n.244 del 23.09.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 1224 - Risoluzione per impegnare la Giunta a favorire una maggiore integrazione tra le esperienze positive dell’iniziativa privata tesa a promuovere l’enogastronomia regionale e le proposte di nuove progettualità all’interno delle compatibilità normative e finanziarie. A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Calvano, Bagnari, Lori, Montalti, Rossi Nadia, Iotti, Prodi, Pruccoli, Ravaioli, Cardinali, Paruolo, Mori, Molinari, Soncini, Poli, Boschini, Zappaterra, Marchetti Francesca, Sabattini, Rontini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
i prodotti tipici e la cucina della nostra regione, unitamente ad “arte” e professionalità degli addetti, rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale ed economico della Regione Emilia-Romagna, in grado di attrarre riconoscimenti sempre più importanti come nel caso della rivista Forbes (novembre 2013);
il portale istituzionale della Regione Emilia-Romagna www.emiliaromagnaturismo.it ha una pagina specifica che propone ed indirizza il visitatore alla scoperta dell’enogastronomia regionale, suggerendo appuntamenti, sagre e feste dei prodotti emiliano-romagnoli oltre che i c.d. “Musei del gusto”;
in occasione di Expo 2015, la Regione Emilia-Romagna ha realizzato un importante piano di azioni e attività volte a promuovere e fare conoscere le eccellenze enogastronomiche e le tipicità del territorio;
le tematiche della qualità e della sicurezza dell’agroalimentare occupano un ruolo centrale anche nell’ambito della formazione specialistica sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna.
Valutato che
la proposta di legge d'iniziativa consiliare recante: "Istituzione della Guida dei ristoranti tipici dell'Emilia-Romagna" pur individuando aspetti assolutamente condivisibili quali il richiamo alla valorizzazione dell’enogastronomia emiliano-romagnola ed apprezzabili intenzioni, lascia emergere alcune osservazioni;
in primo luogo il quadro legislativo e attuativo della Regione Emilia-Romagna è già coerente con gli obiettivi della proposta di legge;
a questo proposito, si ricordano:
- le leggi regionali 46/1993 (Contributi per la promozione dei prodotti enologici regionali), 16/1995 (Promozione economica dei prodotti agricoli ed alimentari regionali), 28/1999 (Valorizzazione dei prodotti agricoli ed alimentari ottenuti con tecniche rispettose dell’ambiente e della salute dei consumatori) sulla tutela e valorizzazione della qualità dei prodotti;
- le azioni di sostegno e promozione all’ottenimento delle certificazioni DOP, IGP, IGT per le eccellenze agroalimentari emiliano-romagnole;
- le azioni contenute nel PSR 2014-2020 per migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte;
- la legge regionale 5/2008 (Promozione e valorizzazione delle Botteghe Storiche) e la successiva delibera di Giunta regionale n. 983/2008 che istituiscono e promuovono le “Botteghe Storiche”, al fine di valorizzare e tutelare le attività economiche presenti sul territorio regionale che si contraddistinguono per valore storico e tradizione imprenditoriale, incluse le attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e comprendendo un percorso facilitato per esercizi con la denominazione “Osterie”. L’adozione di tali provvedimenti ha generato, attraverso l’azione dei Comuni e delle Province, diversi itinerari di promozione delle Botteghe Storiche;
- attraverso la stessa legge, viene espressamente previsto un titolo di priorità agli interventi riguardanti le Botteghe Storiche nell’ambito della legge 41/1997 (Interventi nel settore del commercio per la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva).
Sottolineato che
la Regione Emilia-Romagna è da tempo attiva nel perseguimento della semplificazione normativa e amministrativa;
debba essere tenuto in considerazione il quadro normativo europeo in merito alle produzioni a qualità regolamentata nonché quello nazionale relativo ai prodotti tradizionali (D.lgs. 173/98);
sia altresì necessario evitare, nell'ambito di politiche di valorizzazione dei prodotti riconosciuti dal vigente quadro normativo, un ulteriore aggravio del carico burocratico sugli esercenti.
Ricordato che
sul territorio regionale sono avviate e in crescita numerose iniziative di promozione della ristorazione tipica promosse dalla rete della Camere di Commercio, da Unioncamere, dalle Associazioni di Categoria, in sinergia con gli enti locali;
la Regione Emilia-Romagna ha elaborato il Programma di sviluppo rurale 2014-2020, con una dotazione finanziaria di 1 miliardo e 190 milioni di euro, destinato a favorire un equilibrato sviluppo del territorio e delle comunità locali, attraverso il sostegno alle filiere produttive e la valorizzazione della tipicità dei prodotti regionali.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
a promuovere le tipicità enogastronomiche regionali con attenzione costante;
a favorire una maggiore integrazione tra le esperienze positive provenienti anche dall’iniziativa privata tese a promuovere l’enogastronomia regionale, favorendo anche la proposta di nuove progettualità, all’interno del quadro normativo vigente e delle disponibilità finanziarie comunitarie, nazionali e regionali.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana dell’8 settembre 2015