n.170 del 15.07.2015 periodico (Parte Seconda)

DLgs 152/06 e smi, LR 9/99 e smi. Decisione in merito alla procedura di screening ambientale per la 2 perizia di variante del progetto di nuovo assetto dei trasporti ferroviari nel territorio del Comune di Ferrara e realizzazione di un collegamento diretto tra le linee ferroviarie Rimini Suzzara e Suzzara Ferrara in comune di Ferrara. Soc. FER Ferrovie Emilia-Romagna.

Ai sensi del Titolo II della Legge Regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i. e del DLgs 152/06 e smi, l’autorità competente Provincia di Ferrara, con Atto del Presidente n.127 del 4/6/2015, ha assunto la seguente decisione:

Il Presidente

(omissis) 

dispone: 

a) Di escludere, ai sensi dell’art. 10 comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, DLgs 152/06, DLgs 4/08 e smi, il progetto presentato dalla Soc. FER Ferrovie Emilia-Romagna. per la “2° perizia di variante” del progetto “Nuovo assetto dei trasporti ferroviari nel territorio del Comune di Ferrara e realizzazione di un collegamento diretto tra le linee ferroviarie Rimini-Suzzara e Suzzara-Ferrara”, da ulteriore procedura di VIA, con le prescrizioni di cui all’Allegato A, parte integrante del presente atto e qui integralmente riportate: 

Atmosfera

Fase di cantiere

1. I mezzi per il trasporto degli inerti dovranno essere muniti di un sistema di copertura dei cassoni con teloni;

2. Le strade di accesso da e per i cantieri, i depositi di terre, i depositi di materie prime ed inerti dovranno essere costantemente mantenute umidificate al fine di evitare sollevamenti e rilasci di polvere presso i ricettori limitrofi;

3. Dovrà essere valutata, in fase di accantieramento, la possibilità di utilizzare, vista anche la vicinanza dei ricettori, dei particolari dispositivi che consentano la protezione degli stessi dalle polveri;

4. iI monitoraggio della qualità dell'aria deve prevedere almeno la misura degli inquinanti NOx (con specifico riferimento a NO2), PM10, benzene e IPA (con speciazione almeno del Benzo(a)pirene). I siti di misura devono essere identificati sulla base dei recettori sensibili presenti nell'area e della localizzazione delle attività maggiormente impattanti sulla qualità dell'aria. Il monitoraggio deve essere effettuato con strumentazione attiva e/o passiva idonea a rilevare in continuo gli inquinanti durante ciascuna campagna di misura. Le campagne devono essere di numero e durata tale da ricomprendere sia le situazioni meteoclimaticamente più sfavorevoli che le attività maggiormente impattanti e di tale associazione ne deve essere dato atto anche nei report. Le misure dovranno essere realizzate con modalità e strumentazioni rispondenti alla normativa tecnica di settore. Le relazioni tecniche devono essere inviate tempestivamente al termine di ciascuna campagna agli Organi di controllo.

Fase di esercizio

5. Il proponente dovrà presentare entro 6 mesi dalla emanazione del presente atto un Piano di monitoraggio della qualità dell’aria indoor, che dovrà essere realizzato in una fase ex ante (i treni viaggiano, simulano la fermata ma la stazione non è aperta al traffico passeggeri), da sottoporre a provincia, ARPA, USL e Comune di Ferrara, per la sua approvazione e dovrà comprendere anche inquinanti-marker delle emissioni diesel. Qualora venga dimostrata la conformità dei ricambi d’aria con le norme esistenti per le gallerie stradali, e pertanto la stazione risulti agibile, dovrà essere installato un sistema di monitoraggio in continuo definito sulla base dei risultati del monitoraggio ex ante e da effettuarsi con le stesse modalità;

6. Nel caso in cui il monitoraggio preliminare dovesse mostrare concentrazioni diverse dalla qualità dell’aria in ambito cittadino, si dovrà provvedere al potenziamento del sistema di aspirazione presente in galleria o l’adozione di qualsiasi altro intervento tecnico necessario alla risoluzione della criticità.

7. Il sistema di aspirazione dovrà essere mantenuto costantemente in perfette condizioni di esercizio e dovrà garantire costantemente il rispetto all'interno della galleria delle concentrazioni che ne hanno consentito l'apertura;

8. Dovrà essere condotto un monitoraggio della qualità dell’aria in prossimità dei ricettori più prossimi ai torrini di aerazione posti in prossimità di Via del Bove tenendo conto delle situazioni di massima concentrazione attesa in relazione ai passaggi ferroviari sotterranei. Qualora tali misure diano indicazione di un inquinamento localizzato derivante dai sistemi di aerazione, si dovrà ottemperare a quanto riportato dal proponente nelle relazione integrativa, laddove indica “qualora questi valori raggiungessero livelli non accettabili si provvederà all'installazione di opportuni sistemi di abbattimento degli inquinanti o ad apportare le opportune modifiche al sistema”; le metodiche di tale campionamento e le frequenze dovranno essere specificate all’interno del progetto di cui al punto 5.

9. Se da tali monitoraggi dovessero emergere concentrazioni diverse dei principali inquinanti rispetto a quelli misurati in ambito cittadino, si dovrà provvedere all’installazione di sistemi di abbattimento sui torrini di espulsione dell’aria o altri interventi equivalenti.

10. Ogni incremento di traffico sulla linea Ferrara – Codigoro rispetto a quello indicato nella documentazione presentata (20 treni/giorno) dovrà essere vincolato alla completa realizzazione della elettrificazione della linea e dell’utilizzo di mezzi a trazione elettrica.

11. Dovrà essere presentato, entro 3 mesi dal rilascio del presente atto, uno studio di fattibilità tecnico economica che preveda la sostituzione dei locomotori attualmente utilizzati nella linea Ferrara - Codigoro con locomotori maggiormente performanti in termini di emissioni in atmosfera.

12. nel caso in cui debba essere effettuata una fermata tecnica dei convogli a trazione diesel, questa non dovrà avvenire all’interno della galleria, bensì nei tratti precedenti o successivi alla stessa.

Mobilità

Fase di cantiere

13. Prima della fase di accantieramento di ogni singolo cantiere dovrà essere presentato, con congruo anticipo al competente servizio del Comune di Ferrara, un dettagliato piano del traffico, che metta in evidenza i flussi di traffico aggiornati in funzione delle reali condizioni della circolazione presente nel sito di intervento. Tale piano dovrà valutare le possibili sovrapposizioni con altri cantieri presenti nelle vicinanze che potrebbero determinare effetti sinergici. In tale piano dovranno essere riportate le eventuali soluzioni progettuali applicabili per limitare l’impatto, nonché la disposizione della segnaletica orizzontale e della segnaletica verticale ed eventuale segnaletica luminosa di preavviso (Pannello a Messaggio Variabile);

Acque superficiali e sotterranee

Fase di cantiere

14. Prima dell’accantieramento dovrà essere, per ogni cantiere per il quale non è possibile convogliare le acque reflue in pubblica fognatura, richiesta autorizzazione allo scarico al competente servizio del Comune allegando tutta la modulistica richiesta. Dovrà essere inoltre presentata una planimetria con l’indicazione della disposizione planimetrica della rete delle acque bianche e di dilavamento con l’indicazione degli eventuali dispositivi di trattamento e dei relativi punti di scarico;

15. vengano rispettate le indicazioni contenute nella nota del 12/5/2015 del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, con prot. 7305 assunta a PG 32870 del 13.05.2015, allegata al presente atto 16. Per la realizzazione delle trincee dovranno essere utilizzate tecnologie e tipologia di materiali che consentano di limitare gli impatti sulle acque di falda e sulle costruzioni limitrofe;

17. per quanto riguarda l'aggottamento delle acque di falda in fase di cantiere, lo scarico di tali acque dovrà essere autorizzato ai sensi del D. Lgs. 152/06;

18. il progetto esecutivo relativo alla gestione delle acque meteoriche deve rispettare i criteri dettati dalla D.G.R. 286/05 e D.G.R. 1860/06.

 Fase di esercizio

19. I fossetti di guardia al servizio della nuova infrastruttura dovranno essere oggetto di costante manutenzione al fine di consentire il regolare deflusso delle acque meteoriche e anche delle acque di scolo derivanti dai terreni limitrofi;

20. La Ditta dovrà presentare, agli Enti competenti (Consorzio e HERA), almeno entro 3 mesi prima dell’inizio dei lavori la documentazione tecnica riportante la descrizione dettagliata delle specifiche in merito alle modalità esecutive e dettagli costruttivi dei manufatti di scarico con l'indicazione delle portate massime che verranno scaricate nei corpi ricettori;

21. I punti di scarico delle acque meteoriche e le soluzioni progettuali adottate per l’immissione di tali acque all’interno della rete consortile o nella pubblica fognatura dovranno essere quelli indicati nella documentazione integrativa;

22. Prima della messa in esercizio dell’infrastruttura dovranno essere presentate le istanze e ottenute dai competenti Enti le autorizzazioni/nulla osta necessari;

Suolo e sottosuolo

Fase di cantiere

23. Nei cantieri se è previsto l’utilizzo di serbatoi per lo stoccaggio di oli e carburanti dovranno essere adottati tutti i dispositivi necessari per evitare fenomeni di inquinamento del suolo e sottosuolo;

24. Vista la prossimità delle abitazioni al cantiere dovrà essere studiato per tale fase uno specifico piano di monitoraggio delle vibrazioni che preveda misure strumentali direttamente in corrispondenza dei ricettori maggiormente esposti;

25. per le aree di cantiere laddove è previsto il deposito di materiali o il passaggio di mezzi pesanti, in particolare per l’area denominata C1, dovranno essere valutate le caratteristiche dei sottoservizi, con specifico riferimento a canali consortili tombinati, al fine di verificare la loro resistenza alle sollecitazioni. Nel caso in cui tali manufatti non fossero in grado di sostenere le sollecitazioni, dovranno essere adottati tutti gli idonei accorgimenti al fine di non arrecare danno a tali strutture. Le soluzioni da attuare dovranno essere comunicate agli enti competenti o proprietari dell’opera interessata;

26. la gestione delle terre e rocce da scavo dovrà avvenire nel rispetto della normativa vigente;

27. nel caso dovessero emergere durante le operazioni di scavo evidenti situazioni di potenziale contaminazione dovranno essere tempestivamente attivate tutte le procedure previste dalla normativa vigente;

 Fase di esercizio

28. Dovrà essere eseguito un monitoraggio delle vibrazioni in corrispondenza dei ricettori maggiormente esposti, individuati, con congruo anticipo, in accordo con gli Enti. Nel caso in cui si dovessero ravvisare valori di accelerazione non compatibili con le strutture portanti dei ricettori posti nelle immediate vicinanze dovranno essere messi in atto tutti gli accorgimenti necessari per la loro riduzione;

Rumore

Fase di cantiere

29. Per ogni cantiere dovrà essere richiesta autorizzazione in deroga ai limiti di rumore al competente servizio del Comune di Ferrara, corredata di adeguata documentazione di valutazione previsionale di impatto acustico nella quale dovranno essere riportate le eventuali opere di mitigazione che si intendono adottare;

 Fase di esercizio

30. Dovrà essere eseguito, in accordo con il Comune di Ferrara, un monitoraggio dell’impatto acustico determinato dall’esercizio dell’infrastruttura. In tale accordo verranno definite le modalità di misura, i tempi di misura e i ricettori in corrispondenza dei quali operare i rilievi. Il monitoraggio potrà mettere in evidenza la necessità di realizzare delle opere di mitigazione del rumore in corrispondenza dei ricettori maggiormente impattati qualora siano presenti superamenti dei limiti di emissione e immissione previsti dalla normativa vigente;

31. Qualora si evidenziassero dei superamenti dei limiti previsti dalla normativa vigente dovranno essere realizzati tutti gli interventi di bonifica acustica che si rendessero necessari. Tali interventi potranno essere realizzati direttamente sulla sorgente, sulla linea di propagazione del rumore o anche direttamente sui ricettori.

b) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e sul sito della Provincia di Ferrara in forma integrale;

c) Di trasmettere la presente deliberazione ad Arpa Sezione provinciale di Ferrara, AUSL Dipartimento di Sanità pubblica, Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Comune di Ferrara;

d) Di dare atto dell’incasso degli oneri istruttori dovuti per la procedura di screening pari a euro 2496,54 con Reversale n. 5015 del 16/12/2014 al capitolo 0311040 azione 1379 del Bilancio Prov.le 2014 gestione competenze.

e) Di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3 comma 4 della Legge n. 241 del 1990, avverso il provvedimento conclusivo testé indicato potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso.

Stante la necessità di provvedere ad una rapida conclusione del procedimento in ragione dell’esigenza di attivazione delle successive procedure autorizzative del progetto

dispone inoltre

Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, IV comma del D.Lgs.267/2000. 

Il presente atto in formato integrale è disponibile sul sito web della Provincia di Ferrara: nella sezione dedicata alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale: http://www.provincia.fe.it/sito?nav=635 e in pubblicazione all’Albo Pretorio on line: http://www.provincia.fe.it/albopretorio/albopretorio/Main.do?MVPG=AmvRicercaAlbo

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