n.234 del 27.07.2016 periodico (Parte Seconda)

Esito della procedura di VIA relativa al progetto "Permesso di ricerca idrocarburi Podere Gallina - pozzo esplorativo Podere Maiar 1 dir" nel comune di Budrio (BO)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, del progetto "Permesso di ricerca idrocarburi podere gallina - pozzo esplorativo podere Maiar 1 dir" nel comune di Budrio, presentato dalla Società Povalley Operations pty ltd, a condizione che siano rispettate le prescrizioni elencate all’interno del Rapporto ai punti 1.C., 2.C. e 3.C; che costituisce l’allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:

1. nel caso di scoperte di cose di interesse archeologico rinvenute nel corso dei lavori, l'impresa appaltatrice e il Direttore dei Lavori sono tenuti alla scrupolosa osservanza dell'art. 90 del Dlgs. 42/2004;

2. ritenendo condivisibile la proposta del sig. Natali di spostare l’area di cantiere leggermente più a nord così come indicato nella nota PG.2016.401777 del 30/05/2016 e considerato la nota integrativa prodotta dal proponente e trasmessa in data 16/06/2016, l’area di cantiere dovrà essere prevista nelle particelle 83 e 99 del Foglio 29, così come indicato dal proprietario delle aree e dal comune di Budrio, fermo restando che dovrà essere predisposta una apposita campagna di rilievi acustici al fine di verificare la conformità dei valori stimati ad attività in esercizio sui ricettori individuati ed adottare nel caso opportuni interventi di mitigazione con particolare riferimento ai ricettori che si troveranno più vicino al cantiere (R2 e R3);

3. nel caso di utilizzo di un impianto di perforazione differente da quello considerato nel SIA, DRILLMEC HH200MM, il proponente dovrà valutare la significatività di tali modifiche e presentare all’autorità competente uno specifico quesito per la sottoposizione della modifica a valutazione ambientale;

4. al fine di procedere alle attività di ripristino finale del sito, sarà necessario caratterizzare il terreno interessato dall’attività di perforazione mediante l’esecuzione di campioni di suolo. Tale caratterizzazione dovrà avere una parte iniziale da svolgere prima dell’inizio di qualsiasi attività di cantiere, al fine di stabilire il “bianco” ovvero le caratteristiche chimiche di fondo del suolo; successivamente dovranno essere svolte analoghe caratterizzazioni in fase di ripristino del sito al fine di confrontare lo stato iniziale del suolo con quello finale e valutare quindi le caratteristiche chimiche del suolo stesso, tenendo comunque a riferimenti quanto indicato dal Titolo V, parte IV, del Dlgs 152/06. Fatto salvo quanto già presentato in tal senso dalla Società, il piano di caratterizzazione dovrà comunque essere preventivamente concordato, prima dell’avvio dei lavori, con il Comune di Budrio e con ARPAE - Sezione di Bologna a cui dovranno essere prodotti successivamente i risultati delle analisi effettuate;

5. qualora non fosse possibile ricollocare in sito il terreno di scotico (art. 185 del Dlgs 152/06) prima dell’invio alla destinazione finale, dovranno essere attuate le modalità di gestione previste dall’ art. 41 bis della Legge n. 98 del 2013. In assenza di detta procedura il materiale di risulta non riutilizzato in loco dovrà essere smaltito in discarica, nel rispetto della vigente normativa in materia di rifiuti;

6. per consentire le dovute attività di verifica e controllo, la società Po Valley operations dovrà comunicare, almeno 30 giorni prima, la data di inizio delle attività al Comune di Budrio e ad ARPAE - Sezione di Bologna;

7. con riferimento alle infrastrutture stradali utilizzate per il transito dei mezzi da e per l’area di cantiere:

a) preventivamente all’attivazione del cantiere dovrà essere valutato, con il competente Settore Lavori Pubblici del Comune di Budrio, lo stato di consistenza/conservazione degli assi viari da utilizzare;

b) l’eventuale circolazione di trasporti eccezionali dovrà essere preventivamente concordata e autorizzata dal comune di Budrio;

c) le eventuali opere di adeguamento delle infrastrutture stradali necessarie al passaggio dei mezzi dovranno essere concordate con il competente Settore Sviluppo del Territorio del Comune di Budrio, che dovrà esprimere specifico nulla osta/autorizzazione alla loro esecuzione;

d) i danni causati alle infrastrutture stradali dai mezzi in transito da e per il cantiere, dovranno essere immediatamente segnalati dalla Società proponente al competente ufficio del Comune di Budrio; Po Valley operations è tenuta al ripristino, a propria cura e spese, delle condizioni preesistenti, secondo le indicazioni tecniche e i tempi forniti dal competente Settore Lavori Pubblici del Comune, anche prevedendo, ove necessario, il consolidamento dell’intero pacchetto stradale nei tratti più ammalorati;

e) a garanzia di quanto sopra prescritto, il proponente dovrà prestare apposita fidejussione nella misura indicata dal competente Settore Lavori Pubblici del Comune successivamente alla valutazione di cui al punto a) e prima dell’attivazione del cantiere;

8. dovranno essere adottati tutti i provvedimenti atti a contenere gli effetti ambientali prodotti in fase di cantiere (ad esempio le emissioni diffuse e puntuali di polveri, derivanti dalla movimentazione dei mezzi, vanno contenute attraverso l’umidificazione dei depositi dei materiali temporanei, la bagnatura e copertura con teloni del materiale trasportato, nonché la pulizia dei camion) e tutti gli accorgimenti in materia di attività di cantiere indicati dalla DGR n. 45/2002, nonché le indicazioni del RUE Art. 6.7.3 “Conduzione del cantiere e occupazione temporanea di suolo pubblico”;

9. durante la perforazione dovranno essere acquisiti i dati ed i parametri necessari per l’implementazione di un modello matematico di simulazione della subsidenza, che, lo si anticipa sin d’ora, dovrà essere sviluppato in una fase successiva di valutazione di impatto ambientale qualora il giacimento risultasse sfruttabile in modo economicamente vantaggioso. Oltre a quanto già indicato nel programma geologico e di perforazione, dovranno essere effettuati dei log specifici per la determinazione dei moduli geomeccanici (ex log sonici e log di densità finalizzati alla determinazione del modulo di young dinamico). Questi parametri verranno utilizzati per la realizzazione del sopracitato modello matematico di simulazione della subsidenza, assieme agli altri dati raccolti ed alle caratterizzazioni geotecniche effettuate in aree limitrofe (giacimento di Minerbio e di Selva) sui medesimi orizzonti stratigrafici che si metteranno in produzione. I risultati del modello previsionale sulla subsidenza dovranno essere valutati attentamente per tenere conto delle interazioni negative che la subsidenza potrebbe avere rispetto alla rete di scolo naturale ed artificiale presente nell'area;

10. oltre al citato studio sulla subsidenza, il giudizio circa la compatibilità ambientale di un successivo programma di coltivazione non potrà prescindere da un dettagliato programma di monitoraggio delle deformazioni del suolo (subsidenza) che dovrà essere in linea con quanto definito dagli Indirizzi e Linee guida del MiSE;

11. il programma di acquisizione dati dovrà essere sottoposto, prima dell’inizio della fase di perforazione, ad ARPAE Direzione Tecnica ed al Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna;

12. in base a quanto indicato nella DGR 903/2015, il proponente dovrà fornire alla Regione (Servizio geologico sismico e dei suoli) copia dei risultati dei rilievi eseguiti nell’ambito della perforazione del presente pozzo (master log e composite log). Resta inteso che la Regione si impegna ad utilizzare questo materiale solamente per i propri compiti istituzionali, senza divulgarli, in quanto tali, in nessun modo;

13. per consentire il controllo circa il rispetto delle prescrizioni impartite, la data di inizio lavori dovrà essere tempestivamente comunicata (almeno 15 gg. prima) a: Comune di Budrio, Servizio geologico sismico e dei suoli della Regione, Arpae direzione tecnica ed Arpae sezione di Bologna;

14. il progetto di monitoraggio microsismico secondo le indicazioni degli Indirizzi e Linee guida del MiSE dovrà essere sviluppato e presentato nell’eventuale procedura di VIA inerente la concessione di coltivazione del pozzo, nel caso di rinvenimento di idrocarburi all’interno della quale si valuteranno il numero, la localizzazione, le caratteristiche delle stazioni, le tempistiche, le modalità di trasmissione dei dati e l’Ente a cui verranno affidati tali compiti;

15. in relazione all’inquinamento acustico atteso, si prende atto delle conclusioni della valutazione di impatto acustico presentata in allegato al SIA, che evidenzia il rispetto dei limiti di legge vigenti in materia. Si ritiene comunque necessario che:

a) venga realizzato un monitoraggio del clima acustico da un tecnico abilitato al fine di verificare la conformità dei valori stimati ad attività in esercizio del cantiere e in particolare durante l’attività di perforazione in modo tale da verificare l’eventuale previsione di barriere antirumore temporanee;

b) qualora la verifica sperimentale evidenzi il mancato rispetto dei limiti previsti dalla modellizzazione precedentemente eseguita, il proponente dovrà individuare adeguati interventi di mitigazione tali garantire il rispetto dei limiti di Legge tramite presentazione di una nuova valutazione di impatto acustico;

c) sia preventivamente concordato con l’ARPAE territorialmente competente il periodo per lo svolgimento dei rilievi sopra citati;

d) ai sensi dell’art. 8 della Legge Quadro sull’inquinamento acustico, in caso di modifiche o potenziamenti che comportino l’introduzione di sorgenti sonore, dovrà essere prodotta documentazione previsionale di impatto acustico secondo i criteri della DGR 673/2004 “criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione di clima acustico”;

e) vengano mascherati i ricettori più vicini rispetto alla nuova posizione del cantiere, così come proposto dal sig. Natali, utilizzando il cumulo dello scotico del terreno dell’area di cantiere, distribuito ad una altezza non inferiore a 2 metri da p.c.;

f) in considerazione delle valutazioni sulla compatibilità generale dell’attività del cantiere e della possibilità ad operare in periodo notturno, al momento dell’attivazione della fase di perforazione e durante i primi tre giorni della stessa, Po Valley operations dovrà effettuare, concordandolo preventivamente con ARPAE territorialmente competente, un monitoraggio acustico in prossimità dei ricettori al fine di verificare i livelli di rumore immessi realmente nell'ambiente, ed adottare eventuali mitigazioni; il monitoraggio dovrà essere realizzato sia in periodo diurno sia in periodo notturno; i risultati dei rilievi ed eventualmente le conseguenti ed ulteriori opere di mitigazione dovranno essere immediatamente sottoposte alla validazione del Comune di Budrio e dell'ARPAE competente territorialmente;

g) la realizzare delle attività di perforazione del pozzo dovrà escludere il periodo estivo al fine di limitare i possibili effetti negativi sui recettori presenti e sugli abitanti;

h) venga richiesta autorizzazione in deroga ai sensi della DGR 42/2002 oltre che per gli orari di lavoro notturni, anche per i livelli acustici nel caso in cui le attività di cantiere non riuscissero a rispettare il limite della zonizzazione acustica notturna, come sembra emergere dalla valutazione acustica fatta per il pozzo esplorativo in oggetto;

16. in riferimento ai possibili effetti negativi sui fabbricati presenti durante il periodo della perforazione del pozzo, dovrà essere realizzato un monitoraggio vibrometrico, come proposto dal proponente, al fine di valutare possibili danni ai fabbricati (incluso il cimitero) in un intorno di 500 metri dalla testa pozzo. Tale monitoraggio dovrà essere concordato con il Comune di Budrio;

17. il proponente dovrà predisporre e inviare agli Enti competenti, prima dell’autorizzazione del pozzo esplorativo, un piano di gestione dei rifiuti che contenga la tipologia, seguendo i relativi codici dell'elenco europeo dei rifiuti (CER), nonché informazioni più dettagliate sulla loro quantità e gli aspetti organizzativi connessi alla loro modalità di trasporto e di destinazione finale;

b) di dare atto che la Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna, ha espresso il proprio parere positivo in merito all’esecuzione del progetto con la richiesta di eseguire sondaggi archeologici preventivi ed un eventuale controllo archeologico in corso d’opera, con parere Prot. n.1914 del 23/2/2016, acquisita al protocollo regionale con PG.2016.117025 del 23/2/2016 che costituisce l’allegato 2 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

c) di dare atto che la Città Metropolitana di Bologna ha rilasciato con Prot. n. 34253 del 20/6/2016, acquisito in Regione con PG.2016.466579 del 21/6/2016, il parere di conformità del progetto al PTCP vigente che costituisce l’allegato 3 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

d) di dare atto che la presente procedura si conclude quindi positivamente, fatti salvi gli atti di assenso comunque denominati che si rendessero eventualmente necessari in relazione alla progettazione esecutiva;

e) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione al proponente Po Valley operations;

f) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione al Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche – Divisione VII, al Ministero dello Sviluppo Economico – Sezione Unmig di Bologna Divisione II, al Servizio Energia della Regione Emilia-Romagna, alla Città Metropolitana di Bologna, al Comune di Budrio, all’ARPA Sezione di Bologna, alla Soprintendenza archeologica dell’Emilia-Romagna;

g) di stabilire, ai sensi dell’art. 26, comma 6 del D.Lgs. 152/06 e successive modifiche e integrazioni, il progetto dovrà essere realizzato entro 5 anni dalla pubblicazione del presente atto;

h) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione;

i) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del D.Lgs. 152/06 e successive modifiche e integrazioni, il presente provvedimento di valutazione di impatto ambientale. 

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