n.304 del 02.09.2020 periodico (Parte Seconda)

Approvazione dello schema di Accordo tra Regione Emilia-Romagna e Regione Toscana per l'attivazione di forme di reciproca collaborazione in materia di smaltimento rifiuti

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;

- la legge regionale 6 settembre 1999, n. 25 “Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali e disciplina delle forme di cooperazione tra gli enti locali per l’organizzazione del Servizio Idrico Integrato e del Servizio di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani”;

- la legge regionale 23 dicembre 2011, n. 23 “Norme di organizzazione territoriale delle funzioni relative ai servizi pubblici locali dell'ambiente”;

- la legge regionale 19 aprile 1995, n. 44 “Riorganizzazione dei controlli ambientali e istituzione dell'Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente (ARPA) dell'Emilia-Romagna”;

- la deliberazione di Assemblea Legislativa del 8 marzo 1995, n. 2412 “Intesa fra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti nei territori finitimi”;

Premesso che:

- il territorio montano di confine tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana si configura come un’area con caratteristiche omogenee dal punto di vista geografico, insediativo, produttivo ed ambientale;

- la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana valutano positivamente le forme di collaborazione che gli Enti locali dei territori finitimi delle due Regioni possono attivare per la gestione comune dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani e si impegnano a favorirle nell'ambito delle proprie competenze;

- l’Intesa fra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti nei territori finitimi di cui alla richiamata deliberazione di Assemblea Legislativa del 8 marzo 1995, n. 2412 ha previsto la possibilità di individuare soluzioni impiantistiche ed organizzative a valenza interregionale, sulla base di reciproci rapporti tra Regioni o tra Province in sede di pianificazione dei rifiuti;

- sulla base di tale intesa è stato approvato uno specifico Protocollo di intesa, tra le Province di Bologna e di Pistoia per l’utilizzo congiunto della discarica per rifiuti urbani e assimilati denominata Cà de Ladri e localizzato in Comune di Gaggio Montano, che risulta attualmente scaduto;

Ritenuto opportuno proseguire l’utilizzo congiunto dell’impianto di discarica suddetto e dell’impianto di trattamento in testa alla stessa, da parte dei Comuni proprietari dell’impianto ubicati nel territorio delle due Regioni che ha consentito finora una più efficiente gestione dei servizi e dell’impiantistica nelle aree montane ed in ossequio al principio di prossimità di cui all’articolo 182-bis del D. Lgs. n. 152/2006;

Valutato che:

- la quantità complessiva di rifiuti ammessi nel sito di Cà de Ladri è definita in 10.000 tonnellate complessive annue massime, consistenti in rifiuti urbani non differenziati (EER 20.03.01), conferiti direttamente a valle del processo di raccolta ovvero transitati da impianti di trasferenza;

- i rifiuti provenienti dai Comuni toscani consorziati in CO.SE.A. Consorzio Servizi Ambientali dovranno essere smaltiti alle condizioni normative e tecniche vigenti, applicando ai rifiuti in ingresso la tariffa di smaltimento approvata annualmente dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti (ATERSIR);

- all’impianto viene riservata una capacità corrispondente a quella massima conferibile pari a 10.000 tonnellate annue ed in caso di parziale utilizzo della capacità massima nel corso dell’anno solare, la disponibilità residua non può essere utilizzata per l’anno successivo;

- le Regioni concordano che possono essere apportate modifiche in incremento ai quantitativi massimi annui di rifiuti, nel limite massimo del 15% del totale annuo di rifiuti ammessi, previo invio da parte di AATO Toscana Centro di una specifica comunicazione preventiva ad ATERSIR, a Regione Emilia-Romagna e a Regione Toscana;

- la Regione Emilia-Romagna prende atto che il quantitativo di rifiuti può essere raggiunto anche attraverso il conferimento di rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani negli impianti dell’ambito di ATO Toscana Centro (EER 19.12.12) purché tali rifiuti corrispondano quantitativamente a quelli prodotti in detti impianti dal trattamento dei rifiuti indifferenziati provenienti dai Comuni toscani consorziati in CO.SE.A. Consorzio Servizi Ambientali;

- i conferimenti devono essere oggetto di apposita programmazione tale da consentire la corretta operatività dell'impianto ed escludere criticità gestionali;

Ritenuto che:

- lo schema di Accordo allegato alla presente deliberazione costituisce l’attuazione dell’intesa vigente tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana per l’attivazione di forme di collaborazione tra gli enti locali delle aree finitime delle due Regioni nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati, approvata dalla Regione Emilia-Romagna con Delibera di Assemblea Legislativa n. 2412/1995 e dalla Regione Toscana con Delibera di Consiglio regionale n. 130/1995;

- l’Accordo può essere modificato consensualmente mediante la stipula di uno specifico atto integrativo dell'Accordo stesso;

- il suddetto Accordo ha durata fino all'esaurimento della capacità della discarica di Ca’ de Ladri localizzata nel Comune di Gaggio Montano (BO);

- i controlli relativi all’attuazione ed al rispetto dell’Accordo sono affidati alla Regione Emilia-Romagna ed alla Regione Toscana, ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente, che si avvalgono di ARPAE Emilia-Romagna e di ARPAT;

- ATERSIR e l'Autorità di Ambito Toscana Centro sono tenute a segnalare prontamente alle competenti Direzioni regionali, ogni eventuale criticità connessa all'attuazione del presente Accordo;

- le informazioni relative ai flussi di rifiuti conferiti nell’ambito dell’Accordo sono registrate annualmente, su scala mensile nel database O.R.So. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) mediante compilazione da parte dei rispettivi gestori (dell’impianto di Cà de Ladri e della raccolta e trasporto dai luoghi di produzione);

- l’Accordo entra in vigore dalla data di sottoscrizione dello stesso;

Visti:

- Il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

- la propria deliberazione n. 83, del 21 gennaio 2020 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020 -2022”, ed in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

Richiamati:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007”, per quanto applicabile;

- la propria deliberazione n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;

- la propria deliberazione n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- la propria deliberazione n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione appaltante”;

- la propria deliberazione n. 56 del 25 gennaio 2016 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art.43 della L.R. 43/2001”;

- la propria deliberazione n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- la propria deliberazione n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- La propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella regione Emilia-Romagna”;

Richiamate inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore all'ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le ragioni indicate in premessa che qui si intendono integralmente richiamate

  1. di approvare lo schema di Accordo tra Regione Emilia-Romagna e Regione Toscana per l'attivazione di forme di reciproca collaborazione in materia di smaltimento rifiuti, allegato e parte integrante della presente deliberazione;
  2. di demandare all’Assessore all’Ambiente, Difesa del suolo e della costa e Protezione civile la sottoscrizione dell’Accordo di cui al punto 1;
  3. di trasmettere la presente deliberazione alla Regione Toscana, ad ATERSIR, all’Autorità di Ambito Toscana Centro, a CO.SE.A. Consorzio Servizi Ambientali, ad ARPAE Emilia-Romagna ed a ARPAT;
  4. di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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