessarie per pervenire progressivamente all’accreditamento dei servizi nidi per l’infanzia.
Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 24 febbraio 2021