n.311 del 05.2018 (Parte Seconda)
Oggetto n. 7220 - Ordine del giorno n. 2 collegato all'oggetto 6781 Proposta recante: "Documento di economia e finanza regionale DEFR 2019 con riferimento alla programmazione 2019-2021". A firma dei Consiglieri: Paruolo, Bessi, Rossi, Pruccoli, Lori, Campedelli, Calvano, Marchetti Francesca, Prodi, Rontini, Mori, Benati, Taruffi, Torri, Poli, Mumolo, Serri, Montalti, Tarasconi, Sabattini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la necessità di armonizzazione dei bilanci e dei sistemi contabili ha indotto il legislatore statale, con D.Lgs. 118/2011, a definire un sistema di programmazione finanziaria coordinato sui diversi livelli istituzionali, entro il quale si colloca il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR).
Il DEFR è dunque il punto di riferimento per la programmazione delle Autonomie Locali (DUP) e rappresenta l'atto programmatorio fondamentale delle Regioni che, in collegamento col bilancio, definisce gli obiettivi e le strategie attraverso cui queste concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale.
Rilevato che
il DEFR oggi in approvazione, che si compone di 91 obiettivi strategici suddivisi in 5 aree di intervento (Istituzionale, Economica, Sanità e Sociale, Culturale, Territoriale), si giova dell'esperienza ormai acquisita con le precedenti quattro edizioni, presentando maggiore omogeneità nella redazione dei singoli obiettivi ed una diminuzione del numero degli stessi, ad indicare la capacità di una macro-programmazione sempre più coordinata.
Questa edizione si connota inoltre per alcune importanti novità, come l'introduzione degli indicatori di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nel raggiungimento degli obiettivi strategici e come l'inserimento, nella terza parte dedicata agli indirizzi strategici assegnati dalla Regione ai propri enti strumentali ed alle società controllate e partecipate, di un focus sulle linee strategiche da assegnare alle società in house, in attuazione della recente L.R. 1/2018.
Evidenziato che
al di là degli obblighi di legge a cui il DEFR è chiamato ad adempiere, esso non solo si presta ad essere strumento propedeutico alla misurazione degli effettivi impatti dell'azione di governo, ma - se adeguatamente concepito - può diventare anche efficace strumento di marketing regionale, attraverso cui l'Emilia-Romagna evidenzia gli elementi di attrattività del proprio sistema socio-economico ai potenziali investitori (anche da qui la scelta di tradurlo in lingua inglese).
Per ottenere tale risultato, oltre ad intervenire sulla seconda parte in termini di ulteriore omogeneizzazione delle modalità di redazione - per evitare che a schede esaustive e particolareggiate se ne alternino altre insufficienti dal punto di vista informativo - e per fare emergere in maniera più evidente quella trasversalità degli obiettivi comuni a tutte le aree (come la semplificazione amministrativa o la diffusione dell'ICT), che l'impostazione prevista dalla legge statale rischia di fare passare inosservata, occorre soprattutto implementare la terza parte, dove carenti sono in alcuni casi le schede descrittive, dove mancano le informazioni fondamentali sul capitale sociale, sui soci, sui dati di bilancio, sull'eventuale presenza sui mercati azionari, e così via.
Impegna la Giunta, nelle prossime edizioni del DEFR
a proseguire sulla strada della maggiore uniformità nella redazione delle schede obiettivo, assicurando che tutte siano redatte in modo da dare conto in maniera puntuale della normativa di settore, dello stato dell'arte dell'azione regionale e degli obiettivi attesi in termini quantificabili.
A trovare le modalità più idonee a rendere evidente la trasversalità di alcuni obiettivi comuni a tutte le aree, pur nel rispetto della partizione dettata dalla norma statale.
Ad intervenire sulla terza parte separando gli enti strumentali e le agenzie dalle società partecipate e controllate e redigendo le schede descrittive di tutti i soggetti in maniera tale da rendere immediatamente disponibili le informazioni primarie della vita sociale (capitale sociale, soci, dati di bilancio, eventuale presenza sui mercati azionali, ecc..) e chiaramente definiti gli obiettivi perseguiti per il periodo di riferimento.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 26 settembre 2018