n.363 del 07.12.2022 periodico (Parte Seconda)

Dichiarazione dello stato di crisi regionale per i territori delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini danneggiati in conseguenza degli eventi del 22 e 23 novembre 2022

IL PRESIDENTE

Visti:

- il D. Lgs. n. 1/2018 “Codice della protezione civile” e s.m.i., che all’articolo 7, comma 1, definisce la tipologia degli eventi emergenziali di protezione civile e i poteri di intervento degli enti competenti lettera, con particolare riferimento alla lettera b);

- la L.R. n. 1/2005 “Nuove norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e s.m.i.;

- la L.R. n. 13/2015 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni” e ss.mm.ii.;

Premesso che:

- l'Allerta 076/2022 valida dalle 00:00 del 22/11/2022 alle 00:00 del 23/11/2022 ha previsto un codice colore giallo: per criticità idraulica, nelle zone D1, E1,E2,F1,F2; per criticità idrogeologica, nelle zone A1,C1,C2,E1,E2,G1,G2; per vento, nelle zone B2,D2; per criticità costiera, nelle zone B2,D2;

- il territorio regionale è stato interessato, a partire dalla giornata del 22 novembre, da fenomeni meteo avversi ed in particolare intense precipitazioni, vento e mareggiate con scenari di evento e di danneggiamento riconducibili per tipologia ed estensione ai rischi idraulico e idrogeologico;

- nel corso dell’evento sono stati osservati i seguenti valori di marea: Porto Garibaldi, 1.451 m alle ore 9.30; Porto Corsini, 1.38 m ore 8.30; Rimini (Hera), 1.05 m ore 11;

- nel corso dell’evento, in conseguenza dei venti provenienti principalmente da est, sono stati registrati valori di onda superiori ai 4 metri alle boe ondametriche di Venezia e di Ancona, in analogia a quanto registrato dagli ondametri presenti nelle piattaforme antistanti le coste regionali;

- dai dati storici disponibili i massimi livelli di marea registrati dal 1946 ad oggi evidenziano che quella del 22 novembre è la marea più elevata dal 1976;

- l’allerta 077/2022 valida dalle 12:00 del 22/11/2022 alle 00:00 del 24/11/2022 valida dalle 12:00 di martedì 22/11/2022 ha previsto un codice colore rosso: per criticità costiera, nella zona D2; codice colore arancione: per vento, nelle zone A1,A2,B1,B2,C1,D2,D3,E1; per criticità costiera, nella zona B2; codice colore giallo: per criticità idraulica, nelle zone B1,B2,D1,D2,D3,E1,E2,F1,F2,F3; per criticità idrogeologica, nelle zone A1,A2,C1,C2,E1,E2,G1,G2; per vento, nelle zone C2,D1; per stato del mare, nelle zone B2,D2; e dalle 00:00 di mercoledì 23/11/2022 codice colore arancione per criticità costiera, nelle zone B2,D2;

Considerato che tali fenomeni hanno causato gravi danneggiamenti alle opere di difesa, allagamenti diffusi su tutte le province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini con interessamento della costa, di centri abitati, di abitazioni private e imprese, diverse interruzioni nell’erogazione di energia elettrica;

Dato atto che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha assicurato il proprio intervento operativo raccordandosi con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, con le Prefetture – Uffici territoriali del Governo, il Corpo dei Vigili del fuoco per gli interventi di soccorso tecnico urgente e con gli enti locali coinvolti, anche mediante l’attivazione delle strutture operative e del volontariato di Protezione Civile per la gestione delle criticità e il necessario supporto per il più rapido rientro nelle condizioni di normalità;

Ravvisata l’esigenza di interventi di somma urgenza e di protezione civile necessari al fine di garantire la messa in sicurezza dell’area colpita e la pubblica incolumità con operazioni di ricognizione, monitoraggio e ripristino delle opere di difesa; disponibilità di materiali e mezzi per approntare i primi interventi urgenti; fornitura di attrezzature quali generatori e moto-pompe anche al fine del superamento della fase emergenziale;

Evidenziato che per l’intensità, l’estensione e l’impatto sulle aree colpite degli eventi in parola è tuttora in corso una ricognizione delle criticità e dei danni sugli ambiti provinciali di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini;

Visto l’art. 8, comma 1, della L.R n. 1/2005, ai sensi del quale, al verificarsi o nell'imminenza degli eventi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), della medesima legge regionale, ovvero eventi di rilievo regionale che per natura ed estensione necessitano di una immediata risposta della Regione, il Presidente della Giunta regionale decreta lo stato di crisi regionale, determinandone durata ed estensione territoriale;

Ritenuto, sulla base delle previsioni e delle valutazioni tecniche di cui sopra, di dover dichiarare, ai sensi dell’articolo 8, della L.R. n. 1/2005, lo stato di crisi regionale per i territori colpiti dagli eventi delle Province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini;

Atteso che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, può:

- adottare, al verificarsi di una situazione di pericolo che renda necessari specifici lavori o altri interventi indifferibili e urgenti, nonché misure temporanee di assistenza a nuclei familiari evacuati da abitazioni inagibili – ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. n. 1/2005 – tutti i provvedimenti amministrativi necessari, assumendo i relativi impegni di spesa nei limiti delle disponibilità degli specifici capitoli del proprio bilancio, nel rispetto di direttive impartite dalla Giunta regionale;

- attivare direttamente interventi di somma urgenza e di protezione civile in caso di emergenze in materia di difesa del suolo e della costa, assumendo i relativi impegni di spesa nei limiti delle disponibilità degli specifici capitoli del proprio bilancio, nel rispetto di direttive impartite dalla Giunta regionale;

Visti:

- il D. Lgs. n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e s.m.i.;

- la D.G.R. n. 111/2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2022-2024, di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all’art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la D.D. n. 2335/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

Dato atto dei pareri allegati;

decreta:

1. di dichiarare, ai sensi dell’articolo 8 della L.R. n. 1/2005 e s.m.i., lo stato di crisi regionale per i territori delle Province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini danneggiati in conseguenza degli eventi del 22 e 23 novembre 2022, per la durata di 120 giorni, decorrenti dalla di adozione del presente atto;

2. di evidenziare che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, può:

- adottare, al verificarsi di una situazione di pericolo che renda necessari specifici lavori o altri interventi indifferibili e urgenti, nonché misure temporanee di assistenza a nuclei familiari evacuati da abitazioni inagibili – ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. n. 1/2005 – tutti i provvedimenti amministrativi necessari, assumendo i relativi impegni di spesa nei limiti delle disponibilità degli specifici capitoli del proprio bilancio, nel rispetto di direttive impartite dalla Giunta regionale;

- attivare direttamente interventi di somma urgenza e di protezione civile in caso di emergenze in materia di difesa del suolo e della costa, assumendo i relativi impegni di spesa nei limiti delle disponibilità degli specifici capitoli del proprio bilancio, nel rispetto di direttive impartite dalla Giunta regionale;

3. di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

4. di pubblicare, altresì, il presente atto sul sito web istituzionale della Regione nella sezione “Amministrazione trasparente”, sottosezione “Altri contenuti” – “Dati ulteriori” - in applicazione degli indirizzi della Giunta regionale sulla trasparenza ampliata, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D. Lgs. 14/3/2013, n. 33 e s.m.i.

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